Assegnato a Simone Zanchini il premio “Paolo Soprani”

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Simone ZanchiniCastelfidardo (An) – Il premio “Paolo Soprani”, istituito nel 2009, annualmente assegnato dalla ditta Scandalli a personaggi di spicco del mondo musicale (nell’ultima edizione attribuito al tenore Andrea Bocelli), è andato quest’anno al fisarmonicista Simone Zanchini.

Gli è stato consegnato domenica mattina a Castelfidardo al termine di un applauditissimo concerto (accompagnato dal sassofonista Stefano Bedetti) che l’artista romagnolo ha tenuto nell’Auditorium Binci, all’interno del primo Jazz Accordion Festival, novità ed addentellato del PIF.

Un giusto riconoscimento ad un affermato interprete del mondo fisarmonicistico che tanto sta ottenendo anche dalle derivazioni jazzistiche e dai vari progetti che annualmente presenta in tutta Italia ed in giro per il mondo.

Il suo repertorio spazia, come si legge nella sua biografia, dalla musica contemporanea a quella acustica ed elettronica, sperimentazioni sonore, contaminazioni extracolte, sfociando in un personalissimo approccio all’improvvisazione.

La statuetta, un mezzo busto di Paolo Soprani realizzata appositamente dall’artista Franco Campanari, è stata consegnata dal presidente della ditta Scandalli Accordions, Mirco Patarini, alla presenza anche del Sindaco Ascani e dell’assessore Cittadini.

Prima della consegna lo stesso Patarini ha letto le motivazioni che hanno portato a tale premio. “Per la sua vastissima attività artistica con l’integrazione della fisarmonica nei più vari contesti”.

La versatilità, l’estro, la padronanza tecnica di Zanchini hanno radici profonde: talento e passione innate, studi classici e scrupolosa ricerca sono alla base dell’innovazione e della sperimentazione che lo stanno consacrando.

Originario di Novafeltria, residente a San Leo, Zanchini è una stella che brilla da tempo nel firmamento mondiale. Ed al Jazz Accordion Festival, formula vincente che ha avvicinato molti appassionati a questo genere musicale, ha dato il suo particolare contributo sia come poliedrico concertista, sia come direttore artistico con scelte oculate ed improntate alla qualità dei protagonisti.

Dopo aver ringraziato per il premio attribuitogli, ha preso lo spunto per parlare proprio del JAF, questo nuovo progetto musicale fidardense.

“Un’iniziativa bella, coraggiosa, fresca che ha slegato la fisarmonica da quelle etichette e steccati che la circondano erroneamente – ha detto Zanchini -; ho iniziato a suonarla 36 anni fa e pensare che potesse entrare in ambiti diversi da quello popolare era pura fantascienza. La fisarmonica ha fatto passi da gigante, così come il jazz che è l’ultimo arrivato ma sta cominciando a sfondare. E se Frank Marocco e Art Van Damme sono stati i pionieri della fisarmonica nel jazz, oggi c’è sempre più voglia di rischiare, sperimentare, contaminare, improvvisare musica non codificata che si arricchisce di tante influenze così come accade nelle dinamiche della società: il Jazz Accordion Festival ha colto questo segnale di cambiamento e ci ha fatto piacere incontrare tanti giovani nei club. La musica di qualità si paga: questa è stata una rara eccezione per divulgare la cultura di uno strumento straordinario”.