Festival Le forme del suono 2015: Il programma del 22 Maggio

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Le forme del suono 2015FESTIVAL LE FORME DEL SUONO 2015

6° edizione

Venerdì 22 Maggio  

Auditorium Roffredo Caetani del Conservatorio di Latina

 

 

 

 

 

 

  • ore 21.00

Cieli Celesti

 

Cieli Celesti è il titolo dello spettacolo su testi di Claudio Damiani offerto dal “Festival le Forme del Suono” del Conservatorio di Latina, Venerdì 22 Maggio alle ore 21. Con la regia del suono di Simone Pappalardo e le immagini e la regia di Antonio Capaccio, l’aiuto regia di Daniele Grillo, lo spettacolo vedrà sul palcoscenico Cristiana Arcari e Claudio Damiani, voce, Simone Pappalardo, elettronica dal vivo,       Simone Alessandrini, sassofoni e Natalino Marchetti, fisarmonica.

Cieli Celesti è uno spettacolo multimediale, su un testo inedito del poeta contemporaneo Claudio Damiani. La scena è definita dalla proiezione su schermo di video realizzati da Antonio Capaccio, che accompagnano tutto lo svolgimento dello spettacolo in continuo dialogo con la narrazione e la musica. La musica, eseguita dal vivo dai musicisti in scena, segue anch’essa l’intero spettacolo. Essa fonde diversi universi sonori e musicali: musica elettronica dal vivo, improvvisazione strumentale, canto barocco.

Le uniche musiche scritte sono arie barocche di Luzzasco Luzzaschi (1545/1607) e di Giovanni Girolamo Kapsberger (1580/1651) che diventano anche leitmotiv e tema musicale per diverse dinamiche improvvisative. La fusione di tutti questi elementi espressivi apparentemente distanti determina la forma inedita di questo spettacolo, la cui forza coesiva nasce dalla forte adesione di tutti gli autori e interpreti al tema poetico dominante, che riguarda il rapporto tra l’uomo e il proprio orizzonte naturale: tracciato fisico, quotidiano esperire, ma anche archetipo, memoria, nodo psichico, a volte seducente, altre volte schivo o sibillino, questo orizzonte naturale è ciò di cui tutti abbiamo bisogno, è il controcanto primigenio, il puntello indispensabile del nostro paesaggio interiore.

 

NOTE BIOGRAFICHE:

Simone Alessandrini è nato a Roma nel 1983. Inizia lo studio del sassofono all’età di dieci anni. Si è diplomato in sassofono presso il Conservatorio “Ottorino Respighi”di Latina sotto la guida di Daniele Caporaso. Ha inoltre partecipato a corsi e seminari con: Max Ionata, Joel Frahm, Emanuele Cisi, Luis Bacalov, Paolo Recchia, Lee Pearson e Stefano di Battista. Ha tenuto concerti in importanti rassegne e istituzioni musicali come il Goethe Institut e l’Università La Sapienza di Roma, Academia Montis Regalis di Mondovì, Umbria jazz 2011, Tolfa Jazz 2011 e 2012, Tramjazz, Brecce per l’arte contemporanea, Alexanderplatz jazz club, Fontanone Estate 2005, 47°, 48° e 49° Festival di Nuova Consonanza, Multiculturita jazz festival Capurso (BA), Festival della creatività di Firenze, Festival Estiva di Lugano, Festival Le Forme del suono 2011 e 2012 di Latina, Festival Ecosuoni di Terracina, International Accordion Festival 2012 di Castelfidardo, Festival Anime migranti di S. Vito, Otricoli Music Festival, Percorsi Jazz 2011 e 2012 di Roma, Porretta Soul Festival 2013, Jazzit Fest di Collescipoli. Ha collaborato con: Jim Porto, Paolo Tombolesi, Domenico Sanna, Enrico Intra, Antonio Ciacca, Rita Marcotulli, Fabio Zeppetella, Marcello Rosa, Francesco Puglisi, Renato Gattone, Marco Loddo, Javier Girotto, Roberto Gatto, Alessandro Paternesi, Bepi D’Amato, Fabrizio Bosso, Aldo Bassi, Paolo Recchia, Max Ionata, Paolo Damiani, Marco Tiso, Giacomo Trovajoli, Saint Louis Big Band, Gianluca Palmieri, Tosca, Sandy Muller, Badi Assad, Marzuk Mejiri, Robertinho Bastos, Stefano Rossini, Gianluca Persichetti, Mario Caroli, Apeiron sax quartet, Guido Baggiani, Sean Friar, Lei Liang, Marco Angius.

Cristiana Arcari Soprano, nata a Roma, si laurea in Storia della Musica presso l’Università La Sapienza. Studia canto con Rudolf Knoll al Mozarteum di Salisburgo, con Luisa Castellani alla Chigiana di Siena, e con Sergio Foresti. Con un repertorio che spazia dal Barocco alla vocalità contemporanea, ha interpretato, tra gli altri, lavori di Carissimi, Stradella, Charpentier, Cesti, Cavalli, A. Scarlatti, Vivaldi, J.S. Bach, Haendel, Mozart, Schubert, Mendelssohn, Dvořak, Britten, Guaccero, Reich, Morricone, oltre a numerose prime esecuzioni in epoca moderna di autori quali Foggia, Anerio, Giovannelli, Mazzocchi, Draghi, Rotili, collaborando con diverse Istituzioni, Festival ed ensemble musicali, tra cui il Teatro La Fenice di Venezia, Regio di Torino, Teatro Comunale di Bologna, Massimo di Palermo, Festival Barocco di Viterbo, Sagra Malatestiana di Rimini, Baroktage Stift Melk, Biennale di Musica contemporanea di Zagabria, Oratorio del Gonfalone di Roma, Teatro Comunale di Ferrara, Festival di Nuova Consonanza, I concerti del Quirinale di Radio 3 Rai, il Coro Luca Marenzio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, I Cameristi Vocali Italiani, Tacitevoci Ensemble, CappellAntiqua Berna, Il Concerto d’Arianna, Europa Galante, Orchestra Mozart, Cappella della Pietà dei Turchini, Ensemble Ausermusici. Ha collaborato con Claudio Abbado, Fabio Biondi, Antonio Florio, Valter Malosti, Gianandrea Noseda, Robert Carsen, Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Franca Valeri, Bruno de Franceschi, Jovanotti, Germano Mazzocchetti, Giancarlo Majorino, Giuseppe Piccioni, Nicola Tescari, Lucio Dalla.

