Mozart: documenti, non leggende
Marco Murara continua il proprio, instancabile cammino tra i meandri della – a dir poco – smisurata mole di documenti mozartiani. Tessera dopo tessera, il mosaico si compone, acquista forme e (…)
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Marco Murara continua il proprio, instancabile cammino tra i meandri della – a dir poco – smisurata mole di documenti mozartiani. Tessera dopo tessera, il mosaico si compone, acquista forme e (…)
“Questo sì che sarebbe un lavoro!” […] Ma…” Quel “ma” avrebbe prevalso. Un diniego tutt’altro che lapidario, anzi, piuttosto, sofferto, ma un diniego. Dopo grande e lungo tormento, il responso (…)
Napoleone fu davvero un appassionato di musica? O, piuttosto, intuì che la musica, al pari e più di altre espressioni artistiche, poteva costituire un formidabile strumento, funzionale (…)
Da dove partire per raccontare l’«attrazione fatale» di Sofija Gubajdulina per la fisarmonica e il felice rapporto con alcuni dei suoi maggiori interpreti, primo fra tutti Fridrich Lips? (…)
Di pochissimi artisti si può dire che siano stati protagonisti, al pari di Picasso, di (quasi) tutte le rivoluzioni culturali del proprio tempo. Tra questi, nel campo del jazz, c’è Miles Davis (…)
Sono trascorsi dieci anni dall’incontro a Teplitz e non si può certo affermare che la relazione fra Goethe e Beethoven si sia evoluta. Nel maggio del 1822, il compositore scrive nuovamente al (…)
Personalmente, sotto una dichiarazione come quella che segue, metterei la firma: “O una passione è esagerata oppure è soltanto un hobby. Deve durare per una vita e riempirla tutta, smodata e iperbolica, eccessiva e ossessiva (…)
La lettera dell’aprile 1811, con la quale Beethoven aveva chiesto a Goethe, con grande umiltà, un giudizio sulle musiche di scena per l’Egmont (“Anche se fosse di biasimo sarà proficuo per me(…)
Un anno con Mozart, sottotitolo – non meno importante – Bach, Gershwin, Puccini e gli altri. Un brano musicale per ogni giorno dell’anno è una sorta di breviario musicale, che a qualcuno potrebbe evocare un analogo libro edito (…)
Il 2011 di Pauline Oliveros non si era esaurito con Octagonal Polyphony. Nello stesso mese di gennaio, in una sessione sostanzialmente senza soluzione di continuità con la precedente, e con (…)