Tra sue composizioni originali e rivisitazioni di pezzi celebri, tra jazz e rock (quello dei Pink Floyd, dei Tears for Fears e dei Frankie Goes to Hollywood), Gabriel Barrett ci regala quindici brani per piano solo da ascoltare con la stessa attenzione con la quale sono stati pensati. Perché la musica, questa musica, ci può anche aiutare a capire quale sia il senso della vita, facendoci scoprire che “la verità, come la vita stessa, è in tutte le cose”.
Gabriel Barrett, al secolo Gabriele Barettin, suona il pianoforte dall’età di otto anni. Dopo gli studi privati, si iscrive (1993) alla Scuola popolare di musica di Testaccio, a Roma, dove s’innamora della musica afroamericana. Contemporaneamente, in qualità di consulente musicale, collabora all’allestimento di alcuni spettacoli del Teatro dei Cocci. Con la band Robby Dread and GoodVibration partecipa a due edizioni della manifestazione internazionale di musica reggae Rototom SunSplash ad Osoppo. Poi, un progetto latin-jazz di musica inedita, La Pellicola Band, suonando con il Maestro cubano di percussioni Umberto Oviedo in molti club della capitale e partecipando a diverse manifestazioni live come il “Festival della canzone italiana a Monaco di Baviera” e “Marte Live”. Numerose le sue performance al piano di brani inediti e di arrangiamenti originali di brani editi della tradizione popolare in molti teatri romani: dal Teatro dei Satiri al Teatro Rossini, dal Nuovo Teatro Colosseo allo Stadio della Pallacorda (con Valentina Persia). Nello stesso periodo, decide di intraprendere lo studio della fisarmonica a piano, che utilizza dal vivo in alcune performance.
In The Middle rappresenta il suo esordio discografico come compositore.
Gabriel Barrett, In the Middle
Etichetta: Redwood Recordings, 2021
Distribuzione globale: The Orchard