I grandi compositori russi contemporanei: Viatcheslav Semionov

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Yulia AmerikovaPubblichiamo un saggio di Yulia Amerikova dedicato al musicista moscovita Viatcheslav Semionov che si inserisce in una serie di articoli che la fisarmonicista russa sta scrivendo sui compositori russi contemporanei.

Come si potrà leggere nelle pagine che seguono, l’autrice ha voluto proporci un profilo molto accurato di Semionov, entrando nel profondo delle sue composizioni attraverso un’interpretazione attenta anche degli aspetti più tecnici e, soprattutto, definendo i contorni dello scenario culturale, sociale e storico, che si riflette nella sua opera.

Seguirà a breve una lunga intervista della Amerikova al celebre musicista russo.

 

 

 

VIATCHESLAV SEMIONOV
di Yulia Amerikova

In un precedente articolo ho trattato il tema dello sviluppo del repertorio originale nella ex Unione Sovietica e in Russia. Oggi vorrei approfondire l’operato di Viatcheslav Semionov, una figura di spicco nel mondo dell’arte della fisarmonica. Artista brillante che ha eseguito concerti in più di trenta paesi in tutto il mondo, maestro unico che ha fondato una scuola per concertisti, ha formato decine di musicisti di talento – vincitori dei più prestigiosi concorsi internazionali – Viatcheslav Semionov è anche un compositore di fama mondiale. Nel 1999 ha vinto il Concorso Internazionale di Compositori a Mosca e nel 2010 è divenuto membro dell’Unione dei Compositori russi.Viatcheslav Semionov

Semionov è probabilmente uno degli autori più eseguiti tra i fisarmonicisti, le sue opere riscuotono un grande successo di pubblico e si possono ascoltare, salvo poche eccezioni, praticamente nei programmi di tutte le competizioni. Questo successo è dovuto a diverse ragioni. Tutti i pezzi di Viatcheslav Semionov sono su misura per la fisarmonica, così come le musiche di Frédéric Chopin e Sergei Rachmaninoff, lo sono per il pianoforte. In virtù della sua formazione professionale, il “nostro”compositore, infatti, conosce perfettamente la fisarmonica e questo gli consente di utilizzare, senza nessun limite, tutta la gamma tecnica dello strumento. Allo stesso tempo il virtuosismo, la materia tematica vivida, la forma musicale superbamente costruita, la convessità delle immagini artistiche, fanno sì che le composizioni del Maestro russo diventino molto attraenti per ogni fisarmonicista che le include nel suo repertorio.

Nelle sue opere Semionov utilizza la fisarmonica in modo speciale. Ecco ciò che il compositore ci dice a proposito della sua visione della stessa: “Il nostro strumento ha cantabilità naturale, tanto che si dovrebbe essere in grado di “cantare” mentre si suona la fisarmonica. Mi piace quando lo strumento ha un suono ricco, pieno, che potrei definire nobile, tanto che il musicista “comune” ha una particolare piacevolezza nell’ascoltare concerti di fisarmonica.

L’opera Oeuvre di Viatcheslav Semionov è diventata un tassello fondamentale nella formazione del repertorio originale per fisarmonica. Nel 1989 la commissione ha decretato un’altra opera, Caprice № 1, come miglior pezzo di prova per il Primo Concorso Internazionale di Fisarmonica di Mosca; quattro anni dopo, l’altro suo lavoro Dedication, è divenuto il “test piece” al Second International competition “Cup of the North” e, nel 2005, al IV Concorso Internazionale di Fisarmonica di Mosca, il suo Concerto per fisarmonica e orchestra da camera Frescos è stato scelto come uno dei pezzi di prova per la Finale. Nel 2008 il suo Caprice № 3 Polar Lights ha vinto la CIA “Coupe Mondiale” come “Migliore opera originale per fisarmonica”.

Le opere di Semionov hanno notevolmente arricchito il repertorio dei fisarmonicisti contemporanei. Nelle sue composizioni fa riferimento a diversi generi: ha scritto numerosi brani non solo nell’ambito della musica da camera, ma anche con influenze folkloristiche di diversi paesi.

