La nuova edizione di Trasimeno Blues sarà dedicata al Desert Blues

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Tinariwen TuaregCon un’anteprima che si terrà martedì 15 luglio a Castiglion del Lago, Trasimeno Blues – il festival itinerante che abbraccia tutto il territorio lacustre – inaugurerà la nuova edizione, che avrà come protagonista il cosiddetto Desert blues. E per dare conto delle grandi novità che la rassegna (la cui prima edizione risale al 1996) vuole condividere con i suoi numerosissimi fan, i primi ad esibirsi saranno i Tinariwen, il gruppo di tuareg del Mali che hanno, di fatto, aperto la strada alla commistione tra le suggestioni musicali delle tradizioni orali dell’Africa occidentale e le tradizioni blues d’oltreoceano. Come abbiamo già scritto in queste pagine, il loro ultimo disco Emmaar – prodotto dalla Anti Records, casa discografica che annovera tra i suoi artisti Tom Waits, Milk Carton Kids, Dr. Dog, Wilko, Glen Hansard – ha riscosso un grande successo e, soprattuto, ha decretato la propensione del collettivo tuareg alla sperimentazione, sempre prodotta nel quadro del loro esilio politico dal Mali. Difatti Emmaar ha come riferimento non i deserti africani, ma quello californiano ed è stato costruito anche grazie a collaborazioni con artisti quali Josh Klinghoffer dei Red Hot Chili Peppers e, Matt Sweeney dei Chavez, il rapper Saul Williams e il polistrumentista Fats Kaplin. La celebrazione del desert blues – di questa corrente luminescente che da molti anni produce esiti interessanti, sia sul piano musicale che culturale – continua con due altri grandi nomi del panorama africano e internazionale. Il 26 luglio si esibiranno i Tamikrest, anch’essi maliani ma più “esposti” a contaminazioni con blues, rock, psychedelia, dub e funk. Come si può leggere nelle note di presentazione di Trasimeno Blues: i Tamikrest “non hanno conosciuto direttamente la ribellione armata e la loro musica è più gioiosa che guerrigliera, più aperta all’innovazione e alla scena contemporanea. Nell’ultimo album Chatma la denuncia sociale si intreccia alla sperimentazione musicale: atmosfere soffuse e ipnotiche, cori call and answers tipici del blues e sonorità rock e funk a conferma dell’alta qualità della commistione tra anima moderna e tradizionale”. Il gran finale della rassegna è affidato ad un altro grande artista di cui abbiamo parlato qualche mese fa, il cui nome coincide ormai, e a ragione, con la nuova prospettiva della musica contaminata e post-moderna. Si tratta del chitarrista e cantante Bombino – vero nome: Omara Mocta – il quale ha raggiunto le vette delle classifiche internazionali con il suo ultimo disco Nomad, prodotto a Nashville da Dan Auerbach dei Black Keys, che è stato inserito tra i cinquanta migliori album del 2013 da NPR Music. Il chitarrista griot si esibirà a Città della Pieve la sera del tre agosto.

Il cartellone completo della manifestazione è ancora in via di definizione e sarà reso noto entro pochi giorni attraverso la pagina web dedicata.