CLAUDIO ABBADO
LE OPERE E I GIORNI
di Alessandro Zignani
A un anno dalla morte, una riflessione serena, equilibrata, che svela il percorso umano e artistico di uno dei più grandi del Novecento
Ritratto dell’ultimo umanista: un maestro in lotta contro la globalizzazione delle coscienze, questo profilo di Abbado traccia la parabola di una vita spesa nell’edificare orchestre, teatri, progetti e utopie. Lungo una vicenda che riassume in sé l’intera Europa musicale del Dopoguerra – dagli orizzonti ansiogeni della Guerra Fredda alle lotte sessantottine per l’uguaglianza sociale, fino all’attuale alienazione urbana dell’homo faber – il cammino interiore del direttore diventa il paradigma di una progressiva scissione tra presente e memoria: tra il “principio di piacere” e il senso profondo delle cose. Abbado attraversa questo collasso progressivo dell’Eufonia tra culture, lingue e destini sognata dalla musica dei suoi anni giovanili con una non rassegnata visionarietà: una purezza illuminata dal rifiuto di ogni limite; qualsiasi coercizione del tempo sulla volontà umana. Al centro del libro, le partiture continuamente ripensate, riproposte, dal maestro: una mappa di ciò che eravamo; un ideale di ciò che potremmo tornare a essere, qualora riscoprissimo la magica alchimia che legava, un tempo, mente e natura, microcosmo e macrocosmo. Ponendo la musica al centro delle arti e delle scienze, Abbado qui ci insegna l’unica risorsa che ci lasci sperare in una redenzione futura: quella curiosità intellettuale senza la quale l’arte è mera esecuzione del segno.
pagine VI+266 – collana “Grandi Direttori”, 8 – formato cm. 15×21
Prezzo al pubblico Euro 25,00
DISPONIBILE DAL 31 GENNAIO 2015
ZECCHINI EDITORE
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