“A dotted line” è il titolo del nuovo disco dei Nickel Creek

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NickelCreekÈ stata annunciata l’uscita – prevista per il primo aprile in tutto il mondo – del nuovo album dei Nickel Creek, il trio formato da Chris Thile (mandolino), Sara Watkins (violino) e Sean Watkins (chitarra). Il disco si intitola A dotted line, è prodotto da Eric Valentine e distribuito dalla Nonesuch Records. Valentine – che aveva già prodotto Why should the fire die?, l’ultimo disco della band, uscito nel 2006 – è un produttore ormai affermato, che tra i suoi lavori può annoverare Songs for the deaf dei Queens of the stone age e l’ultimo disco di Slash. La Nonesuch Records (ne abbiamo parlato più volte in questa rubrica) è tra le label americane più attive non solo nello scenario new-folk. Tra i suoi artisti vi sono Veloso, Brad Mehldau, Compay Segundo e Kronos Quartet, ma anche Taumani Diabaté e Bill Frisell, passando per i nuovi astri del panorama indie e pop-rock internazionale come Devendra Banhart, The Magnetic Field, Iron and Wine, Dan Auerbach, oppure star affermate come Dr. John, Tony Allen, Bjork e Blind Boys of Alabama. I Nickel Creek sono una band la cui carriera, iniziata alla fine degli anni Novanta, è stata caratterizzata da una certa intermittenza. Nonostante questo, ha avuto un buon successo. L’omonimo album di esordio, del 2000 (strutturato grazie anche all’aiuto di Allison Krauss) ha ricevuto due nomination ai Grammy Award per miglior album bluegrass e miglior brano strumentale per “Ode to a butterfly”. Con il secondo album, This side, del 2002, la band si distanzia dal bluegrass per abbracciare altre influenze, soprattutto flok-rock. Questa prospettiva si compie del tutto con Why should the fire die, l’ultimo album a cui segue, nel 2007 Farewell (For Now) Tour, un lungo tour annunciato sin dal titolo come l’ultimo del trio.

Ora, a diversi anni di distanza, eccoli di nuovo con questo disco che, a giudicare dalle notizie che circolano da un po’ in rete, non sarà niente male. Conterrà sei brani inediti scritti insieme dai tre musicisti, un brano scritto da Thile e uno scritto da Sean Watkins, oltre a due cover: Where Is Love Now di Sam Phillips e Hayloft dei Mother Mother’s.

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