Serenellini Accordions: la tradizione manifatturiera di Castelfidardo

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Zoltàn OroszIl nostro percorso tra le aziende produttrici di Castelfidardo prosegue con l’intervista ai responsabili di un’azienda che dal 1978 si pone sul mercato con degli strumenti di ottima fattura. Abbiamo fatto così visita allo stabilimento della Serenellini Accordions constatando la passione e la professionalità infusi nella realizzazione di un prodotto particolarmente apprezzato, una vasta gamma di fisarmoniche e diatoniche molto ben rifinite, sia nei dettagli estetici, quanto nella cura del suono e del timbro che le contraddistingue.

Dagli inizi negli anni ’70 ad oggi… La passione è sempre la stessa, gli strumenti, invece, hanno subito notevoli cambiamenti. Nostalgia del passato e della tradizione o largo al progresso e all’evoluzione tecnologica?

Con il passare degli anni lo strumento si è adeguato al progresso. L’impegno e la bravura sta nel saper coniugare i valori della tradizione del passato con le opportunità offerte dal progresso e dall’evoluzione tecnologica.

A vostro parere, la tecnologia e quindi le macchine a controllo numerico, hanno contribuito a migliorare la qualità della fisarmonica o ne hanno solamente facilitato la produzione?

Sì, hanno migliorato la qualità del prodotto e facilitato i livelli di produzione.

Cosa vi distingue dalle altre aziende, qual è il vostro punto di forza?

Direi il design di alcuni modelli molto apprezzati e scelti dai migliori musicisti internazionali. La nostra azienda lavora prevalentemente con l’estero. Con enormi sacrifici riusciremo ancora a garantire il rapporto qualità/prezzo, offrendo il cliente un prodotto esclusivamente Made in Italy. Il punto di forza dell’azienda Serenellini è rappresentato dall’utilizzo di materiali italiani che garantiscono in assoluto la qualità del prodotto e del suono.

Uno dei valori aggiunti delle fisarmoniche Serenellini sembrerebbe essere l’accordatura… Usate dei giochi di voci particolari? Un musicista può concordare con voi delle modifiche sullo strumento base, può personalizzare la sua fisarmonica?

Certamente è possibile modificare lo strumento base personalizzandolo con richieste particolari, usando anche delle voci particolari richieste dal cliente. In realtà possiamo dire che ogni nostro strumento è personalizzato soprattutto per quanto riguarda l’accordatura.

Il vostro business è più orientato alla costruzione di strumenti diatonici o delle fisarmoniche?

In passato il nostro export era principalmente orientato alla vendita dei modelli diatonici e a quelli da studio. Da alcuni anni la nostra azienda ha incrementato considerevolmente il settore delle fisarmoniche piano e cromatiche che soddisfano i migliori professionisti a livello mondiale.

Realizzate solo fisarmoniche tradizionali o anche strumenti a bassi sciolti e, eventualmente, che sistemi adottate nella costruzione di questi ultimi (B griff – C griff)?

Realizziamo anche strumenti a bassi sciolti – convertor. La variante C-griff / B-griff è a seconda della destinazione finale del prodotto o comunque del gusto del musicista.

Quali sono i mercati dove siete protagonisti e chi sono gli artisti che più vi rappresentano?

La Serenellini Accordions è presente nei mercati di Europa, USA, Giappone, Corea, Israele. I principali artisti che ci rappresentano sono molti come Zoltàn Orosz dall’Ungheria (considerato il Mozart della fisarmonica), Emil Aybinder da Israele, Yana Fedoruk di Sanpietroburgo, Srdjan Bikic dalla Serbia, Raphael Rocha de Silva dal Brasile, il Prof. Karl Hodina dall’Austria, Thea Vildenberg e Erik De jong dall’Olanda, Pat Wright dell’Acousta Group dall’Irlanda e molti altri ancora. Siamo molto orgogliosi anche della giovane orchestra VIVAccordia di Berlino che, nonostante la giovane età dei componenti, ha già ottenuto grandi successi internazionali!

C’è da acquistare una fisarmonica e automaticamente si pensa a Castelfidardo, così come quando si pensa al violino e comunque agli strumenti ad arco si fa riferimento ai liutai di Cremona… Sarà così ancora per molto tempo?

Yana FedorukSì, credo resterà così per molto tempo ancora perché Castelfidardo rappresenta la casa della fisarmonica ed è grazie ad una profonda cultura della produzione di questo strumento che si è costantemente sviluppata e rafforzata pur rimanendo di base artigianale.

Con il passare degli anni la fisarmonica è diventata uno strumento “importante” e non più qualcosa di esclusivamente folkloristico, almeno per quanto concerne il pensiero della stragrande maggioranza degli Italiani, ma secondo lei, si fa abbastanza per valorizzarla? Come giudica il sistema didattico attuale e il proliferare di eventi ad essa connessi?

La fisarmonica è uno strumento che si adatta a qualsiasi tipologia di musica, ma non è valorizzata come merita. Per far sì che i giovani si avvicinino a questo strumento serve pubblicizzarlo in ambienti da loro frequentati (radio – pub – discoteche); crescerebbe così la curiosità di adattarla a musica per giovani ed in questo modo aumenterebbero le iscrizioni alle scuole di musica.

C’è un personaggio nell’ambiente della fisarmonica che, più di altri, merita un plauso per il suo operato?

Naturalmente Paolo e Settimio Soprani che subito dopo l’Unità d’Italia fondarono a Castelfidardo l’industria della fisarmonica.

A.D. 2014: le aziende concorrenti, il problema del ricambio generazionale all’interno delle fabbriche, i costi di produzione, i competitor internazionali… Insomma, che futuro prevede per la fisarmonica?

Con i costi di produzione molto elevati tutte le aziende italiane di tutti i settori fanno veramente fatica ad andare avanti. Stiamo facendo veramente molti sacrifici per realizzare un prodotto qualitativamente elevato nonostante l’incremento dei costi di produzione. Esiste certamente il problema del ricambio generazionale, ma rispetto ai competitors internazionali, si può certamente puntare sulla qualità del prodotto Made in Italy, che può continuare a costituire il punto di forza della fisarmonica per il futuro.