La storia della fisarmonica si può leggere ovunque, ma in Cooperfisa si vede e si tocca con mano. Tutto ha origine da una linguetta di acciaio armonico che vibra con l’aria generata da un mantice; la linguetta è l’ancia libera e, da sempre, è il “cuore pulsante della fisarmonica”. Nel 1863 un giovane contadino, Paolo Soprani, riceve in dono da un viandante austriaco una cassetta di legno che emette suoni, una sorta di armonica con un mantice. Si ingegna e vi apporta qualche modifica, poco tempo dopo è Mariano Dallapè a fare il secondo passo, traendo un unico suono da ogni tasto, sia soffiando che aspirando aria ed è questa l’evoluzione che segna il passaggio dall’organetto alla fisarmonica cromatica. Il terzo grande pioniere è Simone Merlo, che impara il “mestiere” e così la fisarmonica trova patria anche a Vercelli. A cavallo tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, sono innumerevoli le fabbriche di fisarmoniche a Vercelli: la storia parla di ventiquattro marchi e quella della Cooperfisa parte proprio da qui.
La “Cooperativa Armoniche” viene fondata a Vercelli, nel 1921, da ex operai specializzati di altre botteghe di fisarmoniche che diventano soci lavoratori mettendo in comune le loro forze e la loro creatività. L’impresa non è facile. La produzione delle fisarmoniche vede, infatti, due periodi di crisi: il primo legato alla guerra negli anni Quaranta per mancanza di materie prime e il secondo negli anni Sessanta, quando arrivano sul mercato le “tastiere” che cambiano le “mode musicali”. Il declino sembra inesorabile, ma quest’azienda, pur tra mille difficoltà, continua la propria produzione sino al 1981, quando Pancrazio Aichino ed Emiliana Roviaro decidono di dare seguito al lavoro, affiancando agli artigiani storici Cesare Trevisio, Nino Vanzini e Marino Fiore alcuni giovani provenienti dalle scuole di avviamento professionale. Pian piano questi ultimi imparano i segreti del mestiere e le attività riprendono con entusiasmo. Vecchi e nuovi clienti dimostrano di apprezzare il prodotto “made in Vercelli” per la particolare purezza del suono che ricorda, proprio per la sua timbricità, la “musette” francese.
“Riguardare oggi le fotografie, gli appunti e i disegni, riprendere in mano gli attrezzi e gli antichi strumenti è rivivere una storia, una tradizione fatta di lavoro manuale, di conoscenza e di autentica passione e, oggi, anche di innovazione con strumenti sempre più attuali, sempre con un occhio di riguardo ai materiali e “su misura” per ogni richiesta ed esigenza dei clienti. Organizzare questo evento non è solo un motivo di orgoglio per la nostra azienda”, dice Emiliana Roviaro, “ma è soprattutto un modo per dire grazie ai nostri clienti e agli appassionati della fisarmonica che in questi anni ci hanno scelto per l’attenzione e la qualità dei nostri prodotti e anche al nostro staff, fatto di persone e di professionisti capaci che contribuiscono a rendere il marchio Cooperfisa conosciuto e apprezzato in tutto il mondo”.
Alla manifestazione, condotta da Carlo Casablanca, parteciperanno, tra gli altri, James Lesueur dalla Francia, Gary Blair dalla Scozia, Eugenia Cherkazova dall’Ucraina, Dragoi Ion dalla Romania, Breda Horvat dalla Slovenia, Jovica Jovic dalla Serbia, il Gruppo delle fisarmoniche dell’Alta Savoia dalla Francia e gli italiani Gianluca Campi, Tiziano Chiapelli, Daniele Carabetta, Mimmo Mirabelli, Romeo Aichino, Carlo Savoino e la Fisorchestra “Accordeon Group” diretta dal Maestro Roberto Quaglia.