Clara Bertella ed Ennio Cominetti presentano “IO, VERDI” mi racconto…

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Giuseppe VerdiVenerdì 3 maggio, alle ore 17.30, presso la sala Galmozzi (ex-consiliare) di Bergamo (via Tasso 4) Clara Bertella ed Ennio Cominetti presentano “IO, VERDI” mi racconto… l’ultima inedita “autobiografia” del grande maestro Giuseppe Verdi. Mediatore per la Conferenza Stampa il giornalista Massimo Mercantini.

“E se un giorno di questi ci capitasse di incontrare lui? Sì, proprio lui, il grande maestro Giuseppe Fortunino Francesco Verdi? Magari, così, per caso, al tavolino di un caffè mentre sorseggia una bevanda calda. E… se così, sempre per caso, il riservato musicista di Roncole di Busseto cominciasse a scambiare due chiacchiere con noi e ci raccontasse semplicemente la sua vita?

È la sensazione che magicamente traspare dall’immaginario di Clara Bertella ed Ennio Cominetti, artisti di spessore internazionale e autori dell’ultima emozionante “autobiografia”, “IO, VERDI” mi racconto …

Cantante soprano e docente di canto, lei, organista, compositore, direttore di coro e d’orchestra, lui, Clara Bertella ed Ennio Cominetti nutrono da sempre la passione per l’opera verdiana, se ne cibano quotidianamente, la interpretano… la vivono!

Nasce da questa esperienza artistica viscerale e dall’occasione del bicentenario della nascita del grande maestro

“IO, VERDI” mi racconto…, una straordinaria avventura autobiografica, dove, per magia, gli autori parlano in prima persona a nome del più rinomato musicista italiano di tutti i tempi, ne indossano le vesti, ne assumono il tono della voce, ne intuiscono il sentire.

“L’immaginazione” feconda dei due brillanti scrittori attinge da uno studio approfondito e minuzioso di numerosi testi storici, manoscritti autentici, nonché, lettere autografe, riportate alla luce e fatte straordinariamente rivivere.

I ricordi verdiani “filtrati” dalla creatività di Clara Bertella ed Ennio Cominetti si affiancano, infatti, ai testi originali di centinaia di epistole (da quelle formali alle più intime) che il raffinato compositore parmense scrisse di pugno a conoscenti, amici, parenti e all’amata Giuseppina Strepponi.

L’infanzia nella semplice casa di campagna nel Ducato di Parma con mamma Luigia e papà Carlo; le prime lezioni di musica con l’organista Pietro Baistrocchi; il felice incontro con il commerciante Antonio Barezzi, amico di famiglia e tutore del piccolo Giuseppe. Gli anni al Conservatorio di Milano, il ritorno a Busseto come maestro di musica del Comune; il primo matrimonio con Margherita Barezzi e successivamente i primi grandi successi. Dal “Nabucco” a “I Lombardi alla prima crociata” , da “Ernani” a “Macbeth”. E poi i lutti familiari, l’amore per Giuseppina Strepponi e tanto altro ancora fino all’universalità del personaggio.

Il racconto autobiografico realizzato sincronicamente a due mani si permea “all’unisono” di sentimenti forti e di repertorio melodrammatico. La musica sembra segnare il ritmo della vita di un uomo schivo ma appassionato mai distaccato dal proprio contesto sociale. Da qui l’originalità strutturale del testo diviso in: “Preludio”, cinque atti e “Postludio”. A tutto ciò si aggiunga una sorta di “’atemporalità” narrativa generale: la Storia Risorgimentale italiana e l’Ottocento europeo così ben descritti (al punto che il lettore ne può vedere le immagini e sentire gli spari) si irradiano, come in un prodigio, fino ai giorni nostri. Il Verdi che parla è infatti un uomo “immortale”, capace di comunicare ancora molto anche e soprattutto alle nuove generazioni: l’amore per la famiglia, per la patria, per l’arte, per la vita! La sensazione trasmessa al lettore è netta: sembra proprio di vedere il maestro seduto davanti ai nostri occhi e che con molta semplicità si racconta. Pur ricalcando la forma linguistica italiana ottocentesca, lo stile è semplice e pacato, adatto ad ogni tipologia di lettore (dall’adulto allo studente); le emozioni che arrivano sono sincere e palpabili. (Sembra persino di sentirlo borbottare!). Non resta che allungarci verso il maestro e stringergli la mano!”

