Corrado Rojac suona per Hosokawa alla stagione concertistica di Milano

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Toshio Hosokawa e Corrado RojacIl 12 maggio 2013, il fisarmonicista triestino Corrado Rojac ha suonato in presenza del famoso compositore giapponese Toshio Hosokawa presso il magnifico Auditorium Sole 24 Ore, sito nella prestigiosa sede dell’omonima testata giornalistica milanese.

Si tratta di uno degli appuntamenti della stagione concertistica “Rondò”, che festeggia quest’anno dieci anni di presenza sulla scena musicale contemporanea milanese. I concerti, iniziati il 23 gennaio, hanno visto calcare il palcoscenico dell’Auditorium numerosi importanti compositori, quali Ivan Fedele, Georges Aperghis e, il 12 maggio, appunto, Toshio Hosokawa. Se ad essi era affidata una prolusione atta a presentare la loro musica, i concerti hanno visto protagonisti i solisti di prim’ordine del “Divertimento ensemble”, gruppo da camera tra i più importanti in Italia, con cui Corrado Rojac collabora da diversi anni.

Il concerto del 12 maggio ha quindi presentato anche la fisarmonica di Corrado Rojac. Infatti, accanto ad altre composizioni cameristiche di Toshio Hosokawa, quali “Lied” e “Drawings”, il programma prevedeva anche “In die Tiefe der Zeit”, brano concepito in un primo momento per violoncello, fisarmonica e archi e, successivamente, rielaborato dallo stesso Hosokawa per violoncello e fisarmonica. Insieme a Corrado Rojac ha suonato anche la violoncellista Martina Rudić, sensibilissima interprete croata che collabora con il “Divertimento ensemble” da qualche anno.

Tra i due musicisti e il compositore nipponico c’è stato subito un feeling particolare, sin dalla prova precedente il concerto, in cui Toshio Hosokawa si è rivelato del tutto immerso nella particolare atmosfera che permea la sua musica. Una musica in cui il divenire del suono si muove in lente arcate, secondo modalità care alla filosofia Zen e dove il gesto assume una valenza del tutto nuova, in completa simbiosi con il suono stesso.

Il programma è stato poi completato da alcune composizioni in prima esecuzione di compositori italiani, e dall’esilarante “Bossa Nova” di Franck Bedrossian, compositore armeno di formazione parigina, in cui la fisarmonica di Corrado Rojac si è finalmente espressa in vesti solistiche.

Il concerto ha avuto un successo strepitoso.