Cervo celebra la 50° Edizione del Festival di Musica da Camera

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“Che squiIlino le trombe: il Festival Internazionale di Musica da Camera compie mezzo secolo”

Wien Turin virtuosiCervo celebra la Cinquantesima Edizione del Festival di Musica da Camera! Il Festival nasce dalla geniale intuizione di Sàndor Vegh, uno dei maggiori violinisti ungheresi del XX Secolo. Egli, quasi per caso, intuì le potenzialità della perfetta acustica del Sagrato della Chiesa dei Corallini e decise, con l’appoggio dell’amministrazione comunale, di dare vita alla prima edizione del Festival Internazionale di Musica da Camera. Cervo, da sempre annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia, richiama personalità del mondo della cultura e dell’arte ed il sagrato della chiesa dei Corallini, eretta grazie ai proventi della pesca del corallo, ha l’onore di ospitare l’esibizione di musicisti di fama mondiale e questa splendida cornice ha la capacità di trasformare la tradizione della musica da camera in un’esperienza unica e sensazionale.

In occasione del suo 50° compleanno è stato pensato un prestigioso programma con autorevoli nomi nel panorama della Musica da Camera. Il concerto inaugurale prevede la straordinaria partecipazione di Uto Ughi, affezionato ormai da anni al Festival, il giorno del cinquantesimo anniversario segnerà la sua decima presenza. Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, fu considerato sin dall’infanzia uno straordinario talento, quando era solo dodicenne, la critica lo considerava un concertista artisticamente e tecnicamente maturo. Ha iniziato le sue grandi tournèe europee esibendosi nelle più importanti capitali europee e nel Mondo.

Di seguito il cartellone completo della rassegna 2013:

 

  • Mercoledì 10 luglio – Concerto inaugurale

Uto Ughi e i Filarmonici di Roma

 

  • Mercoledì 17 luglio – Concerto di collaborazione con il Lions Host Imperia

Andra Bacchetti

 

  • Lunedì 22 Luglio – Concerto della vincitrice del Premio Internazionale Géza Anda 2012

Varvara Nepomnyashchaya

 

  • Venerdì 26 luglio

Mariella Devia (canto lirico) e Diego Campagna (chitarra classica)

 

  • Lunedì 5 agosto – Concerto Jazz

Francesco Cafiso “Island Blue Quartet” MOODY’N

 

  • Venerdì 9 agosto

Ramin Bahrami (pianista Iraniano)

 

  • Lunedì 12 agosto

Wien Turin Virtuosi

 

  • Mercoledì 21 agosto

Roberto Cominati

 

  • Martedì 27 agosto

Gli Architanghi

 

  • Sabato 31 agosto

Concerto dei docenti dell’Accademia Internazionale Estiva di Cervo

 

Per celebrare questa prestigiosa ricorrenza verrà pubblicato un libro che conterrà le testimonianze degli artisti, dei personaggi, degli amici, dei collaboratori e di tutti coloro che, a vario titolo, durante il corso degli anni hanno preso parte al Festival. Tanti sono gli amici che hanno scelto di fare i loro personali auguri al Festival di Musica da Camera: artisti del calibro di Francois Thiollier, Jeffrey Swann, Pietro De Maria, Rosario Bonaccorso, Uto Ughi, Roberto Cominati, Andrea Lucchesini e molti altri ancora; i vari direttori artistici che negli anni si sono succeduti, i ragazzi del booking, le maschere ed infine tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di tale rassegna e che l’hanno seguita con grande interesse ma soprattutto passione.

La supervisione totale del progetto è stata affidata a Stefano Delfino, giornalista de La Stampa nonché direttore artistico del Festival di Borgio Verezzi.

 

Per ulteriori informazioni e materiale fotografico:
Interface Tourism Italia
Annalisa Costantino – Giulia Barbanti
Ripa di Porta Ticinese, 5
20144 – Milano
Tel. 02 83660917 – Fax 02 58109856
annalisa.costantino@interfacetourism.com – milano@interfacetourism.com – Italy@interfacetourism.com
 
 
UTO UGHI
Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche. Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”.
Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani.
Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma” di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico.
Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile.
Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici.
Nell’Aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni.
Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A- per la quale ha registrato: i Concerti di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Cajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, alcune Sonate di Beethoven con Sawallisch al pianoforte, l’integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, “Le Quattro Stagioni”, tre Concerti di Paganini nell’edizione inedita di direttore–solista, il Concerto di Dvorak con Leonard Slatkin e la Philarmonia Orchestra di Londra; le Sonate e Partite di Bach per violino solo.
Ultime incisioni in ordine di tempo sono: “Il Trillo del diavolo” (disco “live” dei più importanti pezzi virtuosistici per violino); il Concerto di Schumann diretto dal M° Sawallish con la Bayerischer Rundfunk ; i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma; la Sinfonia Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino e de Burgos.
Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
 