Casa editrice: EurArte
Prezzo al pubblico: 15 euro 
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Clara BertellaClara Bertella, soprano, dopo aver conseguito con lode la laurea in lettere ad indirizzo storico musicale, si è diplomata a pieni voti in canto presso il Conservatorio “Puccini” di La Spezia e si è perfezionata a Genova sotto la guida del soprano M.G. Gabanizza.
Si è esibita come solista in numerose città italiane e ha partecipato a rassegne e festival internazionali (tra cui la 7ª Rassegna concertistica di Latina e il 9° Festival internazionale di musica da camera del Tigullio), lavorando con importanti orchestre quali la Filarmonica di Chiavari diretta da Danilo Marchello e l’Orchestra filarmonica di Lecco e collaborando con illustri direttori d’orchestra tra i quali il Maestro Manfredi Argento e registi quali Beppe Navello. Ha cantato nei teatri delle province di Bergamo, Brescia, Milano, La Spezia, Alessandria, Torino, Trento e Venezia esibendosi nel ruolo di Musetta in Bohème di Puccini e nel ruolo di protagonista nelle opere Suor Angelica di Puccini, La serva padrona di Pergolesi, Elisir d’amore di Donizetti, Il Barbiere di Siviglia di Rossini, Don Pasquale di Donizetti, La Traviata di Verdi, Rigoletto di Verdi, La Cambiale di matrimonio di Rossini (in collaborazione con l’accademia di Brera di Milano).
Allo studio del repertorio operistico affianca l’attività concertistica in ambito sacro: si è esibita come soprano solista nella Petite messe solemnelle di Rossini, nella Krönungsmesse di Mozart, nella Nelsonmesse di Haydn, nel Requiem di Mozart e nel Requiem di Hidas, nel Gloria di Vivaldi, nello Stabat Mater di Pergolesi e nella Messa in Sol di Schubert. Ha collaborato in Italia e all’estero con il soprano Denia Mazzola Gavazzeni esibendosi, tra l’altro, nella Missa Salisburgensis di Gnecchi.
Recentemente ha approfondito lo studio del repertorio barocco esibendosi in Italia e all’estero in duo con il Maestro Ennio Cominetti, riscoprendo ed eseguendo arie, cantate e mottetti del 600/700 di G. Giordani, L. Leo, P. Morandi, G.F. de Majo, P. Terziani per voce solista e organo. Ha partecipato con tale repertorio alla quinta edizione del Festival Serassi, manifestazione volta alla valorizzazione degli organi storici delle province di Como e Lecco promossa da AGIMUS Lombardia.
Ha collaborato con il coro “i piccoli musici” di Casazza diretti dal M. Mario Mora con il quale ha tenuto diversi corsi di perfezionamento per direttori di cori di voci bianche. Tiene corsi di vocalità patrocinati dall’U.S.C.I e dalla Federazione Cori Trentini e segue numerose corali del nord Italia. È chiamata a far parte di commissioni di ascolto in rassegne e come membro di giuria in concorsi corali.

 

Ennio CominettiEnnio Cominetti, i suoi concerti vengono accolti in questo modo sui giornali di tutto il mondo: “Nemmeno ad Heidelberg capita tutti i giorni di poter ascoltare un interprete così eccellente come l’organista Ennio Cominetti. Si è presentato come solista di grande virtuosismo (…) con un fuoco d’artificio di articolazioni organistiche e di possibilità di fraseggio che hanno trasformato l’ascolto in un avvenimento”. (Rhein-Neckar-Zeitung, Heidelberg, 14.8.1992); “Il récital di Cominetti: una lezione di compostezza e di stile” (Il Giornale, 4 Aprile 1989); “La sua chiara e pulita esecuzione scaturisce dall’intuito del vero senso del linguaggio musicale” (Il giornale di Lugano, gennaio 1980).
La sua attività divulgativa nel campo della musica sacra, e dell’organo in particolare, lo ha portato a promuovere festival e rassegne nei pur minuscoli luoghi dove vive, per altro ricchi di strumenti storici di assoluto valore; nel “Circuito Organistico Internazionale in Lombardia”, ideato e diretto da Ennio Cominetti, con circa ottanta concerti l’anno da vent’anni vengono valorizzati alcuni fra gli organi storici più significativi della regione.
Ha inciso CD, realizzato video, scritto articoli per riviste musicali italiane ed europee, tenuto conferenze, master class, presieduto giurie…
I suoi CD vengono accolti così: “Cominetti spazia abilmente tra le modeste possibilità foniche dello strumento aggiungendo e togliendo i registri al momento giusto, mantenendo un grande equilibrio sonoro. A questo si aggiunga una grande capacità di articolazione e una lettura chiara e meditata che rende sempre perfettamente udibile l’intreccio delle voci e i loro giochi di rimandi. La sensazione è quella di pagine facili tanto è la leggerezza e la naturalezza di Cominetti” (G. Capponago del Monte in CD Classica, Luglio/Agosto 1997).
Ha fondato e dirige l’Orchestra Cameristica Lombarda, l’Ensemble Vocale “Soli Deo Gloria” e il Coro Accademico Lombardo, compagini formate esclusivamente da musicisti professionisti, oltre all’Ensemble strumentale “La scala”. I repertori di tali formazioni spaziano dall’Opera lirica all’Operetta, musica sinfonica, da camera, Madrigali, Mottetti e Oratori, senza disdegnare, per altro, la musica moderna.
Compositore di musica organistica (vincitore del Concorso Internazionale di Composizione per organo di Magadino, Svizzera, nel 1982), strumentale, corale e per banda, ha avuto svariate rappresentazioni per Rai Radio 3 ed emittenti straniere tra cui la Bayerishe Rundfunk.
Dopo aver ottenuto la cattedra di Organo complementare e canto gregoriano al Conservatorio di Trapani, vi ha rinunciato per dirigere il dipartimento di musica sacra dell’Arts Academy di Roma dove per alcuni anni ha tenuto anche la cattedra di perfezionamento in organo, portando alcuni allievi a guadagnare riconoscimenti nel corso della loro carriera.
Oltre all’attività concertistica, discografica, pubblicistica, organizzativa e divulgativa, Ennio Cominetti si occupa oggi anche della direzione artistica della casa editrice EurArte.