Le recensioni di S&M: THE ROOTS OF UNITY – Rino Arbore

66

THE ROOTS OF UNITY feat. MICHEL GODARD

Rino Arbore

Etichetta discografica: Dodicilune Edizioni Musicali e Discografiche

Anno produzione: 2015

di Stefano Dentice

 

The Roots of UnityUn’alta e costante tensione melodica, armonica, improvvisativa e ritmica, incastonata in un’atmosfera surreale, a tratti inquietante, che sorprende contagiosamente l’ascoltatore. The Roots of Unity, la nuova proposta discografica a cura dell’intraprendente chitarrista e compositore Rino Arbore, affonda manifestamente le radici nell’avant-garde jazz, in cui traspaiono richiami marcatamente free. Michel Godard (tuba e serpentone), Mike Rubini (sax alto e flauti) e Pippo D’Ambrosio (batteria e percussioni) sono i tre valorosi sodali che accompagnano il jazzista barese in questa entusiasmante avventura artistica. I nove brani contenuti nel CD sono frutto della vivida creatività compositiva del leader. Syn è un brano particolarmente ombroso e stimolante, in cui il quartetto dialoga serratamente con considerevole padronanza strumentale ed erudito interplay. Interessanti e fascinose asperità armoniche pullulano in Mother (Addolorata). Arbore snocciola un eloquio fluente, ornato da un incalzante timing e da improvvise impennate cromatiche. Flowers (to Ornette Coleman) dà l’idea di una pericolosa escursione in una foresta. Qui è fondamentale il ruolo di D’Ambrosio, che attinge alla sua tavolozza timbrica per creare un manto ritmico cangiante e mai asfittico. The Roots of Unity è un album ricco di spunti d’interesse, decisamente anticonformistico, dal quale emerge una lodevole ricerca tesa all’innovazione.

 

GUARDA IL VIDEO