Antonio Capaccio è nato a Civitavecchia il 21 Dicembre 1956. Espone dal 1978. Ha partecipato alla conduzione della galleria S. Agata de’ Goti (Roma, 1978/1979) e, dagli anni Ottanta, è stato iniziatore e teorico della tendenza di rinascita astratta dell’Astrazione Povera. Mostre a La Salita, Jartrakor, AAM., D’Ascanio, Empiria, Giulia, Sala I, Tralevolte, Palazzo delle Esposizioni, Accademia Tedesca di Villa Massimo, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea e Museo dell’Arte Classica de ‘La Sapienza’, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Foyer dell’Auditorium della Conciliazione, Casa delle Letterature (Roma), Palazzo dell’Esposizione Permanente, Studio Marconi (Milano), Studio Ghiglione (Genova), Castello di Rivara (Torino), Rocca Paolina (Perugia), Palazzo Forti (Verona), Museo della Ceramica (Mondovì), Conservatorio di Musica Ottorino Respighi (Latina), Kunsthalle (Norimberga), Kunstverein (Darmstadt), Sala Centrale delle Esposizioni (San Pietroburgo), Casa Centrale dell’Artista (Mosca), Buades (Madrid), Artificialia (Steyl), Circolo Italiano (Buenos Aires). Curatore di Equilibri Precari (Roma, 1998/2002), e per il CERP di Perugia (2002/2003), consulente per le Arti Visive della Biennale di Venezia (2004/2005). È curatore di BRECCE per l’arte contemporanea. Tiene un Laboratorio di pittura presso il carcere di Rebibbia e un Laboratorio sulle Arti contemporanee presso il Liceo Tasso di Roma.

Claudio Damiani è nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo. A Roma dall’infanzia, vive da alcuni anni a Rignano Flaminio, nei pressi di Roma. Ha pubblicato le raccolte poetiche Fraturno (Abete,1987), La mia casa (Pegaso, 1994, Premio Dario Bellezza), La miniera (Fazi, 1997, Premio Metauro), Eroi (Fazi, 2000, Premio Aleramo, Premio Montale, Premio Frascati), Attorno al fuoco (Avagliano, 2006, finalista Premio Viareggio, Premio Mario Luzi, Premio Violani Landi, Premio Unione Lettori), Sognando Li Po (Marietti, 2008, Premio Lerici Pea, Premio Volterra Ultima Frontiera, Premio Borgo di Alberona, Premio Alpi Apuane), Il fico sulla fortezza (Fazi,  2012, Premio Arenzano, Premio Camaiore, Premio Brancati, finalista vincitore Premio Dessì). Nel 2010 è uscita un’antologia di poesie curata da Marco Lodoli e comprendente testi scritti dal 1984 al 2010  (Poesie, Fazi, Premio Prata La Poesia in Italia, Premio Laurentum).
Ha curato i volumi: Almanacco di Primavera. Arte e poesia (L’Attico Editore, 1992); Orazio, Arte poetica, con interventi di autori contemporanei (Fazi, 1995); Le più belle poesie di Trilussa (Mondadori, 2000). È stato tra i fondatori della rivista letteraria Braci (1980-84). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue (tra cui principalmente inglese, spagnolo, serbo, sloveno, rumeno) e compaiono in molte antologie italiane (anche scolastiche) e straniere.

Natalino Marchetti  è nato a Latina nel 1975. Ben presto si avvicina allo studio della musica e della fisarmonica imponendosi in concorsi e manifestazioni nazionali e internazionali tra cui: concorso internazionale La Fornacetta, concorso internazionale Città di Castelfidardo; Coupe Moundial CIA 2012,  premio Bonifacio VIII  2009. Nel 2004 è stato invitato come ospite concertista al concorso internazionale di Klinghental in Germania, ha preso parte alla rassegna internazionale di Caselle (GE), è stato ospite nel concorso di Castelfidardo. Ha tenuto concerti in numerose importanti istituzioni musicali italiane e europee. È diplomato in pianoforte, jazz, composizione, e laureato in educazione musicale.

Simone Pappalardo attualmente è docente di composizione musicale  elettroacustica presso il Conservatorio A. Casella dell’Aquila. Crea composizioni elettroniche e installazioni sonore interattive. Sue opere sono state eseguite ed allestite in molti festival internazionali fra cui: il Festival “Musicacoustica” di Pechino, Biennale di Atene, Accademia di Romania, Accademia Americana per il festival di Nuova Consonanza, Museo Macro la Pelanda di Roma, Artefiera a Bologna, Palazzo delle Esposizioni di Roma, MAXXI di Roma. Con la composizione Hyde ha vinto una menzione speciale al premio nazionale delle arti.