I FILARMONICI DI ROMA
L’Orchestra da camera “I Filarmonici di Roma” (già “Orchestra da camera di Santa Cecilia”), è sorta per iniziativa di alcuni componenti dell’organico orchestrale dell’Ente Ceciliano. Fin dal suo apparire riscosse i primi ampi consensi di critica e di pubblico.
Ha tenuto concerti sotto la direzione fra gli altri di Wolfgang Sawallisch, Carlo Zecchi e Yehudi Menuhin e con solisti come Milstein, Menuhin, Stefanato, Asciolla, Campanella, Vasary, Gazzelloni, Szeryng, Rostropovic, suonando in varie formazioni secondo la necessità, ed ha un repertorio assai vasto che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea.
Attualmente svolge un’intensa attività con Uto Ughi in veste di solista e direttore. Molti suoi concerti sono stati trasmessi dalla televisione italiana e in mondovisione. Ha effettuato registrazioni per la Discoteca di Stato e per la Radiotelevisione Italiana, con Uto Ughi ha inciso l’integrale dei concerti per violino di Mozart per la RCA Victor Red Scal (BMG) e sei Concerti di Vivaldi per la BMG-Ricordi.
A Venezia ha partecipato alla manifestazione per il centenario dellanascita di Respighi, al Festival “Omaggio A Venezia” in onore di Artur Rubinstein e al premio “Una vita per la musica” in onore di Carlo Maria Giulini.
Inserito nella stagioni ufficiali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il complesso collabora con le più importanti società concertistiche prendendo parte anche a iniziative di alto senso umanitario promosse da Amnesty International, dall’Associazione per la Ricerca sul Cancro, da Madre Teresa di Calcutta, dalla FAO.
L’Orchestra ha effettuato diverse tournées all’estero: particolarmente significative quelle in Messico, in Canada (dove ha preso parte al Festival “Italy in Canada” in rappresentanza dell’Italia sotto l’egida dell’Accademia di Santa Cecilia), a Beirut (in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della liberazione del Libano), a Madrid per il Festival di Otona e più recentemente in India (Delhi, Calcutta, Bombay) e in Grecia con Michele Campanella, negli USA e a Zagabria dove ha inaugurato la stagione concertistica 1996-97. Nel ’97 è tornata in India con Uto Ughi su invito del Ministero degli Esteri italiano per il 50° anniversario dell’indipendenza del Paese. Successivamente si è esibita al Lincoln Center di New York con il violoncellista Enrico Dindo e nel 2005 alla Carnegie Hall con Uto Ughi.
Dopo due tournée in Giappone (dove sono stati invitati anche per Italia – Giappone 2001) recentemente sono stati in Medio Oriente (Cairo, Damasco, Cipro, Beirut, Libano) e in Thailandia; è stata inoltre la prima orchestra occidentale ad esibirsi in Birmania. Alla fine del 2007 in tournée a Mosca e nelle capitali di tutti i paesi Baltici. Per omaggio a Roma, oltre che con Uto Ughi, hanno suonato con Rostropovitch.
Ha ricevuto numerosi premi, fra cui il Premio “Caelsia” per l’arte e la cultura, ed è stata insignita di medaglia d’oro in Campidoglio e di una targa del Parlamento Europeo che dice testualmente “All’Orchestra I Filarmonici di Roma che ha elevato ai massimi livelli l’espressione della musica italiana nel mondo intero”.
 
ANDREA BACCHETTI
“Almost pure Delight” (Gramophone)
“His highly individual style is uniquely enjoyable and uplifting”(BBCMUSIC Magazine)
Nato nel 1977, ancora giovanissimo Andrea Bacchetti ha raccolto i consigli di musicisti come Karajan, Magaloff, Berio, Horszowski. Debutta a 11 anni con I Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Da allora suona più volte in festival internazionali quali Lucerna, Salisburgo, Belgrado, Santander, Tolosa (Piano aux Jacobins), Lugano, Camerino, Bologna, Brescia e Bergamo, Torino, Vicenza, Milano (MI.TO), Sorrento, Como, La Coruña, Pesaro, Palermo, Bellinzona, Sermoneta, Spoleto, Ravenna, Ravello, Cervo, Sagra Musicale Malatestiana (Rimini), Sagra Musicale Umbra (Perugia), Parigi (La Serre d’Auteil), Bad Wörishofen, Husum; e presso prestigiosi centri musicali: Konzerthaus (Berlino); Salle Pleyel, Salle Gaveu e Piano 4**** (Parigi); Rudolfinum Dvorák Hall (Praga); Teatro Coliseo (Buenos Aires); Ateneo Romano (Bucarest); Rachmaninoff Saal, The Moscow State Philharmonic Society, Conservatorio di Mosca; Auditorium Nacional de España (ciclo grandi interpreti), Teatro Real e Teatro Monumental (Madrid); Centro Cultural Miguel Delibes (Valladolid); Casa de la Musica (Quito); Sociedad Filarmonica (Lima); Mozarteum Brasileiro e Cultura Artistica (San Paolo); Zentrum Paul Klee (Berna); Gewandhaus (Lipsia), Teatro Sanchez Aguilar (Guayaquil).
In Italia è regolarmente ospite delle istituzioni concertistico-orchestrali e dei principali Enti Lirici: Teatro alla Scala, Sala Verdi, Serate Musicali, Auditorium Cariplo, (Milano); Associazione Scarlatti (Napoli); Università La Sapienza, Accademia Filarmonica, Parco della Musica, Palazzo del Quirinale (Roma); Unione Musicale (Torino); G.O.G. e Teatro Carlo Felice, Genova; Teatro La Fenice (Venezia). Ha suonato con più do 50 direttori e numerose orchestre di rilievo internazionale (Lucerne Festival Strings, Camerata Salzburg, RTVE Madrid, ONBA Bordeaux, MDR Sinfonieorchester Lipsia, Sinfónica de Tenerife, Sinfónica dell’Estado de Mexico, Philharmonique de Nice e Philharmonique de Cannes, Prague Chamber Orchestra, Cappella Istropolitana Bratislava, Sinfónica de Castilla y León, European Union Chamber Orchestra, Philharmonie der Nationen, SWKO Pforzheim, Enesco Philharmonic di Bucarest, Sinfonica dell’Asturia, (Oviedo), Orchestra della Radio Televisione di Lubiana). Ha tenuto tournée in Giappone e Sud America.
Collabora con Rocco Filippini, Domenico Nordio, Uto Ughi ed ha lavorato più volte con il Quartetto Prazak, il Quartetto Ysaÿe, il Quartetto di Cremona ed il Quartetto della Scala. Fra la sua discografia internazionale sono da ricordare le Suite Inglesi di Bach, il CD “Berio Piano Works” (DECCA); il DVD Arthaus con le Variazioni Goldberg di Bach; i SACD con le “6 Sonate” di Cherubini, quelli con le Sonate di Galuppi e di Marcello (Sony Music). Per Dynamic ha registrato, di Bach, le Invenzioni e Sinfonie, le Toccate ed una nuova versione delle Goldberg. Queste registrazioni hanno tutte ricevuto numerosi riconoscimenti dalle più importanti riviste internazionali specializzate e da alcuni dei quotidiani più prestigiosi a livello mondiale.
Il recentissimo CD Sony Music dedicato alle Suite Francesi di Bach ha già ricevuto il “Supersonic” di Pizzicato (Belgio), il CD del mese di Musica ed è stato annoverato fra i migliori CD dell’anno dall’autorevole mensile inglese Musical Opinion. Suoi concerti sono stati trasmessi per radio su emittenti quali, tra le altre, RadioTre, BBC Radio3 (UK), ORF (Austria), Radio France (alla Roque d’Anthéron) RSI e DRS2 (Svizzera), Radio della Nuova Zelanda, RNE (Spagna) MDR Lipsia, e CBC Radio 3 (Canada), Poiskm (Russia).
Nel 2012 è da ricordare la tournée in Giappone, ospite del leggendario Pacific Music Festival di Sapporo.
Nel 2013, fra gli altri, una tournée in Belgio con la Russian Chamber Philarmonic St. Petersburg, concerti a Madrid (Centro Nacional de Difusion Musical – Auditorium National D’Espagna) e in Messico, Argentina, Brasile. Nella stagione sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova, sotto la guida del M° Fabio Luisi e Il debutto al “Bravissimo Festival” di Città del Guatemala, oltre ché concerti per le maggiori società concertistiche e festivals italiani. www.andreabacchetti.net 
(gennaio 2013).
 
