“Breve storia degli strumenti a tastiera”: il nuovo lavoro di Gabriele Ottaiano

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Nulla può essere separato dal contesto nel quale è inserito.

Se questo è vero, allora in un momento di svolta cruciale quale quella di riforma dei Conservatori, dove lo studente-musicista è a giusta ragione chiamato ad una più ampia e generale formazione musicale, risulta evidente che quest’ultimo non possa essere esentato dalla conoscenza della storia dello strumento musicale oggetto del proprio studio.

Per tale ragione, il M.° Gabriele Ottaiano, docente titolare della cattedra di Pianoforte principale presso il Conservatorio di Napoli “S. Pietro a Majella”, ha deciso di scrivere un piccolo manuale dal titolo “Breve storia degli strumenti a tastiera”. Edito nel mese di luglio del corrente anno, esso costituisce in prima battuta, in mancanza di precise direttive ministeriali sui nuovi programmi di studio delle varie discipline, un valido ed interessante punto di riferimento per altri docenti che ancora navigano nel mare magnum dell’indecisione su quanto proporre ai propri allievi. In seconda istanza, per il linguaggio semplice e scorrevole con il quale è scritto e grazie all’esplicativo corredo d’immagini, questo compendio risulta particolarmente fruibile dagli studenti di tutte le fasce d’età che, dopo una sua attenta lettura, potranno avere una visione più nitida e chiara di come gli strumenti a tastiera abbiano attraversato il tempo, evolvendosi.

Altra nota di valore del testo, infine, è quella di essere corredato di traduzione di inglese a fronte, il che lo rende comprensibile al sempre maggior numero di studenti stranieri che frequentano i Conservatori italiani e gli Istituti Musicali. Il tutto in un’ottica di totale integrazione quale quella che la musica, a giusta ragione, dovrebbe creare a dispetto di tutto.