Concerti di musiche popolari. A Spoleto, dall’8 al 10 novembre

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I MusiciIn occasione di Frantotipico, l’evento dedicato alla cultura dell’olio d’oliva, che si svolgerà a Spoleto e Castel Ritaldi nei giorni 8, 9 e 10 novembre, sarà possibile assistere ad interessanti manifestazioni di musica popolare.

Tra queste ricordiamo le esibizioni di Fabrizio Amici, Stefano di Sturco e del gruppo La Società dei Musici.

I primi due sono cantatori sospesi tra la tradizione popolare e una narrazione moderna. Entrambi interpretano la tradizione del canto romanesco in chiave personale, pur mantenendone alcuni elementi peculiari, come ad esempio l’estemporaneità. In questo quadro le loro esibizioni si sviluppano secondo una linea narrativa in continua evoluzione, dalla quale emerge il forte legame con la cultura popolare romanesca e la contemporaneità del suo impianto espressivo, dei riferimenti melodici, testuali, linguistici e simbolici, che la hanno resa celebre in tutto il mondo.

La Società dei Musici è un ensemble formato da musicisti e cantanti dell’area dello spoletino, che provengono da esperienze in diversi ambiti musicali. La loro produzione è caratterizzata da un’attenzione non comune per i repertori di tradizione orale ma anche per gli elementi sociali che questi riflettono. Il gruppo è formato da Claudio Scarabottini (pianoforte e mandolino), Stefano Trabalza (chitarre), Gianluca Bibiani (fisarmonica), Andrea Sensidoni (percussioni), Daniele Pupella, Manilo Leoni e Stefano Santoni (voci). Lo spettacolo che propongono rappresenta un ampio spettro dei repertori popolari del territorio dello spoletino (che sono diffusi anche in altre zone dell’Italia centrale), come ad esempio serenate, canti narrativi, canti della Passione, ninne nanne, inni delle Società artigiane e saltarelli. La loro riproposta è spesso inquadrata in uno spettacolo ironico e festaiolo, nel quale i brani sono alternati a pièce di teatro comico dialettale.

Proprio in virtù dello spirito della loro riproposta, possiamo considerare I Musici un esempio importante di modernizzazione delle musiche umbre di tradizione orale. Un progetto che si inserisce in uno scenario regionale meno articolato che altrove, ma caratterizzato da una riproposta molto attenta anche se non filologica, che si distingue – in virtù di un progetto definito e sviluppato con coerenza – dalla rappresentazione folcloristica dei repertori popolari.

Il programma della manifestazione è consultabile qui.