Bio Boccosi (1912 – 2006) – prima parte

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Come abbiamo visto nei precedenti articoli, Milano aveva assunto un ruolo dominante come polo culturale e produttivo collegato alla fisarmonica, grazie anche a musicisti come Luigi Oreste Anzaghi (nella didattica e nel settore “classico”) e Gorni Kramer (nella musica leggera e jazz). Questa centralità della città meneghina e della Lombardia tutta, perdurerà almeno fino agli anni Cinquanta, con il contributo di città come Stradella, uno dei luoghi simbolo dello strumento, e Pavia, sede di importanti Concorsi nazionali e internazionali.

Sul declinare degli anni Quaranta andava però emergendo anche la città di Ancona, con tutta la provincia ed in genere la regione Marche, e successivamente Castelfidardo, “culla” per antonomasia della fisarmonica, tanto da divenire poi globalmente il maggiore centro fisarmonicistico. E ciò, oltre che per la presenza del noto distretto industriale legato allo strumento ad ance, anche e soprattutto grazie all’azione strategica che, in quegli anni, seppe svolgere l’azienda FARFISA, un po’ sull’esempio della tedesca HOHNER.

Bio BoccosiIl principale ispiratore di questa lungimirante azione – che oltre alla produzione di determinati modelli e strumenti, prevedeva la costituzione all’interno dell’azienda di una casa editrice, con lo scopo di promuovere e pubblicare nuova letteratura e la fondazione di un relativo Centro Didattico – fu certamente Bio Boccosi (1912-2006), figura poliedrica di musicista/editore che, nel corso della sua lunga vita si dedicò in maniera multiforme soprattutto alla promozione della fisarmonica.

Chi era Bio Boccosi? Brevemente ne tracciamo le principali tappe professionali. Anconetano doc, dopo le esperienze giovanili come pianista, accompagnatore di cantanti dell’epoca e direttore di orchestrine, si dedicò anche alla didattica e alla composizione, scrivendo canzoni, alcune operette e varie operine educative per bambini (pubblicate nella Collana Teatro Minuscolo, edizioni Primavera di Ancona) collaborando con importanti pedagogisti e personaggi di cultura della città dorica, come Angelo Fucili, allora sovrintendente scolastico della regione Marche.

Orchestra Bio BoccosiCome direttore d’orchestra Boccosi diresse proprie formazioni (spesso con la presenza della fisarmonica) anche alla Radio; emblematica la circostanza che fu l’ultimo a dirigere un concerto al Teatro delle Muse di Ancona, prima dei bombardamenti dell’ultima guerra mondiale e della prolungata chiusura del Massimo cittadino.

Nel 1946 alla nascita della FARFISA, effetto della fusione di tre prestigiose aziende di fisarmoniche – la F.lli Scandalli di Camerano, la Settimio Soprani di Castelfidardo e la Frontalini di Numana – Boccosi assunse l’incarico di responsabile artistico. In questa nuova realtà industriale ebbe modo, in breve tempo, di evidenziare le proprie capacità professionali e le notevoli qualità organizzative, incentivando nuove forme di pubblicità e numerose iniziative promozionali, prime fra tutti i concorsi. Bio Boccosi e Gervasio MarcosignoriIl 27 e 28 settembre 1947 si svolge ad Ancona il I Concorso Nazionale per fisarmonicisti, in cui Boccosi è il segretario del comitato organizzativo; il vincitore assoluto dell’evento è l’allora ventenne Gervasio Marcosignori. Sono gli anni nei quali tra i due personaggi si instaura quella che diverrà una duratura e fraterna amicizia. Come avvenne storicamente per molti editori di musica, in primis ricordiamo Giulio Ricordi, all’interno della neonata casa editrice Boccosi mise subito a frutto la sua personale vena creativa pubblicando, sempre nel 1947, il suo primo brano per fisarmonica e, in assoluto, uno dei primissimi delle “Edizioni Farfisa”: il valzer Capriccio. Diede così in qualche modo, esempio e impulso a molti musicisti dell’epoca – noti e meno noti – avviando una collezione, sempre più ricca e prestigiosa, di brani originali e trascrizioni specifiche per lo strumento ad ancia libera.

