Notizie dal mondo

Esce la biografia di Tony Allen, il batterista artefice dell’Afrobeat

Scritto da
/ / Scrivi un commento

Tony AllenLa Duke University Press ha pubblicato il volume “Tony Allen: An Autobiography of the Master Drummer of Afrobeat”. Gli amanti del genere e, in generale gli estimatori di world music, conoscono Allen come il batterista grazie al quale (oppure che insieme a) Fela Kuti, ha inventato l’Afrobeat, il sound che ha coinciso con una serie di elementi musicali e politici che, dalla Nigeria, hanno “invaso” tutto il mondo a partire dall’inizio degli anni Settanta. Il volume è stato scritto da Allen insieme a Michael E. Veal, musicista e professore di Music and African American Studies alla Yale University, e già autore della biografia del rivoluzionario sassofonista nato ad Abeokuta nel 1938, dal titolo “Fela: The Life and Times of an African Musical Icon”.

Nato a Lagos nel 1940, Allen imparò giovanissimo a suonare la batteria, militando poi in molte band della città, tra le quali “Agu Norris and the Heatwaves”, “The Paradise Melody Angels” e “The Western Toppers”. Nel 1964 incontra Fela, con il quale suonerà prima nei “Koola Lobitos” e poi nei leggendari “Africa 70″, concependo l’idea “tecnica” dell’Afrobeat, fondendo cioè i ritmi tradizionali con i quali era cresciuto con i modelli e le nuove tecniche del jazz, del funk e dell’R&B (che aveva avuto modo di apprezzare e studiare durante un suo lungo soggiorno negli USA nel 1969). Per apprezzare il suo contributo nella strutturazione dell’Afrobeat ma anche alla dimensione live che ha reso indimenticabili le performance della band del “Black President”, basti pensare che quando Allen lasciò gli “Africa 70”, per motivi legati soprattutto all’attivismo politico di Fela Kuti, questi lo sostituì con ben quattro batteristi.

Oggi Allen ha 73 anni e dal 1985 vive a Parigi. Ha all’attivo numerosi album e, soprattutto, collaborazioni importanti con artisti africani e non, tra i quali Damon Albarn, King Sunny Ade e Jimi Tenor.

E il suo spirito è ancora lo stesso, come si può evincere da questa dichiarazione: “I still challenge myself every time with my playing. I still want to play something impossible, something I never played before”.

 

Autore: Daniele Cestellini

Daniele Cestellini ha scritto 752 articoli.

Questo post è disponibile anche in: Inglese

Scrivi un commento

Devi essere connesso per inserire un commento.

[adrotate block="7"]


Gli appuntamenti

[eventlist]

News


In evidenza

Videoclip n. 18 sulla tecnica della Fisarmonica Diatonica

Videoclip n. 18 sulla tecnica della Fisarmonica Diatonica

Questo videoclip tratta una delle fioriture più utilizzate, nel repertorio classico e non solo, ovve[...]

Come mare squarciato d'estate - Il futurismo musicale

Come mare squarciato d'estate - Il futurismo musicale

Prima ancora che lo facesse Walt Disney, lo avevano già fatto i futuristi. No, non animare disegni. [...]

Cala il sipario sul VII Concorso Pianistico Internazionale: Gran finale al Caio Melisso

Cala il sipario sul VII Concorso Pianistico Internazionale: Gran finale al Caio Melisso

Concluso Domenica 24 Novembre 2019 al Teatro Caio Melisso il VII Concorso Pianistico Internazionale [...]

[adrotate block="8"]

Concorsi/Festival

Daniela Spalletta, orgoglio del jazz italiano nel mondo

Daniela Spalletta, orgoglio del jazz italiano nel mondo

La talentuosa cantante siciliana seconda al “Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition 2019[...]

S&M Festival “Città di Spoleto”, il racconto ...

S&M Festival “Città di Spoleto”, il racconto ...

Il sorriso delle madri non ha lingua. Nonostante gli usi e i costumi differenti riescono a comprende[...]

Cala il sipario sul VII Concorso Pianistico Internazionale: Gran finale al Caio Melisso

Cala il sipario sul VII Concorso Pianistico Internazionale: Gran finale al Caio Melisso

Concluso Domenica 24 Novembre 2019 al Teatro Caio Melisso il VII Concorso Pianistico Internazionale [...]