Nel primo periodo, soprattutto, è stato attratto dal folklore e ha scritto una serie di opere interessanti ispirate a canti e balli popolari. Ha reinterpretato dei temi conosciuti cercando, nello stesso tempo, di preservare e presentare le principali caratteristiche folkloriche e definendo, così, il suo stile creativo. Questo approccio emerge chiaramente, ad esempio, nella prima composizione per fisarmonica che ha pubblicato la Bulgarian Suite. “In quella occasione avevo bisogno di un pezzo basato sul folklore bulgaro, ma non ho trovato nulla che soddisfacesse i miei gusti musicali” – ci dice l’artista, il quale, per ovviare a questa mancanza, decide di scrivere un pezzo originale. È così che, nel 1975, nasce una delle sue opere più famose. Il suo nucleo lirico è evidenziato chiaramente nella seconda parte intitolata Sevdana. La struttura melodica è espressione di un pensiero fuori dagli schemi, è un’interconnessione di motivi, frasi e pensieri. I mezzi espressivi sono utilizzati con parsimonia: il suono appare caldo e dolce, le cesure appena percettibili, la luftpause dà una sensazione di silenzio e pace. Negli anni successivi, Semionov ci ha regalato altre due miniature vivaci – entrambe frutto di arrangiamenti di danze popolari bulgare – dal titolo Daychovo Horo e Gankino Horo.

Una delle sue composizioni più eseguite è Don Rhapsody №1. Cresciuto lungo il fiume Don – la patria dei Cosacchi del Don – il compositore è impregnato del Cossack e ne utilizza frequentemente gli elementi più rappresentativi nelle sue composizioni. Sebbene ogni sezione di Don Rhapsody possa essere considerata come indipendente e nonostante venga spesso eseguita separatamente, nell’insieme può essere considerata una composizione completa in tre parti. Il primo racconto presenta il tema principale che caratterizza l’intera opera, e cioè la canzone del cosacco del Don Oh, da razrodimaya storonushka – canzone particolarmente apprezzata dal grande scrittore russo Michail Solochov. Alla base della seconda parte ci sono altre due canzoni cosacche Chto gh ti, Ghinka, Guby ghmesh e Pchelochka zlataya. Nel terzo racconto Semionov utilizza, invece, Tuman Yarom, una famosa aria da matrimonio della tradizione del Don, e il malizioso e allegro Iz-za gorochki tumanik vihodil. Attraverso l’utilizzo della fisarmonica, il compositore, mostra il vero carattere nazionale russo, una grande spensieratezza, apertura, generosità e profondità dei sentimenti, inoltre, propone tutta la pienezza e la ricchezza timbrica dello strumento, come se fosse un cantante popolare. Allo stesso tempo, in questo pezzo, utilizza varie tecniche e, in particolare, modi differenti di apertura del mantice. La Terza parte di Don Rhapsody № 1 è diventata così popolare che ha reso il brano una sorta di biglietto da visita dell’autore.

Un altro pezzo, meritatamente popolare, è Kalina Krasnaya/Guelder Rose. Questa fantasia, nata dalla memoria di Vasily Shukshin, è stata scritta dopo la notizia della tragica morte di uno scrittore di talento, regista e attore, ispirata alla canzone folk di Y. Frenkel che si può ascoltare nel film omonimo di Shukshin. Semionov, sulla scia delle emozioni suscitate da Shukshin, crea un’opera piena di profondi turbamenti e drammi. Il triste tema lirico di Frenkel si combina in modo organico con la sublime espressione cantilenata del tema di Semionov (uno dei picchi delle sue melodie). Apparendo fin dall’inizio, i temi sono mappati, poi combinati nel processo di sviluppo e sintetizzati nel climax, formando un suono ricco ed espressivo. Così, la forma della variazione tradizionale diventa una caratteristica sinfonia. In realtà, nonostante tutta l’apparente comodità e semplicità, “Fantasia” richiede la maturità musicale dell’artista.

Tra i lavori più recenti di Viatcheslav Semionov che fanno riferimento al folklore russo, vorrei citare il popolare Prophetic Dream e Balkan Rhapsody per due fisarmoniche, la sua prima composizione per ensemble. Voglio, inoltre, ricordare che questi, nella sua opera non ha dimenticato la musica per bambini scrivendo due Children’s suites e la suite North pictures.

