Pillole di jazz… la cura che mette tutti “d’…accordo” – 5° parte

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Microlezioni di armonia jazz – Jazz for two keyboards

di Pino Jodice
 
pino-jodiceModulo 5
 
IL BLUES E LA SUA EVOLUZIONE (Blues in tonalità maggiore)
 
Avendo in precedenza già descritto il blues nella sua forma primordiale ed essenziale, faremo ora un’analisi dell’evoluzione armonica che il blues ha conseguito, aumentando considerevolmente le potenzialità improvvisative, nel Jazz e in particolare nel Bebop e nel cosiddetto Modern Jazz.
Nell’es.1 ricordiamo l’immagine armonica fondamentale, già nelle lezioni precedenti ampiamente illustrata, costituita da una struttura di 12 battute normalmente in 4/4 con andamento ritmico terzinato, o shuffle o tradizionalmente swing. Il tutto si sviluppa sui gradi fondamentali di una tonalità I-IV e V ovviamente tutti accordi di settima di dominante.
 
Pillole di jazz - 5° parte esempio N.1
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Proprio questa particolarità degli accordi di settima di dominante mette in “crisi” l’aspetto Tonale perché provoca un certo “Dualismo Tonale” per quanto riguarda le scale da utilizzare nell’improvvisazione. Infatti, se consideriamo un blues in F7, appunto, la scala da utilizzare è quella di Bb maggiore proprio perché F7 è dominante di Bb (V grado) e così vale per gli altri accordi fondamentali del blues. Quindi, pur utilizzando accordi di settima di dominante, per convenzione si dice che la tonalità è in Fa maggiore (per il blues in F7 e così per le altre tonalità). Entra in gioco in questo momento la modalità (solo per l’aspetto solistico) che ci indica che su un accordo di settima di dominante il “modo” (scala) da suonare è il MISOLIDIO, scala costruita sul V grado della tonalità di riferimento.
Nell’es.2 abbiamo già una piccola evoluzione del Blues con delle prime variazioni/sostituzioni armoniche in “aiuto” alla struttura di base.
Pillole di jazz - 5° parte esempio N.2 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Analisi armonica dell’es.2:

Nella prima battuta resta invariato il primo grado F7 costituito da un accordo di settima di dominante (V di Bb) sul quale utilizzeremo una scala misolidia (scala di Bb) al fine di costruire le nostre frasi melodiche per improvvisare.

Nella seconda battutta c’è l’aggiunta del IV grado Bb7 (V di Eb) per i primi due quarti e sul terzo e quarto quarto c’è una sostituzione del quarto grado con il quarto aumentato B° (Tritono di F7) per poi ritornare sul I grado F7. Quest’ultimo viene suonato con la quinta al basso per ottenere così il cromatismo (Semitono) di B che va a C.

La terza battuta resta invariata con l’accordo F7 (I grado), mentre nella quarta battuta aggiungiamo la progressione armonica tipica del II-V-I per andare sul quarto grado Bb7 (C-7 F7 Bb7).

La quinta resta invariata sul IV grado Bb7 e sulla sesta si ripete in forma allargata (su due misure invece che su una) quello che abbiamo fatto nella seconda battuta.

La settima è invariata sul I grado F7 e, nell’ottava, si opera con una preparazione del secondo grado G-7, che si trova nella nona battuta, con la progressione II-V-I in minore A-7b5 D7b9 Gm7 che sarebbe II – V del II di F7.

La nona battuta risolve sul V grado C7 nella decima battuta per poi fare il classico giro armonico o Turn Around nell’undicesima e dodicesima battuta con la progressione tipica I-VI-II-V, dove il VI è V del II di F7 e che ci permette poi di ritornare indietro ciclicamente e andare dopo l’esposizione tematica all’improvvisazione sulla struttura appena esposta.

Nell’es.3 troviamo un tema costruito su un frammento di scala pentatonica di F maggiore con la blue note (Ab) in forma di riff e con arpeggi degli accordi, per dare di più il senso armonico delle progressioni utilizzate e del Blues, con l’aggiunta e la valorizzazione armonica delle varianti appena analizzate.

