Talenti locali ed ospiti internazionali per la II edizione dal 10 al 14 maggio
Ad offrire un’inedita anteprima della rassegna saranno infatti gli allievi delle scuola primaria dell’I.C. Mazzini protagonisti del progetto “organetto” condotto dal maestro Roberto Lucanero per la civica scuola di musica. Un laboratorio cui partecipano un centinaio di alunni delle classi III-IV-V che hanno dato vita a due orchestrine di 14 elementi e a cinque nutriti gruppi di propedeutica. Giovedì alle 10.00 suoneranno e danzeranno attingendo ad un repertorio tipico della tradizione marchigiana mentre il giorno 14 il loro saggio pubblico avrà l’onore di condividere la scena del Salone degli Stemmi (17.30) con l’ospite di spicco, lo scozzese Norman Mackay.
Le commistioni di generi e generazioni costituiscono la cifra fondante di questo Wow. Vedi la serata di venerdì in cui i “Two Half dogs”, al secolo il duo osimano composto da Paolo Polverini e Silvano Staffolani con Lorenzo Cantori farà riecheggiare note internazionali mentre Roberto Lucanero e Marco Meo (tamburello) esalteranno il repertorio marchigiano innescando saltarelli e semplici balli, accessibili anche ai meno esperti, preceduti dalla conferenza di Massimiliano Di Carlo e accompagnati da stage di danza che si ripeteranno anche sabato.
Domenica è invece la giornata dedicata al tango argentino, con il concerto-spettacolo delle 18 della Giacomo Medici tango orchestra e Gianni Iorio (bandoneon, stretto collaboratore di Luis Bacalov), evento valorizzato dai ballerini argentini Pablo Moyano e Roberta Beccarini. In serata, una vera e propria noche milonguera (a numero chiuso) allestita al Salone degli Stemmi con l’Associazione Tango di Marca. Lunedì 14, si festeggia il patrono con musica itinerante e il concerto clou della band scozzese Norman Mackay Ceilidh experience; una vera chicca perché Norman suona un particolare strumento semitonato prodotto in zona ma utilizzato solo in Scozia ed Irlanda: bisonoro a destra (come un comune organetto) e unisonoro a sinistra (come la fisarmonica). Da questa specificità nasce un repertorio a sua volta originale che dalla musica tradizionale scozzese si allarga al pop internazionale grazie al mix di strumenti acustici ed elettrici (ceilidh violino, chitarra e batteria) regalando un approccio folk sorprendente ed interessante.
Sempre attivi inoltre i sound art corners, le sette isole artistiche dove cantanti, attori, pittori e performers possono esprimere la loro creatività in libertà.