Con il passare del tempo Semionov inizia a creare composizioni basate, invece, su temi originali. Tra le opere di musica da camera vanno sicuramente ricordate tre Sonate, tre Capricci, la Rapsodia Bramsiana, il Concerto per fisarmonica e orchestra da camera Frescos. La Sonata № 1 viene spesso eseguita nei programmi da concerto e nella pratica didattica. L’autore richiama l’dea nascosta della Vita di un artista. Egli stesso dice di aver scritto questa sonata non su commissione, ma attraverso il suo cuore. 38 anni (la Sonata è stato scritta nel 1984) è un’età in cui molte persone iniziano a capire di più della vita e Semionov sentì il bisogno di esprimere i suoi pensieri in modo serio. Questa è la sua prima grande opera basata su materiale proprio (scritta prima ancora che i suoi temi fossero utilizzati nelle suite per bambini); in essa sii può chiaramente distinguere  l’unità tematica e l’armonia.

Una chiara forma logica presenta prima di tutto lo sviluppo dei temi attraverso tutta la Sonata. Dei tre temi nel primo e nel secondo movimento viene affrontato  il tema principale – i primi due costituiscono un unico complesso. La stessa intonazione viene utilizzata nella seconda parte e nel materiale tematico principale del finale. Lyrical e tema principale della seconda parte – Andante sostenuto – si sviluppa in tre varianti. L’importante valore drammatico della seconda parte del tema è anche alla base della parte finale del terzo movimento – il finale Presto ritmico. Questo tema, in particolare, assume un carattere di apoteosi sottolineando la maestosa armonia dell’architettura d’insieme. Analizzando la Sonata nel suo insieme, troviamo un’interessante caratteristica della forma musicale: il 1° movimento diventa la parte principale, il 2° con le sue immagini diventa la seconda parte e il 3 movimento rappresenta una sezione di sviluppo. Quindi, possiamo trovare la forma sonata nel primo movimento, così come, in generale, in tutta la Sonata.

Un’altra composizione spesso eseguita è la Sonata № 1 Basquriad. Tutti e tre i movimenti richiamano intonazioni della musica basca. Rapido ed energico è il primo movimento, lirico il secondo movimento, il finale attacca con brio. In tal modo il compositore crea una composizione olistica e dinamica. La parte più impressionante è il finale Carnevale. Il suo carattere impulsivo è determinato dal tema principale, dove si può sentire l’atmosfera della Jota, una danza tradizionale spagnola.

Frescos il Concerto per fisarmonica, orchestra da camera e percussioni, è una delle maggiori intuizioni di Viatcheslav Semionov. Forse è l’opera più importante che abbia scritto. Attraverso l’utilizzo della fisarmonica, il compositore ci restituisce il suo pensiero sulle questioni più importanti della vita. Le immagini del Concerto sono state ispirate da molte delle sue esperienze artistiche, così come da riflessioni filosofiche su Dio e l’anima, la vita e la morte. La narrativa biblica, incorporata nei dipinti e nelle iconografie degli antichi maestri, ha ispirato Semionov ad utilizzare orchestra da camera e fisarmonica solista in un processo di sviluppo spirituale dell’umanità attraverso l’idea cristiana. Come tutte le sue composizioni il Concerto ha un significato nascosto. Ci sono tre parti nel Concerto – Murales – che hanno caratteri contrastanti, ma che sono, allo stesso tempo, unite da un obiettivo comune: Primo movimento – Passacaglia – La processione al Calvario. Nel secondo movimento viene presentata l’immagine della Madre di Dio. Il Finale è costituito da due sezioni: Inferno e Ascensione e la celebrazione dell’anima umana. L’orchestra incarna la parte oggettiva associata alla natura della società umana. I ritmi della fisarmonica sono la confessione dell’anima, il pentimento e la purificazione spirituale.

