Le ragioni della musica. Scritture di musicologia africanistica

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Pygmy drummersAbbiamo già parlato di Shima Arom in questa rubrica, a proposito di un documentario che il regista Jerome Blumberg ha realizzato sulla sua vita e che sarà finanziato attraverso la piattaforma francese di crowdfunding Kiss Kiss Bang Bang.

Etnomusicologo, nato a Düsseldorf nel 1930, direttore emerito di ricerca presso il Centre National de la Recherche Scientifique e Honorary member dell’International Musicology Society, Arom, che ha dedicato gran parte della sua vita allo studio delle espressioni musicali tradizionali dell’Africa Centrale, oggi, all’età di ottantaquattro anni, è ancora impegnato in una densa attività di ricerca, concentrata principalmente sulle polifonie della Georgia.

Qui parliamo ancora di Arom perché è uscito, per le edizioni LIM, Le ragioni della musica. Scritture di musicologia africanistica, a cura di Maurizio Agamennone e Serena Facci. Il volume, al quale sono allegati contributi audio e video inediti, raccoglie alcuni saggi che lo studioso francese ha scritto tra la fine degli anni Settanta e il primo decennio degli anni Duemila. I saggi sono in tutto dieci e, come sottolineano i curatori, non solo sono confluiti per la prima volta nella stessa raccolta – fatto di per sé straordinario e fondamentale per ricostruire le teorie, la pratica etnografica, le intuizioni e le innovazioni con cui Arom ha arricchito la tradizione della ricerca etnomusicologica sulle musiche africane – ma per la prima volta sono tradotti in italiano, permettendoci, così, di ridurre la distanza con un grande studioso contemporaneo, la cui opera ricopre un’importanza capitale. Il volume è introdotto da “Conversazioni con un maestro”, un ampio scritto nel quale i curatori hanno trascritto una serie di colloqui intrattenuti con Arom nel corso degli ultimi anni e che, dentro lo sviluppo di una riflessione dialogica, riconduce gli argomenti affrontati nel volume in un dimensione più contemporanea.