Ciao Gervasio… Il saluto commosso dell’amico Vincenzo Canali

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Gervasio MarcosignoriQuando una cittadina creativa ed operosa come la nostra Castelfidardo ha l’opportunità di avvalersi di un personaggio del calibro e delle statura artistica di Gervasio Marcosignori, può definirsi “baciata dalla fortuna” e “benedetta da Dio”. Quelle come lui, infatti, sono le persone che fanno la differenza, perché conferiscono prestigio e fama ad un paese e contribuiscono alla crescita economica a al conseguente aumento dei posti di lavoro di un’intera collettività. Il nostro strumento che, fino a ieri, veniva “battezzato” dalla critica come povero e da fiere paesane, con Marcosignori ha raggiunto livelli impensabili. Gervasio, grazie alle sue incantevoli e magiche esecuzioni, ha dimostrato anche ai più scettici, che la fisarmonica possiede infinite risorse musicali e timbriche, tanto da dare la possibilità di eseguire musiche colte e raffinate, con risultati anche superiori ad altri strumenti tradizionali. Il suo talento (in particolare per la mano sinistra che faceva la differenza), il suo genio musicale e la sua abilità interpretativa hanno dato il via ad una nuova era, dove la fisarmonica si è imposta all’attenzione del mondo musicale e culturale in maniera predominante, aprendo le porte alla grande musica nella quale lo strumento non aveva mai avuto spazio.

Marcosignori è stato un creativo e un innovatore della fisarmonica. Con la “Super VI Scandalli” da lui progettata ha eseguito concerti in tutto il mondo, incentivando e valorizzando questo strumento costruito da maestri artigiani da 150 anni, per i quali il lavoro è sempre stato il “credo” della propria vita. Gervasio, oltre ad essere stato un musicista eccezionale della fisarmonica classica, ha saputo dimostrare tutta la sua infinita bravura e genialità anche attraverso quelle elettronica, con la quale ha dato la prova di non avere eguali.

Ho avuto l’opportunità di essere al suo fianco per oltre 30 anni, sia dell’artista che dell’uomo. Questo ha fatto sì che tra noi si stabilisse un rapporto di amicizia che si è sempre più rafforzato, al punto di incontrarci tutti i giorni, trascorrendo parecchio tempo insieme. In particolare ci vedevamo al Museo della Fisarmonica (fu uno dei fondatori), dove discutevamo di quanto fatto in passato ma, soprattutto, di quanto ci fosse ancora da fare per Castelfidardo e il suo strumento. Gli ripetevo che avremmo potuto realizzare di tutto perché, attraverso le sue esecuzioni musicali, ormai si erano aperte per tutti noi “le porte del Paradiso”.

… Gervasio, quello che hai rappresentato per la città di Castelfidardo, per la fisarmonica e per la musica, resterà per sempre nella storia. Tutta quella gente venuta da ogni parte d’Italia e dall’estero a darti l’ultimo saluto ti ha dimostrato quanta stima, ammirazione e affetto si potessero provare per te.

Grazie di tutto quello che hai fatto per Castello, ciao…

 

Il Presidente della Commissione Museale
Vincenzo Canali