Bachata: sensualità e passione si fondono con il ritmo Dominicano

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BachataIl termine bachata, evoca immediatamente sesso e sensualità, anche se nel significato della sua origine vuol dire “fare festa” e divertirsi in compagnia, con l’animo predisposto alla gioia ed al piacere derivato dal sesso in libertà. Le origini potrebbero risalire addirittura al 1850, nelle zone rurali della Repubblica Dominicana. I primi approcci con gli inconsapevoli inventori di questo ritmo, furono improntati all’improvvisazione con strumenti occasionali a parte il “tres” (chitarra), “Bongo”(tamburo) ed una sorta di grattugia che contribuiva ad amalgamare i suoni, chiamata “guira”. Qualsiasi oggetto in grado di essere gestito per creare suoni, era buono per inserirsi in queste melodie ritmate. Certo questi musicisti improvvisati dalla loro parte avevamo la voglia di distrarsi dalle fatiche di giorni infiniti di lavoro senza tregua, di sfogo nei movimenti che inducevano al ritmo innato dei popoli latini ed infine, ma non ultimo il sesso che da sempre ha fatto muovere il mondo. In realtà la bachata vera e proprio a quell’epoca non esisteva ancora, ma come si usava dire:”vamos a bachatear” significava andiamo a fare festa. Non era quindi un genere musicale, ma la sua radice nasceva con il corteggiamento da parte dei giovani, per culminare col sesso, certo non solo al fine di procreare, ma per un legittimo appagamento di piacere. Per fare questo il contatto tra uomo e donna era determinante, ma la gioia di esprimersi tenendo tra le braccia una donna, per l’uomo era quella di prolungare al massimo il tempo con opportuni movimenti atti a stimolare nella donna attraverso il contatto dei genitali maschili, il desiderio di accogliere il piacere per soddisfare il proprio. Infatti con il tempo lo scopo sembrava fosse stato unicamente quello di mimare un amplesso figurato. Ogni popolo, in particolare quello latino, attraverso la musica, che scaturisce dal profondo della sofferenza e del disagio, ha il suo modo di esprimersi musicalmente per comunicare la delusione nell’amore, nel dolore, nelle persecuzioni subite e nella stessa vita di ogni giorno, spesso densa di avversità di ogni genere. Il popoloargentino esprime la loro indole e la loro storia nel tango; il Portogallo ha fatto del fado, la voce del dolore espresso in tutte le sue forme; in Messico “la rancera”, negli Stati Uniti il blues e tanti altri. Le espressioni musicali, sono sempre accompagnate dalle parole, che raccontano la storia di questi popoli. Chi, ad esempio ha visitato Cuba la prima cosa che salta agli occhi è quella di notare che in tutti i quartieri, in particolar modo quelli popolari, la gente balla per strada, da ogni abitazione si sente musica caraibica accompagnata da parole che raccontano la vita di ogni giorno, ad ogni angolo di strada o nei bar gruppi di suonatori improvvisano allegramente variopinte note che inducono al ballo, tanto che l’impressione è quella di un popolo felice a cui niente è impedito, ma tutti sappiamo che così non è: cantano, ballano, ridono, sembrano divertirsi, con la repressione, la violenza, la povertà, la fame alle spalle, senza alcuna libertà, ma soggiogati dal regime “rivoluzionario”, che porta benefici solo a pochi. Torniamo alla bachata che ha origine, nei villaggi dominicani. durante le feste, si suonava ad orecchio, lasciando ad ogni interprete l’iniziativa di accostare al suo compagno di musica, le note più appropriate con il proprio strumento. Con il passare degli anni, però le cose cambiarono e questo genere musicale oggi è ben riconoscibile rispetto agli altri generi. La chitarra, protagonista di questo ritmo, esprime quel tempo ritmico, presente solamente nella tipica bachata dominicana, che si completa con parole nostalgiche ed amare di profonde delusioni. Se osserviamo una coppia ballare la bachata, non possiamo non notare il movimento dei fianchi sia dell’uomo che della donna, che mettono in evidenza la sensualità e nell’uomo si nota una sorta di protezione nei riguardi della compagna, che viene abbracciata, sfiorata e sollecitata all’eros con spinte delicate, ma nette, del bacino. Oggi, i giovani stanno contribuendo fortemente all’evoluzione di questo straordinario ballo, aggiungendo sempre nuove variabili, che imprimono grande significato a questo genere. Uno dei più geniali interpreti, che divenne determinante per l’evoluzione della bachata fu Leonardo Paniagua, che negli anni 60, anni difficili politicamente, quando la borghesia associava la bachata alla prostituzione alla povertà, inventò nel proprio modo musicale un singolo, che registrò negli studi di Radio Guarachita. La sua voce era molto particolare ed il produttore Radhames Aracena nell’ascoltare la canzone Amada, Amante da lui interpretata, accompagnata da musicisti che inventavano al momento l’arrangiamento. La registrò a loro insaputa ed il giorno dopo Radio Guarachita la diffuse su tutto il territorio decretandone un successo internazionale.

Renato Catania