VARVARA NEPOMNYASHCHAYA
È nata a Mosca nel 1983. Dopo aver stuidiato per 11 anni con la Prof. Lidija Grigorieva alla Russian Gnesins Academy of Music, fu accettata come studente nella classe del Prof. Mikhail Voskresensky al Moscow Tchaikovsky Conservatory. Nel 2011 continuò I suoi studi il Prof. Evgeni Koroliov al Hamburg University of Music and Theatre.
Varvara vinse numerosi premi scolstici già da molto giovane come il Secondo Premio nel J.S. Bach Competition in Leipzig nel 2006, il Secondo Premio al Nagoya Piano Competition nel 2008, il Terzo Premio nel Bremen Piano Competition nel 2009, il Terzo Premio nel Svetislav Stancic Competition in Zagreb nel 2011 ed il Terzo Premio alla 63esima Prague Spring Competition nel 2011.
Nel 2012 vinse il Primo Premio al 12esimo Géza Anda Concours di Zurich.Ricevette altresì il Géza Anda Audience Prize per la sua performance nel Beethoven’s Third Piano Concerto, accompagnata dalla Zurich Tonhalle Orchestra sotto la direzione di David Zinman.
Per diversi anni, Varvara ha suonato sia come soloista con diverse orchestre da camera che con orchestre sinfoniche. Ha tenuto numerosi concerti in Russia, Germania, Francia, Polonia, Italia, Grecia, Austria, Giappone e Svizzera. Ha già fissati nel proprio programma moltissimi concerti grazie al Primo Premio ottenuto nel Concorso Géza Anda, sia come solista che con l’Orchestra della Svizzera Italiana, la Musikkollegium Winterthur, la Vienna Chamber Orchestra, la Orchestra of German Radio SWR, la Orchestra of the St. Petersburg Philharmonie e la Schaffhausen Sinfonietta.
Durante I suoi studi al Moscow Conservatory, ha sviluppato le proprie capacità e lo studio intensivo della musica da camera con il Professor Alexander Bonduryansky.
Varvara ha ricevuto l’incoraggiamento artistico ed I complimenti da parte di rinomati insegnanti di pianoforte e validissimi pianisti quali Vladimir Krainev, Karl-Heinz Kämmerling, Dmitry Bashkirov e Andrzej Jasiński.
Dal 2011 insegna pianoforte al Hamburg University of Music and Theatre.
 
MARIELLA DEVIA
Soprano di fama mondiale, è interprete acclamata nei maggiori teatri lirici ed enti concertistici del mondo.
La sua interpretazione del ruolo di Lucia nella Lucia di Lammermoor è considerata la massima espressione del belcanto. Nata a Chiusavecchia d’Imperia, studia al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, dove si diploma in canto.
Nel 1973 vince il concorso Toti Dal Monte e debutta nel ruolo di Lucia nella Lucia di Lammermoor. La sua interpretazione, alla quale darà l’addio nella stagione 2005/06 al Teatro alla Scala, segna un punto d’arrivo difficilmente superabile nella storia del belcanto, come le è stato unanimemente riconosciuto dal pubblico e dalla critica nei più importanti teatri del mondo. Nel 1979 esordisce al Metropolitan Opera di New York, nella parte di Gilda nel Rigoletto. Al Metropolitan si esibirà per molti anni con grandissimo successo, interpretando, oltre al Rigoletto, Così fan tutte, Falstaff, Lucia di Lammermoor, Die Entführung aus dem Serrail. Alla Royal Opera House-Covent Garden di Londra.
È stata apprezzatissima interprete in Il flauto magico, Rigoletto, Die Entführung aus dem Serrail e nella parte di Desdemona nell’Otello di Rossini.
Sul palcoscenico della Carnegie Hall di New York nel 1981 è Lakme; nel 1983 Teresa in Benvenuto Cellini di Berlioz e in anni successivi Giulietta in I Capuleti e i Montecchi, Elvira in I Puritani, Adelia nell’omonima opera di Donizetti.
Il suo repertorio assai vasto, coerente e rigoroso la rende protagonista di consensi critici e del favore del pubblico, che in tutti i teatri del mondo le riserva un’accoglienza entusiasmante. Il Royal Concertgebouw di Amsterdam, il Lyric Opera di Chicago, lo Staatsoper di Monaco di Baviera, l’Opéra National e il Théâtre de Champs-Élysées di Parigi, il Teatro Real di Madrid, il Gran Teatre del Liceu a Barcellona, il Teatro dell’Opera di Tokyio, sono soltanto alcuni dei palcoscenici che la vedono interprete in ruoli primari. Sulla scena dei maggiori teatri italiani e nelle più prestigiose manifestazioni musicali – Teatro alla Scala, San Carlo, La Fenice, Regio a Torino, Massimo a Palermo, Regio a Parma, Opera a Roma, Comunale a Bologna, Le Muse ad Ancona, Rossini Opera Festival, Maggio Musicale Fiorentino, Festival di Martina Franca, Ravenna Festival – oltre ai titoli sopra citati, Mariella Devia ha rappresentato i personaggi femminili di primo piano nella storia dell’opera lirica, ottenendo affermazioni personali di assoluto rilievo in ognuno dei ruoli eseguiti. Le sue interpretazioni di alcune opere di Mozart – Die Entführung aus dem Serrail, Il flauto magico, Così fan tutte, Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Idomeneo – sono state accolte ovunque in modo molto positivo sottolineando la vocalità straordinaria del grande soprano e la sua forza interpretativa.
Nel corso della sua intensa e prestigiosa carriera Mariella Devia ha collaborato con alcuni tra i più autorevoli direttori d’orchestra tra i quali Riccardo Chailly, Zubin Metha, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Richard Bonynge, Gianluigi Gelmetti, Wolfgang Sawallisch, James Levine, Georges Prêtre. Nella stagione 2006/07 il suo esordio nel ruolo di Imogene, in Il Pirata di Vincenzo Bellini. Il suo repertorio belcantistico nel tempo, si è arricchito di rari ed emblematici personaggi donizettiani: Lucrezia Borgia, Maria Stuarda, Anna Bolena.
Nel novembre 2011 all’Opéra di Marsiglia ha debuttato il ruolo di Elisabetta I in Roberto Devereux.
Ha inaugurato la stagione 2011/12 con lo straordinario successo nel Roberto Devereux (Elisabetta) all’Opéra de Marseille. In seguito ha interpretato Anna Bolena al Teatro Verdi di Trieste e al Maggio Musicale Fiorentino, La traviata al Teatro Massimo di Palermo e ha tenuto un recital al Teatro alla Scala di Milano. Ha debuttato inoltre con grande successo il ruolo di Liù in Turandot al Teatro Carlo Felice di Genova.
Fra i suoi prossimi impegni annovera Maria Stuarda al Teatro Sociale di Rovigo, nonché una serie di prestigiosi concerti in luoghi come il Teatro alla Scala, Rossini Opera Festival di Pesaro, Opéra di Marsiglia e De Vlaamse Opera di Anversa.
 