L’anno seguente, nel 1948, il M° Boccosi pubblica due significative composizioni: Rapsodia azzurra, uno dei suoi brani più noti, e Castelfidardo per tre fisarmoniche, una marcia sinfonica, emblematico omaggio alla “patria” della fisarmonica.

Strumenti&Musica - logoBoccosi non fu solo un musicista, pianista, didatta, compositore, ma anche un pubblicista/giornalista. Infatti ancora nel 1948, in aprile, esce il primo numero del periodico FISARMONICA, che poi prenderà il titolo di STRUMENTI&MUSICA[1]e sarà attivo sino al 2003, raggiungendo una tiratura di oltre 5000 copie; un giornale di “collegamento tra fisarmonicisti dilettanti e professionisti e la ditta Farfisa”. In breve Boccosi ne diventerà il redattore capo e poi il direttore. Non bisogna inoltre dimenticare, come già accennato, che egli è stato tra i promotori – e i co-protagonisti – della prima letteratura storica italiana originale per la fisarmonica, facendo conoscere ed apprezzare lo strumento (unitamente a Gervasio Marcosignori) a musicisti come Franco Alfano, Luigi Ferrari Trecate, Felice Lattuada, Mario Barbieri, Guido Farina, Lino Liviabella, Adamo Volpi, Efrem Casagrande, Carlo Mosso, ecc. Insomma alcuni tra i più significativi musicisti – compositori, operisti, didatti e direttori di conservatorio, organisti – attivi nel dopoguerra.

Musiche per Fisarmonica - Edizioni Musicali Farfisa - Settembre 1956Già nel 1956 Boccosi rileva le Edizioni Musicali Farfisa, che poi nel 1965 diverranno Edizioni Bèrben, grazie alla fusione con la omonima casa editrice di Modena, specializzata in chitarra; in qualità di presidente Boccosi riuscì a farla diventare una delle maggiori case editrici musicali italiane[2], sicuramente la più importante nel settore della fisarmonica (ma poi anche degli strumenti elettronici e in parte, della chitarra), superando – nello specifico settore – case editrici storiche, come la Ricordi, la Carisch e la Curci. Nel 1958, con alcuni autorevoli didatti e musicisti, è tra i fondatori del Centro Didattico Musicale Farfisa, che si poneva l’obiettivo di unire le Scuole di fisarmonica (e successivamente anche di altri strumenti), offrendo loro una seria e comune base metodologica, attraverso vario materiale didattico, comprendente validi e originali opere realizzate dai migliori didatti e compositori dell’epoca. Oggi occorre riconoscere che se lo strumento poté entrare, tardivamente, ma senza problemi artistici e didattici nelle aule dei conservatori italiani, il merito maggiore fu soprattutto dell’intensa attività didattica e divulgativa di musicisti come Bio Boccosi. Il Centro Didattico Farfisa si trasformò nel 1966 – quasi contemporaneamente alla fondazione della rivista Strumenti&Musica – in CDMI (Centro Didattico Musicale Italiano) allargando la propria attività ad altri strumenti musicali, in primis la chitarra (classica e a plettro), il pianoforte, il flauto e poi l’organo elettronico e le tastiere elettroniche.

Nel 1960 gli viene conferito a Pavia l’Oscar Mondiale della Fisarmonica, per i suoi meriti di compositore, di editore e di organizzatore; qualità riconosciutegli in campo mondiale.
Quella del compositore non fu certo l’attività principale di Boccosi (né forse quella per cui sarà ricordato), anche se vi si dedicò per una quarantina di anni. La sua musica è caratterizzata da due “anime” principali: quella classico-romantica, di stampo più accademico, e quella ispirata dal jazz e dalla musica ritmica in genere, di matrice più popolare. Musica vocale e strumentale, per strumenti solisti, su tutti la fisarmonica, e per gruppi di “musica d’insieme”. Il tutto plasmato secondo diversi generi e forme, privilegiando i quadretti caratteristici ed evocativi e le strutture libere – come le fantasie, rapsodie, ecc. – soprattutto nella declinazione didattica, ma anche “da concerto”; diversi suoi brani furono impiegati come “pezzi d’obbligo” in vari concorsi d’esecuzione, anche internazionali.

