Il musicista Damiano Davide debutta in streaming con l’album Mirror (by Apogeo Records New Generation)

Disponibile in streaming, dal 29 gennaio, Mirror l’album di debutto del compositore e musicista Damiano Davide per Apogeo Records New Generation.

Compositore, pianista e direttore d’orchestra, Damiano Davide ha alle spalle una vita musicale ricca di esperienze diverse tra loro che sono confluite nel suo primo disco da solista composto durante il lockdown della scorsa primavera.

Nove le tracce del disco anticipato dai singoli Mirror (dicembre 2020) e Plague (gennaio 2020); quest’ultimo brano si avvale della prestigiosa collaborazione del musicista Lino Cannavacciuolo.

 

 

Pianoforte e Fisarmonica – Damiano Davide

Violino (Plague) – Lino Cannavacciuolo

Violino (tutti gli altri brani) – Caterina Bianco

Violoncello – Davide Maria Viola

Contrabbasso – Rolando Maraviglia

Elettronica – Marco Balestrieri

 

Canvas – La preparazione della tela, dei colori, dei suoni e dei materiali che verranno usati. “Canvas” è lo spazio bianco, è il silenzio che vienesporcato per la prima volta. È anche il primo brano dell’album che ho scritto; da questa ricerca di piccoli suoni puntiformi contrapposti alle linee lunghe degli archi è scaturito tutto il resto del concept.

Plague – “Plague” è un contagio musicale, l’evocazione di una pestilenza che nasce e trae la sua forza da un’unica, singola, nota ribattuta. Si diffonde nell’aria gelida e sottile dell’inverno e non lascia altra scelta che fuggire. Un pianoforte, un violoncello e il violino gitano e suadente di Lino Cannavacciuolo, in una scrittura a “canone”, lottano senza tregua contro un male invisibile e impossibile da fermare. Nel ritmo serrante di una rincorsa violenta verso l’immunità, l’unica occasione di salvezza è data da una lunghissima frase del violino capace di fermare il tempo attraverso la memoria di un ricordo lontano.

Mirror – Ho composto “Mirror” immaginando di porre idealmente uno specchio al centro della tastiera di un pianoforte; tutto ciò che fa la mano destra viene eseguito in maniera esatta ma speculare dalla mano sinistra, prima contemporaneamente poi in maniera sfalsata. Anche il violino e il violoncello si comportano alla stessa maniera. Questo continuo avvicinarsi e allontanarsi crea dinamicità e drammaticità, tant’è che il momento emotivamente più forte è quando questo movimento elastico arriva quasi al punto di rottura. La presenza di suoni elettronici distorti e indefiniti crea una cornice fluida e sfocata attorno al quadro, come se il confine tra le due immagini fosse difficile da tracciare. Lo “specchio”, però, è anche la suggestione della riflessione, che può essere intesa sia in maniera visiva che introspettiva, cioè nella ricerca dell’opposto e del lato oscuro di ogni cosa e, quindi, anche di noi stessi.

Entr’acte I e Entr’acte II – Due intermezzi “elettronici” composti a quattro mani con Marco Balestrieri danno libero sfogo alle sperimentazioni e ai suoni campionati che sono stati utilizzati in tutti gli altri brani. Il primo intermezzo anticipa il tema di “Daphnia” in un tempo molto più lento, quasi immobile. Il secondo riprende alla fisarmonica il tema che attraversa tutto l’album, introducendo il brano successivo, Cold Spring, con lo stesso tappeto fatto di suoni campionati dal pianoforte, dal violino e dal violoncello e processati successivamente in post-produzione.

Daphnia – “Daphnia” è un piccolo animaletto che nuota nei laghi e negli stagni, comunemente chiamato “pulce d’acqua”. È un brano “acquatico”. Rispetto agli altri ha una scrittura più puramente di “musica da camera” ed è quello più tradizionale. Il motivo al pianoforte che si ripete dall’inizio alla fine assume diverse tonalità, in maggiore e in minore, a seconda della posizione del tema del violino o del violoncello. Lo stesso tema, quindi, si tinge di note dolci e sognanti oppure più scure e drammatiche.