DIEGO CAMPAGNA
Inizia a studiare la chitarra all’età di 8 anni (dopo aver ascoltato un disco dell’indimenticabile M° A. Segovia). Dopo il diploma presso il Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo; dal 2003 al 2006 studia come unico italiano ammesso, presso l’Università “Mozarteum” di Salisburgo graduandosi con il massimo dei voti (“Postgraduate Universitätslehrgang”) con il M° Eliot Fisk (uno fra i più grandi interpreti del nostro tempo e fra le altre cose dedicatario della Sequenza XI per chitarra sola di Luciano Berio), con il quale ha approfondito i fondamenti della tecnica strumentale e definito la propria identità di interprete della letteratura chitarristica.
Ha seguito i corsi di perfezionamento di alcuni dei più grandi esponenti mondiali della sei corde: Alirio Diaz, Eliot Fisk, Eduardo Fernadez, Roland Dyens, Benjamin Verdery, Augustin Wiedemann, Ricardo Gallen. Dal 1999 al 2002 si perfeziona anche presso l’ “Accademia italiana di chitarra” di Torino. L’esordio sul palcoscenico avviene all’età di 14 anni presso il teatro dell’opera del Casinò di Sanremo. Da diversi anni svolge un’intensa attività concertistica sia come solista che in formazioni da camera (tra cui spicca il duo con il celebre soprano Mariella Devia, il “Neues Wiener Quartet” di Vienna, in duo con il violinista Fation Hoxholli, con la violoncellista Katharina Gross, la flautista Linda Wetherill) in Italia e all’estero: USA, Austria, Germania, Francia, Svizzera, Croazia, Ungheria, Romania, che lo ha portato ad esibirsi nelle più prestigiose sale d’Europa.
Viene regolarmente invitato come giurato in importanti concorsi nazionali ed internazionali, tra i quali spicca il concorso internazionale “Counterpoint” di New York dedicato nel 2012 alle composizioni per chitarra. Il 27 gennaio 2013, all’interno di un suo récital, eseguira’ in prima mondiale, nella prestigiosa Jan Hus Church di Manhattan, il brano per chitarra sola del compositire irlandese Greg Caffrey vincitore del concorso “Counterpoint” di New York e terra’ altri due récitals nella città statunitense dedicati al repertorio segoviano per chitarra e alla musica dei più importanti compositori italiani del XIX e del XX secolo. All’attività concertistica affianca una fervente attività didattica con numerosi allievi (molti dei quali superano brillantemente gli esami nei Conservatori italiani e ottengono riconoscimenti in importanti concorsi) presso la scuola di musica “G.B. Pergolesi” di Vallecrosia e tiene in agosto un corso di perfezionamento chitarristico in quattro lingue presso il Comune di Badalucco (Imperia). Dal 2006 è l’ ideatore e il Direttore Artistico del “Festival Classico del Ponente Ligure” ad Imperia, di “MusicalMente” Festival della Valle Argentina (Badalucco – Im) e collaboratore artistico di “Paesi in Musica attorno al Pizzo d’Evigno”.
 
