Il magazine fRoots pubblica le “Albums of the year Nominees”

23

Leadbelly AccordeonSono state rese note le nomination per il “fRoots album of the year”, che la rivista fRoots, guidata da Ian Anderson, pubblica da circa trenta anni. Questo momento è uno dei più importanti, se non per gli artisti, per i giornalisti e per chi si occupa di world music e di musiche popolari. Sopratutto perché è un modo per tirare le somme e valutare quanto si è fatto durante l’anno e se gli artisti, i progetti, i lavori e le pubblicazioni di cui ci si è occupati, sono quelli giusti. Quelli più importanti, più seguiti e analizzati anche in una scenario internazionale. Anche perché fRoots – come spesso si è detto in questa rubrica – è una delle voci più autorevoli della world music, e un confronto con i contenuti che raccoglie e tratta la rivista è sempre importante, anche per garantire ai lettori uno sguardo non solo locale e possibilmente non provinciale. Scorrendo la lista della nomination, si incontra il Canzoniere Grecanico Salentino con “Quaranta”, l’album del quarantennale della band, molto apprezzato anche in Italia, che abbiamo recentemente trattato in queste pagine. Si tratta dell’unica “concessione” che fRoots fa alle produzioni italiane, perché tutte le altre nomination sono riferite a produzioni internazionali. Tra le quali spicca quella del cantautore e ricercatore inglese Sam Lee con “The fade in time”, ma anche quella di Vieux Farka Touré & Julia Easterlin con l’album “Touristes”, Bassekou Kouyate & Ngoni Ba con “Ba power” ed Emily Portman con l’album “Coracle”. Tra le compilation e le ristampe non potevano mancare “Lost and found” dei Buena Vista Social Club, “The Smithsonian Folkways Collection” del blues Lead Belly e uno degli album più interessanti di questi ultimi mesi: “Fatteliku. Live in Athens 1987” di Youssou N’Dour & Le Super Etoile De Dakar.