Keith Richards presenta “Crosseyed Heart” e “Under the Influence”

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Crosseyed heart“Crosseyed Heart” è il titolo di uno dei pochi album solisti di Keith Richards (il terzo per l’esattezza, che segue l’ultimo pubblicato nel 1992), fondatore e chitarrista dei Rolling Stones. È uscito un paio di mesi fa, ha fatto ovviamente il giro del mondo e ha scalato le classifiche, restituendo una musica essenziale, cruda, tra l’elettrico e l’acustico, incastrata a una voce vecchia, roca, ironica. Insomma restituendo una musica fedele all’animo del vecchio Keef, ancora oggi – all’età di settantadue anni – legato indissolubilmente e senza ripensamenti ai precetti del rock ’n’ roll e del blues. Precetti che grazie a lui – che con gli Stones ha festeggiato i cinquant’anni di carriera – si sono evoluti in una miscela equilibrata di irriverenza formale, timbro secco, strutture solide ma mai ridondanti, anzi molto definite dai vuoti (alcuni dei suoi grandi riff, Richards li ha composti con chitarre a cinque corde), mischiati a una forza elettrica che non aveva avuto precedenti (e che non ha avuto evoluzioni sostanziali). L’album ha messo in moto una serie di iniziative che vedono Richards impegnato su più fronti, come d’altronde ci avevano dimostrato le sue ultime produzioni “letterarie”: il best seller autobiografico “Life” (pubblicato nel 2010) e la sua recente storia illustrata “Gus & Me: The Story of My Granddad and My First Guitar”. Ora Netflix sta promuovendo la messa in onda, in abbonamento, di “Under the Influence”, diretto da Morgan Neville e presentato lo scorso settembre al Toronto Film Festival. In origine il film è nato come una sorta di racconto del nuovo disco, per poi trasformarsi in un vero e proprio viaggio nel mondo e nelle visioni di un pilastro della musica contemporanea.

Questo è il trailer.

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