FRANCESCO CAFISO
È nato a Vittoria, provincia di Ragusa il 24 maggio 1989 ed è uno dei talenti più precoci nella storia del jazz; già a nove anni muove i primi passi facendo esperienze con musicisti di fama internazionale come Bob Mintzer, George Gruntz, Maria Schneider, Gianni Basso. Da subito dimostra, nonostante la giovane età, un’incredibile maturità musicale, una cristallina tecnica strumentale ed una sorprendente capacità d’improvvisazione. Decisivo è il suo incontro con Wynton Marsalis che nel 2003 lo porta con se in un tour europeo facendolo suonare sui palchi più importanti d’Europa. Da allora il sassofonista si è esibito più volte negli Stati Uniti con nomi importanti come James Williams, Ray Drummond, Ben Riley oltre a esibirsi varie volte con Wynton Marsalis e la Lincoln Center Orchestra al Lincoln Center, nella “Alice Tully Hall”, nella “Avery Fisher Hall” e nei prestigiosi jazz club BB King e Iridium, accompagnato da James Williams, Yoron Israel e Gregory Ryan e riscuotendo un grandissimo successo. Durante l’estate 2004, Francesco si esibisce in alcuni dei più grandi Festival europei con Joe Lovano, Hank Jones, George Mraz, i Manhattan Transfer, Wynton Marsalis, la Lincoln Center Orchestra e la Count Basie Orchestra. Per questo e per molte altre collaborazioni gli viene conferito il prestigioso premio “Django d’Or” come miglior giovane musicista. Francesco è il primo musicista europeo a suonare al Dizzy’s Club Coca Cola del Lincoln Center di New York accompagnato da David Hazeltine, David Williams e Joe Farnsworth. Con questi stessi musicisti registra un disco intitolato “Lullaby in New York” per l’etichetta Venus; l’autorevole rivista giapponese di musica jazz “Swing Journal” gli conferisce il “New Star Award” premio riservato ai talenti stranieri emergenti. Subito dopo arriva l’affermazione nel Top Jazz, referendum della rivista italiana Musica Jazz, che lo riconosce miglior nuovo talento dell’anno 2005. Nel luglio 2005, nel cinquantesimo anniversario della morte di Charlie Parker, Umbria Jazz gli ha affidato il compito di rileggere le partiture originali delle famose registrazioni realizzate da “Bird” accompagnato dal suo abituale trio e dai “Solisti di Perugia”. Nell’aprile del 2006, nel corso della tournée organizzata da Musica per Roma e Umbria Jazz, Francesco ha suonato nel più famoso dei jazz club di New York, il “Birdland” dove ha riscosso un notevolissimo successo. Nel 2006 ha conseguito il Diploma in Flauto Traverso con il massimo della votazione al Liceo Musicale Parificato V. Bellini di Catania. Il 19 gennaio del 2009 ha suonato, unico jazzista italiano, a Washington, Dc durante i festeggiamenti in onore del Presidente Barak Obama e del Martin Luther King Jr. Day.
Il 17 luglio del 2009, Umbria Jazz lo ha nominato “ambasciatore della musica jazz italiana nel mondo”.
 
DINO RUBINO
È nato a Biancavilla, provincia di Catania il 20 ottobre 1980. Da piccolissimo mostra già un grande talento musicale; ad undici anni si iscrive al liceo musicale di Catania al corso di pianoforte e studia questo strumento per quattro anni. Nel 1994 assistendo ad un concerto del grande trombettista americano Tom Harrel rimane affascinato dalla tromba e così inizia da autodidatta lo studio di questo strumento e della musica jazz: grazie alle conoscenze armoniche acquisite sul pianoforte, in poco tempo, sbalordisce tutti. Nel 1996 frequenta i seminari di Siena Jazz tenuti da Paolo Fresu ed Enrico Rava ed inizia così la sua carriera in ambito jazzistico. Nel 2002 ricomincia a studiare pianoforte e nell’estate dello stesso anno partecipa al concorso Internazionale “Ibla Grand Prince” classificandosi tra i primi posti. Nel 2005 si esibisce a New York insieme al sassofonista Paul Jeffrey. Ha suonato con musicisti di grande valore, fra i quali Gianni Basso, Flavio Boltro, Franco Cerri, Salvatore Bonafede, Rosario Giuliani, Roberto Gatto, Pietro Tonolo, Enrico Rava, Dado. Moroni, Bruce Forman,Valery Ponomarew, Steve Grossman, Eddy Enderson, Lester Bowie ricevendo sempre consensi e stima. Nel 2005 e nel 2006 insegna pianoforte moderno presso l’Accademia Musicale Siciliana “Enzo Randisi” di Piazza Armerina (EN). Nel 2008 registra con Francesco Cafiso un disco per la Venus in qualità di trombettista e nello stesso anno entra a far parte del Quartetto Italiano di Cafiso in veste di pianista. Nel corso degli anni ha partecipato a diversi Masterclass nell’ambito della musica classica. Attualmente frequenta l’ultimo anno di pianoforte classico presso il Conservatorio di Catania V. Bellini.
 
ROSARIO BONACCORSO
La sua carriera sta attraversando alcune significative tappe, che per il musicista ligure rappresentano una valida ricompensa artistica. Dopo anni di collaborazioni prestigiose e dopo aver contribuito con il suo apporto musicale al successo di tanti artisti, il suo ruolo è diventato importante per molti protagonisti della musica jazz e la sua figura di artista si sta confermando come tra le più autorevoli e rappresentative in Europa. L’artista, siciliano di nascita ma ligure di adozione, è attualmente contrabbassista di fiducia di artisti come Enrico Rava, Stefano di Battista, Roberto Gatto … ma offre la sua musicalità anche a Lucio Dalla, Gino Paoli … sono queste alcune delle “Star” della scena musicale con cui è impegnato da anni sulle prestigiose scene internazionali di New York, Tokyo, Parigi, la Scala di Milano, Statt Opera di Vienna. Da oltre venticinque anni sulla scena, ha maturato grandi esperienze al fianco di centinaia di artisti americani ed europei del calibro di Elvin Jones, Benny Golson, Billy Cobham, Pat Metheny, Michael Brecker e molti altri, esperienze che lo hanno reso uno dei più apprezzati musicisti della scena jazzistica.
 