Bio Boccosi - Attestato di cittadinanza onorariaA proposito di concorsi, il Maestro ne organizzò e promosse veramente moltissimi; va ricordato che egli fu un esponente autorevole del movimento fisarmonicistico non soltanto nazionale, ma anche internazionale. Dal 1963 fu nominato Segretario generale della CMA (Confédération Mondiale de l’Accordéon), carica che mantenne per circa 50 anni, collaborando attivamente alla realizzazione di numerose e significative manifestazioni.

Nel corso della sua carriera il Maestro ricevette numerosi riconoscimenti; ricordiamo il premio “Giuseppe Verdi” concesso dalla DISMA (Milano), il premio “Gorni Kramer” (Stradella), il premio “Applauso d’oro” (Clivio), il premio SIAE per i suoi 50 anni nel settore della musica (Roma), il premio “Nota d’oro (Santa Giustina Bellunese) e il Ciriachino d’oro (Ancona). Inoltre varie amministrazioni comunali vollero omaggiare Bio Boccosi con la “cittadinanza onoraria”; fra queste la sua Ancona, Castelfidardo, Osimo, Santa Maria Nuova, Recoaro Terme.

 

ELENCO DI ALCUNE OPERE

  • Per fisarmonica sola

Capriccio (1947)
Rapsodia azzurra (1948)
Rapsodia d’autunno (1950)
Improvvisazioni (1954)
Soraja (1954)
Fantasia romantica (1955)
Fiammetta (1955)
Scherzando col mantice (1959)
Gavottina (1961)
Piccola barcarola (1962)
Rapsodia di primavera (1963)
Giallo e rosso (1968)

  • Musica d’insieme

Castelfidardo, marcia (per 3 fisarmoniche)
Stamura, marcia (per 3 fisarmoniche)
Gloria, marcia (per 3 fisarmoniche)
Canzone della fisarmonica (per 3 fisarmoniche)
Divagazioni (per 4 fisarmoniche) – adattamento: G.F. Fugazza
Rapsodia azzurra (per 4 fisarmoniche) – adattamento: G.F. Fugazza
Rapsodia d’autunno (per 4 fisarmoniche) – adattamento: G.F. Fugazza
Rapsodia di primavera (per 5 fisarmoniche e percussioni) – adattamento: Korjkan
Marinaresca (per 5 fisarmoniche) – manoscritto
Primo swing (per orchestrina con fisarmonica)

  • Saggi/Opere didattiche

Piccolo dizionario del fisarmonicista – 1957 (a cura di Bio Boccosi);
La fisarmonica italiana, Ancona, Berben – 1963-64 (con Attilio Pancioni).

 