Fibonacci 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34 – Tutta l’architettura è costruita sulla famosa sequenza di Fibonacci. Da un esperimento di musica “seriale” in senso allargato è scaturito, però, un brano fortemente evocativo, quasi psichedelico ma freddo come il meccanismo di un orologio. I ribattuti del pianoforte cadono regolari e inesorabili insieme al violoncello e al contrabbasso, le doppie corde del violino ricordano una danza popolare, la fisarmonica pretende di suonare come un organo; ogni strumento fa il suo ingresso non prima che la sequenza si sia conclusa, in un crescendo di densità che conduce all’estasi quasi “dionisiaca” del finale.

Cold spring – La primavera “fredda” è quella che si è presentata nel 2020 durante la prima quarantena. L’isolamento e l’angoscia per un futuro incerto, ma anche la speranza e il desiderio di dolcezza sono sentimenti che abbiamo vissuto tutti. Con questa temperatura emotiva il brano ripropone il tema principale dell’album prima al pianoforte poi al violoncello, da soli, per poi concludere con il violino accompagnato dal pianoforte che riprende, esattamente, la scrittura di “Canvas” in una sintesi perfetta dell’intero percorso.

The fall – Il viaggio si è già concluso e “The fall”, nato dalla trascrizione di un’improvvisazione notturna al pianoforte, è il momento dedicato al ricordo. Gli interventi degli strumenti sono lontani e cadono in maniera quasi casuale attorno all’adagio del pianoforte, accordale e pesante come un vecchio corale da chiesa. “The fall” rappresenta la caduta della società, il momento in cui gli uomini realizzano di essere impotenti contro la natura.

 

Tutti i brani sono stati scritti da Damiano Davide ad eccezione di Entr’acte I e Entr’acte II composti da Damiano Davide e Marco Balestrieri.

Registrato da Marco Balestrieri a Napoli tra Luglio e Agosto 2020

Prodotto da Damiano Davidee Marco Balestrieri

Mixato da Damiano Davide

Masterizzato presso il VDSS Recording Studio

 

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Compositore, pianista e direttore d’orchestra, Damiano Davide ha alle spalle una vita musicale ricca di esperienze anche molto diverse tra loro. I lunghi anni di studio al Conservatorio di Napoli lo hanno condotto a diventare un professionista del teatro musicale e dell’opera lirica. Si è esibito e ha lavorato in alcuni dei teatri più importanti del territorio nazionale come il Teatro Comunale Bologna, Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Regio di Parma, Teatro Comunale di Bolzano, Teatro Petruzzelli di Bari. Parallelamente, il suo interesse verso la musica popolare ha ulteriormente arricchito il suo bagaglio facendo di lui un musicista eclettico, capace di spaziare dalla musica tradizionale al melodramma, dal folk anglosassone al minimalismo e alla musica da film. Da menzionare sono le collaborazioni importanti con i Viamedina (musica popolare, world) e La Terza Classe (folk, bluegrass). Proprio con questi ultimi ha partecipato in qualità di fisarmonicista alle ultime due tournée negli Stati Uniti, le quali hanno propiziato la scrittura di un romanzo dal titolo “Viaggio in Texas” pubblicato nel 2019 da FdBooks. Nel raccontare l’America “on the road” a bordo di un furgone, si concretizza un altro suo grande ambito di interesse, quello della narrativa e della scrittura. Recentemente ha intrapreso un’intensa collaborazione con il violinista e compositore Lino Cannavacciuolo, con il quale ha lavorato alla realizzazione dell’album “Formae” di prossima pubblicazione. Durante il lockdown della primavera 2020, ha ideato e composto il suo primo album da solista. Registrato a Napoli in un ambiente completamente domestico, l’album verrà pubblicato dal roster New Generation di Apogeo Records il 29 gennaio 2021.

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