GIOVANNI MAZZARINO
Nasce il 26 maggio 1965. a Messina, in Sicilia. Inizia a suonare all’età di cinque anni da autodidatta e lo studio del pianoforte all’età di undici. Studierà in seguito per un anno Musica Liturgica presso il Collegio dei Gesuiti di Messina, sua città natale, scuola che frequenterà sino al diploma della maturità scientifica raggiunta con il massimo dei voti nel 1984. Dal 1984 al 1988 frequenta la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Messina sostenendo diverse materie acquisite anch’esse con il massimo dei voti. Tuttavia non conclude gli studi universitari sebbene mancassero poche materie. Dopo varie esperienze di musica leggera comincia a suonare il Jazz nel 1982, sebbene l’ascolto dei grandi dischi di Jazz – ben custoditi nella discoteca del padre – avveniva molto tempo prima; inizia l’attività professionale nel 1985, frequenta le “Clinics di Umbria Jazz” nel 1987 per poi trasferirsi nella città di Palermo nel 1989 dove conosce il musicista Enzo Randisi che oltre a sceglierlo come pianista nei suoi gruppi (fino al 2006 anno della sua dipartita),lo introdurrà all’interno della scena jazzistica nazionale ed internazionale. La sua attività discografica vanta oltre 50 dischi e quella concertistica oltre 1.500 concerti. Vive a Piazza Armerina in provincia di Enna, in Sicilia.
Attualmente si esibisce in Piano Solo con il progetto “Invenzioni a Due Voci”, in Duo con il trombettista Dino Rubino, dirige il suo Italian Trio “My Favorite Songs con Marco Micheli e Mauro Beggio , il suo Quartetto “in Sicilia …una Suite” con Max Ionata, Rosario Bonaccorso e Nicola Angelucci (ospitando a volte il fotografo Pino Ninfa e/o il trombettista Fabrizio Bosso); co – dirige il Jazz in Trio con Steve Swallow e Adam Nussbaum. Di recente formazione il suo Latin Quartet con Dino Rubino, Riccardo Fioravanti e Stefano Bagnoli, con la partecipazione straordinaria di Francesco Cafiso… Dal 1989 in poi ha collaborato in maniera stabile con i gruppi di Enzo Randisi, Flavio Boltro e Francesco Cafiso. Come sideman ha collaborato in maniera assidua con i gruppi di Gianni Basso, Joan Cartwright, Mark Murphy e in progetti speciali con Tom Harrell, Randy Brecker e Bob Mintzer.
 
RAMIN BAHRAMI
È considerato uno tra i più interessanti interpreti bachiani viventi a livello internazionale.
Dopo l’esecuzione dei Concerti di J.S. Bach a Lipsia nel 2009 con la Gewandhausorchester diretta da Riccardo Chailly, la critica tedesca lo considererà: “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale…” (leipziger volkszeitung).
La ricerca interpretativa del pianista iraniano è attualmente rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione. Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza.
Bahrami si è esibito in importanti festival pianistici tra cui “La Roque d’Anthéron”, Festival di Uzés, il Festival “Piano aux Jacobins” di Toulose, il Tallin Baroque Music Festival in Estonia e il Beijing Piano Festival in Cina. Nel febbraio 2010 ha debuttato con successo a Parigi con le Variazioni Goldberg, e in marzo ha tenuto un applaudito tour con i Festival Strings Lucerne. È del maggio 2010 il grande successo con Riccardo Chailly alla Gewandhaus di Lipsia, che completa l’integrale dei concerti bachiani. Bahrami si è esibito in prestigiose sedi italiane, come il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice di Venezia, l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, dove è apparso nella prestigiosa rassegna “solo piano” accanto a Maurizio Pollini, Grigory Sokolov, Daniel Barenboim, Jean-Yves Thibaudet e Evgeny Kissin e dove, nel marzo 2008, è stato invitato a partecipare alla “Maratona Bach” accanto al violoncellista Mario Brunello. È del giugno 2008 la sua apparizione al Wigmore Hall di Londra, con una grande accoglienza del pubblico, e della primavera 2009 la presentazione dell’Arte della Fuga al Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” di Brescia e Bergamo, di cui è stato protagonista insieme ad altri nomi celebri del pianoforte quali Andràs Schiff, Lang Lang, Angela Hewitt, Grigory Sokolov, Alexander Lonquich.
Ramin Bahrami è artista in esclusiva – su Roma – per l´Accademia Santa Cecilia di Roma e ideatore e presidente del World Bach Fest che ha visto la sua prima edizione concretizzarsi a Firenze. Suona regolarmente con i Festival Strings Lucern. I prossimi impegni prevedono la partecipazione al festival di Ravello con la European Union Chamber Orchestra, al Berlin International Music Festival e l´incisione dei concerti per 2 e 3 pianoforti con Saleem Aboudd Ashkar e Nareh Aghamanyan e l´Orchestra del Gewandhaus sotto la guida di Riccardo Chailly. Le sue ultime registrazioni dei concerti con Chailly e le Suite iIglesi hanno riscosso grande successo di pubblico e critica entrando anche nella classifica Nielsen della musica pop.
 
MAURO IURATO
Nato a Torino nel 1977, ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di quattro anni, ed all’età di nove la pratica del violino con la Prof.ssa Elena Guizzardi. Dopo aver brillantemente concluso gli studi presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, si perfeziona, anche grazie ad una borsa di studio dell’Associazione per la Musica “De Sono”, con illustri maestri quali Franco Gulli, Corrado Romano e Salvatore Accardo. Dal 1998 al 2003 compie gli studi di Alta Formazione Solistica con il Maestro Michael Frischenschlager presso l’“Universität für Musik und darstellende Kunst” di Vienna.
Mauro Iurato è vincitore di numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali, tra i quali il Concorso Nazionale “L. Perosi” di Biella, il Concorso Internazionale di Stresa e la Rassegna Nazionale di Vittorio Veneto. Molto attivo come solista, è spesso ospite in alcune tra le maggiori rassegne musicali d’Italia e d’Europa, accompagnato da prestigiose orchestre quali i “Solisti di Zagabria”, l’“Orchestra Nazionale Moldava” e la “Korean Chamber Orchestra.
Dal 2003 al 2009 Mauro Iurato è nominato titolare della Cattedra di Violino presso la Facoltà di Musica della “Tokushima Bunri University” (Giappone). In qualità di Assistente del Prof. Frischenschlager, insegna inoltre presso la prestigiosa “Internationale Sommerakademie Mozarteum Salzburg”. È co-fondatore e Konzertmeister dell’orchestra da camera internazionale Wien-Turin Virtuosi. Dal gennaio 2007 collabora come Guest Concertmaster con l’”Osaka Philharmonic Orchestra”. Con questa compagine si è esibito in più di 120 concerti, oltre che in diverse trasmissioni radio-televisive. È inoltre frequentemente invitato come Guest Concertmaster da altre prestigiose orchestre giapponesi, quali la Tokyo Symphony Orchestra e l’Orchestra Ensemble Kanazawa.
Mauro Iurato suona il violino Gioffredo Cappa “Colla Della Chiesa” del 1690 ed un arco G. Lucchi appositamente creato per lui.
 
