Nella mattinata di venerdì 14 novembre sono iniziate le audizioni dell’XI Concorso Pianistico Internazionale “Città di Spoleto” che, come già comunicato, ha registrato presenze dall’Italia, Grecia, Bulgaria, Giappone, Cina, USA, Turchia, Spagna e Portogallo.
Il concerto di sabato 15 novembre, invece, sarà come di consueto dedicato alla fisarmonica e, questa volta, ad omaggiare la manifestazione e il pubblico presente, sarà l’ARCADIONduo costituito da Mario Milani (fisarmonica) e Leonard Simaku (violino). Una coppia oramai collaudata in virtù delle tantissime performances proposte, la maggior parte delle quali con le composizioni dello stesso docente del Conservatorio Lucio Campiani di Mantova, fonte inesauribile di idee e di nuove produzioni discografiche.
Questo il programma proposto:
Mario Milani – Tango storto (New tango)
Mario Milani – Pazzacaglia (Omaggio a Haendel)
Mario Milani – Hamaca Loca (South American impressions)
Mario Milani – Liric
Mario Milani – Modern Tango (New tango)
Mario Milani – Dread (Nigth dream)
Mario Milani – Colors from the east (Balkan dance)
Mario Milani – Omaggio a Máximo Diego Pujol
Mario Milani – Vento tzigano (Czardas)
ARCADIONduo Leonard Simaku – violino / Mario Milani – fisarmonica
Due strumenti musicali all’apparenza appartenenti a mondi diversi, si incontrano e danno vita a insolite sonorità luminose e struggenti. La passione per linguaggi fuori dagli schemi, l’invenzione musicale vissuta e trasmessa come gioco e come libera espressione di emozioni e moti dell’animo, unisce e stimola la ricerca di ARCADIONduo verso nuove possibilità melodico-ritmiche in un viaggio dalle affascinanti e imprevedibili sonorità. Con riferimenti al Novecento, il repertorio ha un unico imprinting, il gioco come emozione dell’animo seguendo esclusivamente l’istinto musicale nel divertimento dell’elaborazione, conducendo l’ascoltatore verso tempi e terre remote in un viaggio emozionante, ricco di atmosfere ed immagini fantastiche sostenute da una trama ritmica di grande energia. Il progetto prende forma in questa ricerca tra barocco, popolare, etnico e jazz, con una scrittura fortemente segnata da canoni classici, ma che lascia spazio anche all’improvvisazione. Contaminazione è la parola d’ordine di questa collaborazione in cui esperienze personali diverse danno origine ad una sorprendente combinazione di qualità umane e professionali.