Il 24 gennaio Gualtiero Bertelli in concerto al Circolo Gianni Bosio

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BertelliVenerdì 24 gennaio al Circolo Gianni Bosio si esibirà Gualtiero Bertelli, uno dei testimoni più importanti della canzone politica e sociale italiana. Il concerto è presentato con il titolo “I miei giorni lunghi del secolo breve. Cinquant’anni a modo mio”, una sorta di raccordo della parabola artistica e politica del cantautore nato a Venezia nel 1944. Come si può leggere nei documenti diffusi dal Circolo, “cinquant’anni fa, esattamente nel 1964, Gualtiero, che ha scoperto e divorato i dischi di Cantacronache e del Nuovo Canzoniere Italiano, scrive le sue prime canzoni, alcune su testo di Mario Isnenghi, entra per la prima volta in un’aula di scuola elementare, a Murano, ed inizia la sua attività di maestro elementare; incontra Luisa Ronchini e fonda con lei il Canzoniere Popolare Veneto, tiene con Luisa il primo concerto pubblico e incontra Michele L. Straniero che lo introdurrà nel Nuovo Canzoniere Italiano”.

Durante la sua lunga carriera, Bertelli ha composto numerosi brani, alcuni dei quali entrati a pieno titolo nella tradizione dei canti politici italiani. Tra questi possiamo senz’altro ricordare “Vedrai com’è bello”, pubblicata nel 1967 da I Dischi del Sole (DS 206) come 45 giri (che includeva anche “Ingranaggi due canzoni sindacali”), di cui è divenuta famosa la versione di Bruno Lauzi. Sempre alla metà degli anni Sessanta risale “Nina ti te ricordi”, brano pubblicato in 45 giri (con “Vorrei credervi on. Moro”) per l’etichetta La linea rossa (LR 45/7) e che è stato incluso ne “Il fischio del vapore”, l’album del 2002 di Francesco De Gregori e Giovanna Marini. In entrambi i brani – come in tutto il canzoniere bertelliano – emerge la finezza di uno sguardo che individua i fenomeni più laceranti della nostra società. Fenomeni che ancora oggi costituiscono un problema irrisolto, come recita una parte di “Nina ti te ricordi”: Amarse no xe no un pecato/ ma ancuo el xe un lusso de pochi/ e intanti ti Nina te speti/ e mi so disocupà. Oppure l’incipit di “Vedrai com’è bello”: M’hanno detto a quindici anni/ di studiare elettrotecnica/ è un diploma sicuro, /d’avvenire tranquillo/ con quel pezzo di carta/ non avrai mai problemi/ non avrai mai padroni/ avrai sempre il tuo lavoro.

Il concerto è previsto per le ore 21.15 e tutte le informazioni possono reperirsi qui.