GIUSEPPE MARIOTTI
L’esplorazione di ampi spazi musicali di origini e sorgenti diverse è da sempre la forza trainante della vita professionale di Giuseppe Mariotti. La riscoperta di opere trascurate o ardue, e la nuova luce gettata su opere conosciute attraverso l’esegesi e la rilettura dei contesti storici, musicali e culturali hanno caratterizzato la sua carriera, che si è sviluppata con tempi e scelte non convenzionali. Giuseppe Mariotti è riconosciuto interprete dei classici viennesi anche su strumenti antichi, e di autori particolarmente impegnativi sia romantici sia contemporanei. In questo contesto, la sua incisione delle opere originali di Ferruccio Busoni per la casa discografica fonè di Giulio Cesare Ricci è diventata un punto di riferimento del repertorio discografico. Nato nel 1963, il suo talento fu subito riconosciuto e incoraggiato da eminenti musicisti. Ha studiato Pianoforte, Organo e Composizione al Conservatorio di Piacenza, e dal 1982 al 1989 Pianoforte nella classe concertistica del Prof. Hans Graf alla Hochschule für Musik di Vienna. Nel 1987, il suo debutto al Musikverein di Vienna fu salutato dalla stampa con ammirazione e meraviglia. Da allora prende parte come solista e musicista da camera a stagioni concertistiche e festival in tutto il mondo. Harold Schoenberg (New York Times), Wilhelm Sincowicz (Die Presse) Piero Rattalino, Riccardo Risaliti, Piero Buscaroli e molti altri illustri critici hanno recensito con entusiasmo i suoi recital e le sue incisioni discografiche. Dal 1995 al 2003 è stato Generalmusikdirektor della Minoritenkirche di Vienna, divenendo così successore indiretto di Antonio Salieri. Nel suo nome ha fondato l’”Ensemble Salieri Wien”, dedicandosi alla rivalutazione di capolavori sconosciuti del repertorio barocco. Su incarico dell’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna è dal 2003 professore di Pianoforte principale presso la Facoltà di Musica della Tokushima Bunri University (Giappone), diventando nel 2007 anche Preside della Facoltà. Giuseppe Mariotti, pianista appartenete alla ristretta cerchia dei Bösendorfer Artists, è stato dal 2008 al 2010 Professore ospite al Kobe College of Music, e dal 2009 è docente dei corsi estivi del Wiener Musikseminar all’Universität für Musik di Vienna.
 
ROBERTO COMINATI
Nato a Napoli nel 1969, ha iniziato giovanissimo lo studio del pianoforte, partecipando già dal 1976, con i più alti riconoscimenti, ai più importanti concorsi pianistici italiani, e ottenendo a otto anni l’ammissione per meriti speciali al Conservatorio S. Pietro a Majella. Ha studiato dal 1984 con Aldo Ciccolini all’Accademia Superiore di Musica “Lorenzo Perosi” di Biella e dal 1989 con Franco Scala all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola. Vincitore del Primo Premio al Concorso Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli nel 1991, nel 1993 si è imposto all’attenzione della critica e delle maggiori istituzioni concertistiche europee con il Primo Premio al Concorso Internazionale “Ferruccio Busoni” di Bolzano. Nel 1999 ha ottenuto il Prix Jacques Stehman del pubblico della RTFB e della TV5 France, nell’ambito del Concours Reine Elisabeth di Bruxelles. Ospite delle più importanti società concertistiche italiane e di istituzioni quali il Teatro alla Scala di Milano, il Comunale di Bologna, la Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, il San Carlo di Napoli, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (partecipando anche alla tournée in Sudamerica diretta da Eliahu Inbal, che l’ha portato al Colón di Buenos Aires e a Rosario, Santiago, Montevideo e Saõ Paulo), l’Accademia Chigiana di Siena e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, ha suonato al Théâtre Châtelet di Parigi, al Kennedy Center di Washington, al festival di Salisburgo, a Berlino, in Inghilterra, Belgio, Olanda, Finlandia, Australia e Giappone. Presto uscirà per Amadeus l’integrale pianistica di Maurice Ravel.
 
GLI ARCHITANGHI
Nascono dall’aspirazione di un gruppo di amici, tutti artisti del Teatro Regio e della Filarmonica ‘900 di Torino, a interpretare la musica latino americana, in una formazione insolita per questo repertorio il classicissimo Quintetto d’Archi. Con questo ensemble il fascino della musica argentina, e sudamericana in genere, trova una veste inedita, dando vita, con l’aggiunta della marimba e delle percussioni, ad un percorso in continua evoluzione, tanto più coinvolgente in quanto consente al gruppo di sperimentare trascrizioni e lavorare su nuovi arrangiamenti capaci di sposare il particolare stile del tango, e delle altre forme musicali popolari latino americane ed europee, alla sonorità omogenea ed elegante di questa formazione. Nati nel 2001, gli Architanghi, grazie ad un consenso sempre crescente, hanno al loro attivo moltissimi concerti sia in Italia che all’estero. Torino, Milano, Bologna, Genova, Bruxelles, Padova, Chambery, Alessandria sono solo alcune delle località nelle quali recentemente si sono esibiti con successo. Gli Architanghi sono alla loro seconda partecipazione al Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo Ligure, inoltre recentemente hanno inciso il loro primo CD “Clarinita”, contenente molti tra i loro brani di maggior successo. Buona parte degli arrangiamenti dei brani sono frutto della fantasia di un artista poliedrico come Alberto Vindrola : violinista, pianista, compositore e pittore. Alcuni componenti degli Architanghi hanno al loro attivo importanti collaborazioni con il bandoneonista Alfredo Marcucci, icona vivente della musica rioplatense, ed il poeta /scrittore Horacio Ferrer, che ha collaborato per anni con Astor Piazzolla. Un pensiero particolare va all’amico Nestor Panik e ai suoi preziosi consigli, autentico ispiratore del nostro ensemble, apprezzato violista e profondo conoscitore della tradizione popolare latino americana, che ha fatto parte, oltre che del “Conjunto Nueve” di Astor Piazzola, dei più famosi complessi di tango quali le orchestre di Enrique Maria Francini, Osvaldo Pugliese e Osvaldo Piro.
 