Pillole di jazz - 5° parte esempio N.3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nell’es.4 è suggerito un chorus di improvvisazione sugli accordi del blues e variazioni introdotte in questo argomento. Trasportare anche in altre tonalità più usate (Bb, C, G, Eb).

Pillole di jazz - 5° parte esempio N.4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Applicazione del medesimo argomento con applicazione sulla fisarmonica a bassi standard

di Giuliana Soscia

Giuliana Soscia redattrice Strumenti & MusicaQuesta volta partiamo direttamente dall’esempio per vedere in senso pratico come suonare un Blues con la fisarmonica. Ho composto un brano intitolato “Accordion Blues” sulla struttura evoluta che Pino Jodice ha appena indicato. Nell’esempio n.6 ho sviluppato invece un esempio di improvvisazione su questo stesso tema.

 

 

Pillole di jazz - 5° parte esempio N.5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prima di andare ad analizzare la melodia del tema di questo Blues vediamo com’è stata pensata la parte armonica e ritmica. L’accompagnamento risulta costante e sottolinea i quarti di ogni battuta con accordi presi con la mano sinistra. L’accordo di B° viene preso per comodità con il contrabbasso di B e l’accordo di F diminuito. L’accordo di Cm7 viene preso con il basso di C insieme all’accordo di Eb M in modo tale da avere I-III-V-VII dell’accordo. L’accordo di A m7b5 viene preso con il basso di A e l’accordo di Cm.

Melodicamente consiglio di leggere attentamente tutti i segni dinamici, in particolare gli accenti, ovviamente tutto va suonato con una pronuncia swing aiutandosi con il mantice. Consiglio di leggerlo a mani separate e solo quando si è padroni del ritmo e delle parti si può unire la mano destra con mano sinistra.

Nella battuta n.1 il tema comincia con la III dell’accordo di F7 e finisce cromaticamente con la IV aumentata (B)seguita da un glissato. Stessa cosa si ripete nella successiva battuta n.2 trasportato una IV sopra. La battuta n.3 finisce con l’anticipazione ritmica della terza minore di Cm7. Seguono nella battuta n.5 e n.6 altre due anticipazioni ritmiche. Nella battuta n.8 si evidenzia un accento con una sincope sulla b9 di D7b9. La battuta n.10 invece è caratterizzata dalla #9 nel levare del 4° movimento e proseguono altre anticipazioni ritmiche. Nella battuta n.12 incontriamo di nuovo la #9 seguita dalla b9 (Eb-Db), che crea molta tensione sull’accordo di C7.

Pillole di jazz - 5° parte esempio N.6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’improvvisazione inizia con una variazione tematica basata su cromatismi e arpeggi, successivamente se ne allontana andando ad attingere a vari patterns tipici del Bebop.

Nella battuta n.16 l’arpeggio sull’accordo di F7 evidenzia una tensione sul V grado aumentato (#5). La battuta n.17 sul terzo movimento si evidenzia un’altra tensione la b9. Nella battuta n.18 l’improvvisazione si sviluppa con una progressione sulla scala ottofonica sull’accordo di B°. Nella battuta n.20 abbiamo una sostituzione dell’accordo che da Am diventa Am7b5 (semidiminuito). Nella stessa battuta, esattamente nel 3° movimento, troviamo di nuovo la b9. Nella battuta n.22, dopo l’arpeggio sulle note dell’accordo di C7, si evidenzia nel 3° movimento la sequenza della #9 e b9. Stessa cosa sull’accordo D7b9 della battuta n.23 l’arpeggio termina sulla b9 (Eb) per arrivare melodicamente sul V grado dell’accordo successivo di Gm7. L’improvvisazione del Blues conclude su un arpeggio che comprende come prima nota la tensione sul V grado, la #5 ovvero il G#.

Invito ad eseguire il seguente Blues con lo strumento e, dopo il 1° Chorus da me scritto come esempio n.6, si può proseguire con altri Chorus improvvisando e cercando di applicare alcune regole emerse dall’analisi svolta.