Raccontare Puccini a tutti

Paolo Petronio, “Le opere di Giacomo Puccini. Una personalissima escursione”

L’Italia non ha una grande, né, tantomeno, lunga tradizione nella divulgazione delle discipline scientifiche e umanistiche. Laddove il mondo anglosassone annovera fior di scienziati, letterati, storici dell’arte, ecc., che, pur vantando titoli accademici, si dedicano ad essa, da noi il mestiere del divulgatore resta ancora una professione sottovalutata, quando non vista con sospetto. Che sia esercitata da accademici (rarissimi, lo ripeto) o da giornalisti, o da «semplici» appassionati. Il fenomeno è particolarmente diffuso, poi, nell’ambito della musica colta. Alla mole esorbitante della letteratura specialistica (interessante, fondamentale e ineludibile, sia detto) non ne corrisponde una, pari, in grado di far comprendere l’ABC di una sinfonia, di un concerto da camera o di un’opera lirica anche a chi non «mastichi» pentagrammi, crome e chiavi di violino. E il fatto che una casa editrice specializzata in saggistica musicale qualificata, i cui titolari sono, per di più, musicisti «patentati», dia spazio alla divulgazione, fa onore alla casa editrice stessa. I fratelli Zecchini hanno mandato, infatti, in libreria (marzo 2022) il libro di Paolo Petronio, Le opere di Giacomo Puccini. Una personalissima escursione, la cui mission dichiarata dall’autore è quella di soddisfare le curiosità che ogni appassionato nutre nei confronti del Maestro e del suo teatro musicale, “una guida facile alle opere pucciniane, un completamento degli altri libri esistenti” in cui “il discorso è accessibile a tutti”.

Indubbiamente, almeno in rete, qui e là, è possibile reperire testi che illustrino con termini semplici il lavoro di Puccini o di altri compositori. Il merito del libro di Paolo Petronio, però, consiste anche nel presentare la materia in maniera ordinata, senza che ci si possa perdere alla ricerca di questo o di quel dettaglio: per ogni opera – compresa la giovanile Messa a quattro voci – l’autore presenta personaggi, scena, organico orchestrale e vocale, date delle prime rappresentazioni, trama, guida all’ascolto, vicende che portarono alla scrittura del libretto e alla composizione della musica, biografie e riassunti di quanto già detto nei capitoli precedenti. Il tutto corredato, come ogni libro che riceve l’imprimatur di Zecchini, da un apparato critico (note esplicative, bibliografia, indici analitici) sempre esauriente.

Come sottolinea Gianfranco Cosmi nella presentazione del volume, “certamente esisteva già molta letteratura sulla sua figura [di Puccini, n.d.r.], ma a mio parere mancava un lavoro che descrivesse la sua musica con semplicità e chiarezza di scrittura, con analisi e spiegazioni sia relative al soggetto delle opere che all’aspetto musicale e storico”. Last but not least la capacità di Paolo Petronio di imbastire un vero e proprio racconto attorno alla figura e alle opere di Giacomo Puccini.

Insomma, il libro di Paolo Petronio è uno strumento utile agli appassionati privi di competenze musicali specifiche, ma anche al “collega” divulgatore che qui trova tante informazioni che lo aiuteranno nelle proprie attività.

Io, lo dichiaro ufficialmente, credo proprio che ne farò tesoro per il mio lavoro.

 

Paolo Petronio (1950), musicologo triestino, da ormai sessant’anni svolge ricerche musicali, in origine come hobby e poi come un vero e proprio secondo lavoro. Oltre che dai grandi compositori è sempre stato attratto da compositori meno grandi, ma ingiustamente messi da parte e quasi dimenticati. Ha, infatti, pubblicato nel 2002 i libri Viktor Parma oče slovenske opere (Viktor Parma il padre dell’opera slovena) per la casa editrice triestina Mladika, e per Zecchini Editore Alfredo Catalani nel 2014 e Le opere di Antonio Smareglia nel 2016, oltre alla curiosa ricerca Gli inni nazionali del mondo nel 2015.

 

Paolo Petronio, Le opere di Giacomo Puccini. Una personalissima escursione

Editore: Zecchini, Varese

Anno di edizione: 2022

Pagine: 250, bross., € 29,00

 

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