Pillole di jazz… Accordi a quattro voci – Lezione n. 2
Cari amici di Strumenti&Musica, eccoci arrivati al mio secondo appuntamento nella rubrica Pillole di Jazz. Oggi tratteremo gli accordi a quattro voci.
Tali accordi sono denominati accordi di settima. Per la costruzione di questi accordi, si usa lo stesso procedimento utilizzato per costruire le triadi, ovvero sovrapposizione di terze.
Nel jazz si usano prevalentemente, anche se non esclusivamente, accordi di quattro suoni; ad esempio, se si vuole costruire un accordo di settima maggiore sul I° grado della scala di Do maggiore occorre aggiungere alla triade di base il Si, all’intervallo armonico di settima.
Di seguito, su ogni grado della scala maggiore andremo a costruire un accordo di quattro suoni attraverso la sovrapposizione di tre terze.
Versione per Pianoforte
Accordi di settima costruiti sulla scala maggiore
Attraverso la costruzione degli accordi a quattro voci su ciascun grado della scala, si otterranno in questo modo diverse tipologie di accordi di settima:
I e IV grado un accordo di settima maggiore
II III e VI grado un accordo di settima minore
V grado un accordo di settima di dominante
VII grado un accordo semidiminuito
Eseguire questo esercizio con entrambe le mani, usando la seguente diteggiatura:
mano destra 1 2 3 5
mano sinistra 5 3 2 1
*Applicare l’esercizio a tutte le tonalità, tenendo conto dei rapporti intervallari e delle alterazioni in chiave.
Accordi di settima costruiti sulla scala minore melodica
Come per la scala maggiore, anche nella scala minore melodica, su ogni grado andremo a costruire gli accordi di settima attraverso la sovrapposizione di tre terze.
Si avrà in questo modo sul:
I grado un accordo minore con la settima maggiore
II grado un accordo minore settima
III grado un accordo maggiore settima con la quinta aumentata
IV e V grado un accordo di settima di dominante
VI e VII grado un accordo semidiminuito
Eseguire questo esercizio con entrambe le mani, usando la seguente diteggiatura:
mano destra 1 2 3 5
mano sinistra 5 3 2 1
Accordi di settima costruiti sulla scala minore armonica
Sulla scala minore armonica troveremo i seguenti accordi:
I grado un accordo minore con la settima maggiore
II grado un accordo semidiminuito
III grado un accordo maggiore settima con la quinta aumentata
IV grado un accordo minore settima
V grado un accordo di settima di dominante
VI grado un accordo maggiore settima
VII grado un accordo diminuito
Eseguire questo esercizio con entrambe le mani e trasportare in tutte le tonalità.
Nella successiva tabella sono elencati i sette tipi di accordo di settima e le relative posizioni sui gradi della scala maggiore, minore melodica e minore armonica.
Versione per Fisarmonica
(in collaborazione con il M° Ivano Biscardi)
Soluzioni degli accordi nel manuale sinistro
Prima di passare alle diverse soluzioni utilizzabili per creare accordi non presenti nella bottoniera dei bassi, è necessario precisare la simbologia utilizzata e la collocazione del basso e degli accordi in riferimento alla scrittura musicale.
La prima ottava (ottava grave) è stata destinata alle due file dei bassi solisti (bassi e contrabbassi).
L’ottava successiva è stata destinata alle file degli accordi precostituiti.
La simbologia utilizzata per poter identificare gli accordi è la seguente:
- M (Accordo maggiore)
- m (Accordo minore)
- 7 (Accordo di settima)
- dim (Accordo diminuito)
Esempio:
Si possono ottenere altri accordi di diversa natura combinando gli accordi precostituiti presenti nella bottoniera dei bassi.
(nella terza soluzione *oltre alla settima si aggiunge anche la nona).
(nella terza soluzione *oltre alla settima si aggiunge anche la nona).
*Esecuzione consigliata, tuttavia se dovesse risultare poco gradevole è possibile utilizzare l’opzione **
Di seguito gli accordi a quattro note costruiti sulla scala maggiore, minore melodica e minore armonica.
N.B. Trasportare in tutte le tonalità.
Schema riassuntivo degli accordi di settima
VIRGINIO AIELLO nato a Catanzaro ha una formazione musicale di estrazione classica iniziata a soli 6 anni con lo studio della fisarmonica e del pianoforte e convertitasi più tardi in un forte interesse per la musica improvvisata. È diplomato in Pianoforte e Musica Jazz presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza e nel 2007 consegue, con il massimo dei voti, il Biennio specialistico in Musica Jazz ad indirizzo compositivo. Ha vinto numerosi Concorsi sia come fisarmonicista che come pianista, tra cui il primo premio al Concorso Pianistico “Città di Castellaneta” e il secondo premio nei Concorsi Pianistici “AMA Calabria” e “Città di Terzo (AL)”. Nel suo percorso di studi ha partecipato a seminari e stages con: Roberto Spadoni, Luigi Giannatempo, Giancarlo Gazzani (arrangiamento); Pietro Condorelli, Tino Tracanna, Riccardo Fassi, Ettore Fioravanti, Attilio Zanchi, Nicola Pisani (improvvisazione e musica d’insieme); S. Battaglia, F. D’Andrea, E. Pieranunzi (pianoforte e improvvisazione); Carlo Boccadoro (composizione); Nino De Rose (head arrangement); Marcello Piras, Stefano Zenni (storia del jazz). Nel 2015 pubblica con il quartetto Sertango il lavoro discografico “El Barrio” composto da brani originali e classici del Tango Nuevo. Insegna pianoforte jazz complementare presso il Conservatorio di Musica di Cosenza ed è docente di pianoforte presso le Scuole Secondarie di Primo Grado ad Indirizzo Musicale. Ha collaborato a vari progetti, spaziando dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, esibendosi in Italia con musicisti quali Sandro Satta, Nicola Pisani, Tino Tracanna, Ettore Fioravanti, Roberto Ottaviano, Marco Sannini, Attilio Zanchi, Nino De Rose, Giancarlo Maurino, Gaetano Partipilo. Ha pubblicato il volume “Metodo pratico di Pianoforte Jazz Complementare” per M.A.P. Editions.