Si tratta di una prestigiosa competizione giunta quest’anno alla XII edizione. Indetta dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), punta a valorizzare il patrimonio culturale e artistico presente in tutto il territorio nazionale, in particolare mira a individuare e premiare l’eccellenza della formazione artistica e musicale espressa dai Conservatori di Musica e dalle Accademia di belle arti.
Quest’anno una nota di attenzione particolare sembra proprio meritarla la fisarmonica leccese. In primo luogo grazie alla vittoria del primo posto di Michele Bianco nella specifica categoria strumentale – la competizione si è tenuta a Pescara il 22 e 23 settembre scorso.
Superlativa la prova di Michele Bianco, che si è affermato con un punteggio di notevole scarto rispetto agli altri concorrenti. Prova che, in realtà, va a suggellare un percorso già ricco di risultati e quanto mai virtuoso per questo giovane musicista, unico nel panorama fisarmonicistico nazionale.
Reduce dalla medesima posizione solo dieci giorni prima durante il “70th Coupe Mondiale di Fisarmonica” a Osimo, il trio continua a conquistare una serie di risultati eccezionali per la fisarmonica nella sezione cameristica portando avanti, letteralmente, il nome della sua origine e istituzione.
A Lecce, dunque, nel Conservatorio “Tito Schipa”, si radicalizza il metodo del successo e si alimenta un lavoro innovativo sulla fisarmonica e il suo repertorio, focalizzato non solo sull’aspetto tecnico- strumentale, presupposto indispensabile, ma approfondendo e stimolando elementi connaturati alla sfera musicale e spirituale del singolo e del gruppo.
Di fatto muta con loro, con questi tre ammirevoli musicisti, l’approccio all’ascolto, che diventa godimento degli elementi di novità (estetici, timbrici e musicali) introdotti dalla transculturalità dello strumento e, assiomaticamente, dall’abnegazione, dedizione e motivazione che appartiene al Lecce Accordion Project, qualità quanto mai necessarie per sviluppare un percorso in qualche modo pionieristico rispetto alla fisarmonica e incarnare l’eccellenza.