“Mirazh” è il nuovo album di Giovanna Carone e Mirko Signorile

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MirazhÈ da poco uscito per le edizioni Digressione Musica di Bari, “Mirazh”, il nuovo album di Giovanna Carone e Mirko Signorile. Si tratta di un lavoro di straordinaria bellezza, costruito sull’idea del viaggio e, soprattutto, su una serie di immagini che questo evoca: dallo spostamento, all’immaginazione, dal racconto, al ritorno, fino alla riflessione e alla trasfigurazione musicale dell’esperienza immaginata. I due autori hanno tessuto un racconto coerente ed equilibrato, attraverso le loro sole due “voci”: il pianoforte e il canto. Il risultato è molto piacevole, soprattutto perché le tracce che si susseguono sviluppano il tema di partenza – che è di per sé vasto, complesso, profondo, pericoloso – chiamando in causa opere importanti. Tra queste vi sono “Le città invisibili” di Italo Calvino e “Il libro dei viaggi” di Beniamino di Tudela (scritto intorno alla fine dell’anno Mille). E poi perché, attraverso la riduzione ai soli due strumenti, la trama musicale si configura come essenziale, senza ridondanze, netta e coerente con l’idea di una narrazione efficace e diretta. Queste componenti emergono in tutti i brani, i quali sono tutti accomunati dalla tensione legata alla scoperta, all’immaginazione, all’incognito. E rimandano a un’insieme di suggestioni musicali che sono care agli autori e hanno caratterizzato le loro produzioni precedenti e le loro formazioni: dalla musica antica a quella contemporanea, dall’improvvisazione in chiave jazz alla musica yiddish. Insomma anche solo scorrendo la scaletta si accende la curiosità, perché i titoli scelti per i brani ci trascinano in uno spazio più rarefatto, misterioso ma curioso, inusuale, intriso di un esotismo non scontato: “Aponim Fedora”, “Inseguendo Zobeide”, “Eufemia Bazar”, “Shmaragden”, “Oltre”.