Viatcheslav SemionovAnche se formalmente il Concerto è costituito da tre movimenti, in realtà è una composizione quintupla. Dopo il drammatico sviluppo della Passacaglia (che ha due sezioni), segue un secondo movimento molto espressivo e pieno di sentimento. Il Finale è composto da due parti contrastanti. Dopo un Allegro assai molto espressivo (Inferno) appare un episodio completamente separato (Allegro giusto)Ascensione e la celebrazione dell’anima umana (Brio). Entrambe le parti del Finale hanno intonazioni contrastanti. Allegro assai è pieno di figurazioni febbrili, dissonanze tritone e politonali sia della fisarmonica che delle parti orchestrali. Lo stress emotivo porta ad un climax in cui il bayan raggiungere la rabbia. Poi il glissando non temperato, che segue e che raffigura i gemiti delle anime all’inferno, lascia un’impressione indimenticabile. La frattura si verifica nella seguente cadenza della fisarmonica solista. La seconda parte della finale è Coda, la glorificazione di Dio. Forse questo è uno dei momenti migliori dell’opera di Semionov.

Oltre alle tante opere come Sonate e Concerti, crea anche miniature da camera. Una necessità, evidentemente percepita, di sentimento, di espressione sincera, che racconta una sorta di impulso spirituale che lo ha portato a creare pezzi molto lirici e leggeri. Rientrano in questa categoria Two romantic meditations e In the land of dreams.

Vorrei sottolineare un’altra caratteristica distintiva dell’opera di Viatcheslav Semionov, vale a dire il suo lavoro nelle trascrizioni per fisarmonica. Queste hanno notevolmente arricchito il repertorio dello strumento. Faccio riferimento a questo aspetto dell’opera di Semianov in questo articolo dedicato alle sue composizioni perché la vena compositiva del Maestro russo si manifesta anche attraverso le sue trascrizioni. Come dice lui stesso: “La trascrizione è un processo creativo, perché ogni volta è necessario individuare nuove tecniche e non seguire lo stampo che è stato già trovato e utilizzato. Si deve ri-raccontare qualcosa e questo deve risultare convincente attraverso lo strumento che non era originariamente destinato a farlo”. Semionov non scrive solo arrangiamenti per fisarmonica, ma reinterpreta la struttura, l’articolazione, senza trasfigurare l’intento del compositore. Ecco alcuni esempi delle sue trascrizioni di partiture per orchestra e organo: Maslenitsa di I. Stravinsky, Fantasy and Fugue g-moll di J.S. Bach, Chaconne di J.S. Bach – F. Busoni, Campanella di N. Paganini – F. Liszt e molti altri. Egli dice che l’imitazione del suono di strumenti d’organo o orchestrali non è l’aspetto principale e utilizza ampiamente il timbro della fisarmonica per sottolineare la struttura melodica, la natura del materiale tematico e le intonazioni dei temi.

Informazioni riguardanti la nuova composizione di Viatcheslav Semionov Sonata № 3, Reminiscenza del futuro, si potranno leggere nell’intervista esclusiva con il compositore russo che sarà pubblicata nei prossimi giorni.

 

Elenco delle opere di Viatcheslav Semionov

“Bulgarian Suite”, 1975
“Kalina krasnaya/Guelder Rose”. Fantasia by memory of V. Shukshin, 1976
“Don Rhapsody № 1”, 1977
“Belolitsa-kruglolitsa”, Improvvisazione su canzone popolare russa, 1981
Children suite № 1, 1982
“Old Estonian legend/Estonian Rhapsody”, 1983
“Lithuanian tune/Lithuanian Rhapsody”, 1984
Sonata № 1, 1984
“Lithuanian poetic picture”, 1986
“2 Belorussian themes/Belorussian Rhapsody”, 1987
“Ukrainian dumka/Ukrainian Rhapsody”, 1987
Children suite № 2, 1989
Caprice № 1, 1989
“Don Rhapsody” № 2, 1991
Sonata № 2 “Basquriad”, 1992
”Devotion”, 1993.”Sogno profetico “, 2001
“Brahmsiana”, 1996
Caprice № 2 “S.O.S.”, 2001
“Prophetic dream”, 2001
“Frescos”, Concerto per bayan e orchestra da camera, 2003
“North pictures”. Suite per fisarmonica, 2003
“Divertimento”, 2005
Caprice № 3 “Polar lights”, 2006
“Two Romantic meditations”, 2007
“Balkan Rhapsody”, per 2 fisarmoniche, 2007
“In the land of dreams”. Improvvisazione per fisarmonica solista, 2008
“Musical offering”, per fisarmonica e domra, 2009
Valse – caprise, 2011
Sonata № 3 “Reminiscence of the Future”, 2013