Le recensioni di S&M: VIALE REDI BLUES – Mux

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VIALE REDI BLUES

Mux

Etichetta discografica: Dodicilune Edizioni Musicali e Discografiche

Anno produzione: 2015

di Stefano Dentice

 

Viale Redi BluesLatitudini sonore estasianti, che si affratellano in modo alchemico, capaci di evocare il calore e i colori del latin jazz, del modern jazz, del free, della world music, del blues rock e della struggente melodiosità nostrana. Viale Redi Blues, la nuova creazione discografica griffata Mux, estrosa formazione costituita da Gaia Mattiuzzi (voce), Achille Succi (sax alto, clarinetto basso e flauto), Pasquale Mirra (vibrafono), Francesco Canavese (chitarra), Filippo Pedol (contrabbasso e basso) e Stefano Rapicavoli (batteria), è un progetto dallo spirito aggregante. Il CD contiene otto brani, di cui solo tre sono composizioni originali frutto dell’ingegno di Rapicavoli (Mexican Dance, Afrobeguine e Viale Redi Blues), mentre Moonlight Serenade (Glenn Miller), My Favorite Things (Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II), Quizàs, Quizàs, Quizàs (Osvaldo Farrés), No More My Lawd (traditional) e Amara Terra Mia (Domenico Modugno ed Enrica Bonaccorti) completano la tracklist. Mexican Dance è avvolta da un mood ipnotico e onirico. Il playing di Mirra è gioioso e adamantino. Succi tesse un eloquio guizzante e sinuoso, imperlato da alcune brucianti scorribande cromatiche. Da Afrobeguine sgorga l’anima tribale del sestetto. Qui Gaia Mattiuzzi e Stefano Rapicavoli dialogano serratamente e ardentemente. Viale Redi Blues, sesta traccia del disco, è un brano suadentemente crepuscolare, che dà l’idea di ritrovarsi in un posto abbellito da luci soffuse. Canavese concepisce un’improvvisazione assai ammiccante, pregna di intriganti blue notes. Viale Redi Blues è un album che, con notevole efficacia comunicativa, rappresenta un crocevia di culture diverse provenienti da differenti angoli della terra.

 

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