ULF HOELSCHER
Ha preso la prima lezione di violino da suo padre Ferdinand a 7 anni prima di passare al maestro Bruno Masurat della scuola di musica di Heidelberger. Max Rostal lo seguì come insegnante fino al diploma alla scuola di musica di Colonia prima del quale Hoelscher trascorse 3 anni negli USA ove prese lezioni da Josef Gingold all’Università dell’Indiana a Bloomington e da Ivan Galamian al Curtis Institute of Music di Philadelfia. Da oltre 30 anni Ulf Hoelscher è considerato tra i più stimati violinisti internazionali.
 
PAUL ROSENTHAL
È nato nel 1942. Già all’età di sette anni studiava con Dorothy DeLay. Più tardi intraprese gli studi alla Juilliard School con Ivan Galamian e prosegu`i, per ulteriori tre anni, con Jasha Heifetz a Los Angeles. Con Heifetz e Piatigorski ha effettuato registrazioni di musica da camera (Spohr, Brahms, Tschaikowsky) per la RCA, seguono incisioni di brani solistici e cameristici per VOX, Fidelio, Ara-besque ed altre case discografiche. L’intensa vita concertistica ed i corsi di perfezionamento lo vedono attivo non solo in Alasca, dove vive da oltre trent’anni, ma anche in Europa, in Giappone, in Corea ed in tutta l’America del Nord.
 
JEAN SULEM
È nato nel 1959. Ha studiato con Serge Collot al Conservatorio di Parigi. Dal 1981 è stato viola-solista del “Ensemble Intercontemporain“, diretto da Pierre Boulez. Ha eseguito molti pezzi principali del repertorio moderno per viola nei più importanti Festivals. Molti compositori hanno dedicato le loro opere a Jean Sulem. Nel 1981 fu membro fondatore del „Quartetto Rosamunde“, da allora si esibisce come solista e camerista nell’ambito di numerosi Festivals internazionali in Europa, Russia, America e Australia. Dal 1989 è docente di viola al conservatorio di Parigi. Ha tenuto molti corsi di perfezionamento in Europa e America. Membro della giuria di importanti concorsi internazionali.
 
GUSTAV RIVINIUS
È nato nel 1965 e ha studiato con David Geringas, Zara Nelsova e Heinrich Schiff. È stato il primo musicista tedesco ad essere insignito del primo premio e della medaglia d’oro al concorso Tschaikovski di Mosca e questo gli ha aperto le porte per una carriera internazionale. Da solista ha suonato con l’Orchestra Sinfonica di Berlino, Monaco di Baviera, Stoccarda, Saarbrucken e Leipzig e con la National Symphony di Washington, la Pittsburg Symphony, la Cincinnati Symphony, la filarmonica di Helsinky, la Tschechische Philarmonie ed altre. Ha partecipato a vari festival di musica da camera con partner del calibro di Lars Vogt, Irena Grafenauer e Maria Graf. Ha eseguito diverse Sonate per violoncello di Beethoven per l’Orchestra della Radio di Colonia WDR. Gustav Rivinius è professore di violoncello alla Scuola di musica di Saarbrucken.
 
KAREL BREDENHORST
Karel Bredenhorst è nato a Den Haag nel 1978, ha preso le sue prime lezioni di violoncello all’età di 12 anni con Wouter Mijnders e Jet van Baaren. Ha studiato in Olanda con Bartels Monique, presso il Conservatorio Reale de L’Aia, e con Paul Uyterlinde, presso il Conservatorio di Enschede. In Germania ha continuato i suoi studi con Troels Svane presso la Musikhochschule di Lubecca, dove si è laureato nella classe di solista con ottimi voti. Ha suonato in varie orchestre come la Youthorchestra Viotta, l’Orchestra Giovanile Nazionale dei Paesi Bassi, l’Orchestra Brabants, la Philharmonische Orchester Lubecca, e il Orhestra Residentie dove ha lavorato con direttori quali Reinbert de Leeuw, Paul Goodwin, Mark Wigglesworth, Marc Soustrot, Jin Wang e Philippe Herreweghe. Attualmente gioca al Cello8ctet Amsterdam, è membro del Cuarteto Soltango e si esibisce regolarmente come The GoOzer.
 
ARNULF Von ARNIM
È nato ad Amburgo nel 1947. Ha studiato a Francoforte, Stoccarda e con Pierre Sancan a Parigi; ha partecipato ai corsi di Claudio Arrau e Wilhelm Kempff. Primo premio al concorso „Viotti“, Vercelli 1975 e Barcelona 1977. Premiato al „Busoni“, Bolzano e a Ginevra. Ha suonato come partner dei violinisti F.P. Zimmermann e Kurt Nikkanen e altri solisti e formazioni di musica da camera importanti. È docente di pianoforte ad Essen (Folkwang-Hochschule) e Tokio (Musashino Academia Musicae) e Direttore artistico del Concorso Internazionale „Schubert“, Dortmund. Ha tenuto corsi di perfezionamento in Europa, Giappone e USA. Ha lavorato in giuria di concorsi internazionali importanti.
 
IAN FOUNTAIN
Nel 1989 è stato il più giovane vincitore del Concorso Arthur Rubinstein Piano Masters di Tel Aviv, all’età di 19 anni. Da allora ha suonato in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Estremo Oriente, con orchestre come la London Symphony e Sir Colin Davis, la Filarmonica di Israele e Zubin Mehta e la Filarmonica Ceca e Jiri Belohlavek. Ha anche suonato con la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, la Philharmonic, London Philharmonic, Halle, CBSO, Vienna Chamber Orchestra, Singapore Symphony e la Utah Symphony tra molti altri. Si è esibito come solista in grandi centri come New York, Chicago, Parigi, Berlino, Madrid e Gerusalemme. È ospite regolare di festival internazionali come Primavera di Praga, Berlino, Schleswig-Holstein, Enescu (Bucarest) e Kuhmo.