CONCLUSIONI

Ci piace concludere queste note sul Maestro Boccosi ricordando una significativa manifestazione che si è svolta in suo onore, il 24 novembre 2012 al Teatro Sperimentale “L. Arena” di Ancona, in occasione del centenario della nascita, ovvero il concerto finale della Rassegna musicale nazionale Bio Boccosi, promossa dall’associazione Nuovo C.D.M.I., che dal 2005 prosegue e rinnova l’attività promozionale delle precedenti realtà associative incentivate dal musicista dorico.
La musica di Bio Boccosi - fronte CDA testimonianza di quel significativo evento, ma soprattutto a ricordo del personaggio, rimane un CD – La musica di Bio Boccosi – contenente una carrellata di brani tra i più rappresentativi del Maestro, interpretati dai giovani talenti selezionati e da alcuni ospiti d’onore. Tra i personaggi presenti alla serata conclusiva ricordiamo Ivano Battiston e l’amico di sempre Gervasio Marcosignori, intervistato dal presentatore Terenzio Montesi. Fu quella l’ultima apparizione in pubblico del celebre fisarmonicista.
Nella stessa occasione il M° Emanuele Spantaconi[3], Presidente della giuria della Rassegna (e già promotore/direttore artistico dei Concorsi Internazionali di Stresa), scrisse queste parole:
“[…] Tutto il mondo musicale italiano deve molto al suo operare. Quali furono le caratteristiche del Maestro, quali furono i suoi ideali, il suo scopo fondamentale? Coloro che come me, lo conobbero e lo frequentarono per più di mezzo secolo, senza alcun dubbio possono trarne queste conclusioni: Si, certo… Lui era un editore, si certo, era questo il suo lavoro, ma un editore con delle aspirazioni; un lavoro, ma questo lavoro era prevalentemente oltrepassato da un ideale assoluto: La diffusione della cultura musicale, si… della cultura musicale, ma dalle basi, dai fanciulli agli adolescenti e ancor prima. Ricordo, in alcune riunioni molto frequentate da maestri provenienti da tutta l’Italia, fra le altre raccomandazioni: “…mettete vicino alla culla dei vostri figli uno strumento musicale!”. […] Una vita vissuta operando per la cultura. Ripropongo la frase di Monsignor Renato Corti, Vescovo Emerito di Novara, in un suo intervento in Duomo: “… la musica è il messagio segreto di Dio”. Per questo, penso valga la pena di seguire l’esempio del Maestro Bio Boccosi”.

 

BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA ESSENZIALE

AA VV, voce Bio Boccosi, Wikipedia – www.Wikipedia.org, ultima modifica del 2017;

Boccosi B. – Pancioni A., La fisarmonica italiana, Ancona, Farfisa, 1963-64;

Brannelli Gina, Mo Bio Boccosi, AWW news report, su www.accordionsunlimited.co.uk, 2006;

Melocchi Vittorio, Le composizioni per fisarmonica di Bio Boccosi, in periodico “Fisarmonica”, Ancona, Farfisa, 1963;

Mugnoz Alessandro, La musica di Bio Boccosi. Serata finale della Rassegna Nazionale “Bio Boccosi 2012”, booklet del relativo CD, Ellera Umbra (PG), Prendinota, 2013;

Mugnoz Alessandro, Bio Boccosi e Castelfidardo, in Castello è segreto. Strenna fidardense 2016, a cura del Centro Studi Storici Fidardensi, Recanati, Digitech, 2017;

Pocci Vincenzo, Le edizioni e la stampa periodica per la chitarra, in Simona Boni (a cura di), Romolo Ferrari e la chitarra in Italia nella prima metà del Novecento, Modena, Mucchi, 2009;

Strologo Sandro, Bio Boccosi. Una vita per la musica, su www.accordions.com, 2006;

Strologo Sandro, Per una storia della Farfisa, Camerano, Comune di Camerano, Comune di Numana, Comune di Castelfidardo, Provincia di Ancona, 2009;

Jercog A., La fisarmonica. Organologia e Letteratura, Caselle di Altivole (Treviso), Physa, 1997.

 

 

[1] La testata “Strumenti&Musica” prosegue la propria attività, sotto altra direzione, attualmente solo in rete (on line), avendo preso il testimone dal fondatore, vero e proprio “padre putativo” dell’attuale magazine.
[2] Attualmente la casa editrice Berben è diretta dal figlio, Fabio Boccosi.
[3] Il valente didatta Emanuele Spantaconi, già allievo di Ettore Pozzoli ed Emilio Cambieri e Maestro di Sergio Scappini e tanti altri validi musicisti, è stato uno dei maggiori collaboratori di Boccosi. Membro del Consiglio Direttivo del C.D.M.I., Presidente e commissario di molte giurie di prestigiosi concorsi nazionali ed internazionali.