Le recensioni di S&M: UNFOLKETTABLE TWO – Nico Morelli

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UNFOLKETTABLE TWO

Nico Morelli

Etichetta discografica: Cristal Records

Anno produzione: 2016

di Gianmichele Taormina

 

Unfolkettable twoNotoriamente riconosciuto e meritatamente considerato tra i migliori pianisti italiani della sua generazione, Nico Morelli (Taranto, classe 1965), ci regala questo suo nuovo bel lavoro inciso per la francese Cristal Records.

A dieci anni di distanza da “Unfolkettable” pubblicato per la stessa etichetta nel lontano 2006, il presente progetto segue le tracce già delineate nell’interessante capitolo precedente, affrontando con travolgente passionalità le variegate connessioni e i molteplici influssi provenienti da gran parte del vocabolario tradizionale pugliese.

Attenzione. Unfolkettable Two non è solo una pubblicazione di folk-jazz. Morelli sa bene il fatto suo, compreso il saper gestire, amalgamare e ben mixare grazie al suo sapiente mestiere di leader, un’opera dalle mille sorprendenti sfaccettature. Ad esempio in Tarantella Del Gargano posta in apertura del disco, troviamo nel cantabile tema, “pizzica”, swing ma anche il lampo di genio di un’impronta latin jazz nel dinamico e trascinante tourn around. Moderna e disinvolta è poi la dizione tematica presente nella libera esecuzione di Espi o in Silicium. Qui il leader conduce la composizione dentro un agile slargo improvvisativo dimostrando tutto il suo notevole e consolidato pianismo. Melodia ed energia vanno di pari passo anche nei tempi dispari de All’Acqua mentre in Un Buon Inizio Morelli rispolvera il piano elettrico per volare verso zone che sfiorano i Seventies, senza retorica ma anzi con divertimento e col sapiente uso del “modale”.

A completare l’ancoraggio a tradizione e modernità, a danze e canti popolari e a un jazz sobrio e spigliato ci pensa infine il trittico de Sta Strada, Lu Rusciu de lu Mare e Bella Ci Dormi, ballata dolce ed intimista interpretata dalla suggestiva e incantevole voce di Barbara Eramo nell’emozionante duetto con Davide Berardi. Ma plauso va a tutti i componenti del progetto (Raffaele Casarano, Camillo Pace, Mimmo Campanale e Vito De Lorenzi) che rendono e completano un disco raffinato e accattivante, in perfetta linea con il linguaggio e le singolari esplorazioni di Morelli.

 

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