La lunga notte della musica
Tra il settembre del 1938 e il luglio del 1943, lo Stato fascista emana oltre centosettanta norme contro i cittadini ebrei. A queste si devono aggiungere i provvedimenti promulgati dalla (…)
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Tra il settembre del 1938 e il luglio del 1943, lo Stato fascista emana oltre centosettanta norme contro i cittadini ebrei. A queste si devono aggiungere i provvedimenti promulgati dalla (…)
Per fortuna che a proteggere la musica sono state scelte due figure femminili! Euterpe per la cultura classica, Santa Cecilia per quella cristiana. Altrimenti chi mai si rammenterebbe (…)
Quest’anno, il regalo di Natale che ho fatto a me stesso è stato la lettura dell’ultimo saggio di Enzo Restagno, dedicato a Claude Debussy. Quello che mi sono concesso, a dire il vero, è un (…)
Nel giro di un istante era nato l’amore per questo testo, nel giro di qualche ora la sua lettura era consumata. E non solo per il richiamo a Goffredo Petrassi. Tanti altri sono gli argomenti trattati, capaci di suscitare interesse (…)
Fin dalle prime battute della “Premessa”, anzi, fin dal titolo stesso di questo libro, ho pensato: “Speriamo che abbia un seguito! Speriamo che Camilla Testi ci proponga presto nuovi appuntamenti con le vicissitudini dei (…)
Come gli “esami” di Eduardo De Filippo, anche le novità editoriali in campo musicale, per fortuna, “non finiscono mai”, nonostante le difficoltà in cui versa il settore. L’occasione del (…)
Il nostro giornale ha già dedicato molto spazio ad Astor Piazzolla in occasione del centesimo anniversario della sua nascita. Pensavamo di non tornare più sull’argomento, ma, quando alla porta (…)
Non è un romanzo, ma nemmeno un saggio vero e proprio. Non un ritratto, ma schizzi, appunti, impressioni. E il linguaggio è quello letterario, non quello che ci si aspetta affrontando uno (…)
La scrittura ricercata, la complessità delle argomentazioni, l’approccio psicanalitico e, non ultima, l’accorta immersione dei musicisti di cui si occupa nel loro ambito storico e (…)
L’approccio alla sua figura o, anche, solamente, al suo nome, è dominato da una sorta di religioso rispetto o di timore reverenziale. Ad accentuarli sarà pure quell’articolo determinativo (“LA”) posto sempre davanti al suo (…)