La Notte della Taranta e il grande evento del Concertone di Melpignano

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Notte della Taranta 2013Sandro Cappelletto, il direttore artistico della Notte della Taranta, così si è espresso alla conferenza stampa che si è tenuta alla Sala Stampa Estera di Roma, il 24 giugno 2013:

il lavoro che è stato fatto ci “ha consentito in questi anni di dare alla Taranta un’identità riconoscibile e diffusa ormai in un ambito anche più vasto dei confini nazionali: evidentemente, questa musica tocca punti sensibili dell’essere umano, e i punti sensibili non hanno confini”.

 

La Notte della Taranta è un festival musicale itinerante che si svolge in varie località del Salento, fino a confluire nel grande spettacolo del concerto finale di Melpignano. L’idea del festival è nata alla fine degli anni Novanta con l’intento principale di promuovere le musiche tradizionali salentine, intento che è stato integrato negli anni con una prospettiva di valorizzazione di molti elementi culturali e identitari locali. Prospettiva che a sua volta è stata inserita in un progetto articolato – che non ha precedenti in Italia – di promozione del territorio e di sviluppo di un’economia culturale che sta portando grandi risultati. Difatti, ci dice il presidente della Regione Puglia, “non è folklore, ma l’annuncio di un altro sistema di sviluppo. L’esperimento che dimostra come la ricchezza materiale da altro non può derivare se non da quella immateriale, attraverso un modello ordinario di ricostruzione del vivere civile”. E non è cosa da poco, non solo perché è l’annuncio di un programma straordinario nei confronti del patrimonio culturale, percepito come insieme di elementi che possono acquisire un valore commerciale ed economico. Ma piuttosto perché è già in atto la strutturazione e il coordinamento di uno spettro di competenze e programmi politico-culturali che coinvolgono soggetti privati e pubblici, studiosi e amministratori, sia locali che non, che agiscono nella prospettiva di sviluppare un modello innovativo che ha molto successo anche all’estero.

Non è un caso, infatti, che l’Orchestra Popolare Notte della Taranta – un ensemble composto da circa trenta musicisti di pizzica e musica popolare del Salento – è impegnata tutto l’anno in concerti in tutto il mondo. Come si legge nel sito “rappresenta il formidabile strumento di promozione culturale di un affascinante mondo nel mondo”, che solo negli ultimi mesi ha solcato i palchi di Boston, New York, Cartagine.

Allo stesso tempo l’Orchestra Popolare è la struttura portante del Concertone di Melpignano – un po’ come l’Orchestra della Rai per il festival di San Remo – in occasione del quale si affida a un maestro concertatore che generalmente cambia ogni anno. Per l’edizione del 2013 il direttore è stato il violoncellista Giovanni Sollima, il quale per l’occasione ha messo in musica l’“Antidotum tarantulae”, testo scritto nel XVII sec. da Athanasius Kircher, uno dei primi studiosi del fenomeno del tarantismo.

Come detto, l’evento di chiusura della Notte della Taranta si chiama Concertone. E non a caso. Al di là, infatti, dei generi musicali che vi si incrociano e delle prospettive culturali o politiche inseguite dagli organizzatori e dagli ideatori, il Concertone è un grande appuntamento per i nomi degli artisti che vi partecipano e per il numero degli spettatori che arrivano da tutta Italia. Quest’anno si è tenuto lo scorso sabato 24 agosto e, stando alle stime degli organizzatori, ha attirato circa 130.000 spettatori. Vi hanno partecipato artisti del panorama della musica leggera internazionale ed è stato trasmesso in diretta alla tv, alla radio e in streaming.