Testimonial d’eccezione Stefano Belisari, in arte Elio, “che sarà il collante fra le varie composizioni con l’ironia e la simpatia che lo contraddistinguono”. L’artista debuttò a Pesaro venticinque anni fa al Rossini Opera Festival nell’opera Isabella composta da Azio Corghi proprio su richiesta del ROF – come ricorda il quotidiano Avvenire – per favorire un avvicinamento dei giovani alla lirica. Pur diplomato in flauto al Conservatorio di Milano “da giovane – afferma Elio – avevo sempre odiato l’opera”. Per lui, l’incontro con Corghi fu illuminante ed anche grazie ad altri contatti decise di spendersi quale divulgatore, specie tra i giovani, della musica classica. “Bisogna abituare il gusto”, sostiene. Salvatore Giordano, presidente del Conservatorio, rimarca che lo spettacolo è il risultato di un lavoro di squadra i cui compartecipi sono il Rossini Opera Festival, l’AMAT nonché varie istituzioni pubbliche e sponsor privati.
Il direttore Masini è prudente: pur augurandosi il buon esito, definisce per certi versi la serata “un’impresa, con anche i rischi d’impresa”. Ma, a fronte di tale apprezzabile cautela, non sfugge che i lavori già agli atti dei suoi docenti – operativi in armonioso coordinamento, sottolinea la professoressa Gutman – sono pregevoli e certamente anche queste composizioni “rossiniane” non saranno da meno. In ogni caso ciò che “riluce” nell’iniziativa è anche l’esternazione artistica dell’Istituto, il livello della capacità creativa dei suoi docenti in servizio o in congedo. Un prestigioso risultato. Un ottimo modo di festeggiare sia Rossini, che l’Anno Accademico ed il 140° di vita del Conservatorio.
Felicitazioni ed affettuosi auguri a tutti.
*Presidente emerito del Conservatorio Rossini
Nella foto: Giorgio Girelli con il direttore Fabio Masini ed il mastro Luca Bramanti