Le recensioni di S&M: CANTO DI NATALE – Renzo Ruggieri

CANTO DI NATALE

Renzo Ruggieri

Etichetta discografica: Voglia d’Arte Production

Anno produzione: 2016

di Marco Gemelli

 
Quando la musica jazz si mette al servizio di una delle più belle storie natalizie della letteratura europea rischiamo, davvero, di trovarci di fronte ad un piccolo capolavoro. “Canto di Natale”, ispirato al celebre racconto di Charles Dickens, è un interessante progetto artistico di Renzo Ruggieri, fisamonicista jazz, didatta, compositore, sicuramente una delle personalità più originali del panorama fisarmonicistico mondiale… da poco nuovo direttore artistico del Premio Internazionale della fisarmonica di Castelfidardo (AN).
Definito come la più bella storia sul Natale, narra la conversione di un avaro impenitente in un uomo buono e generoso. Scrooge, termine che in inglese significa spilorcio, redime la propria misera e colpevole esistenza attraverso l’incontro di tre spiriti che rappresentano il Natale passato, presente e futuro. Una ricerca musicale attenta alle atmosfere del racconto, ora gotiche, tenebrose, ora delicate e gioiose, accompagna l’ascoltatore nel magico mondo dickensiano. Ruggieri gestisce il progetto strutturando il tutto in cinque scene organizzate tutte in una song con testo e improvvisazioni libere, a cui fa seguito un brano strumentale. Questa formula è chiamata dal Nostro “Jazz Musical Story” e il lavoro in oggetto chiude un trittico di tre CD con la medesima formula, assieme a “Opera?” del 2011 dedicata al melodramma italiano e “Valentino è Tango” del 2016 dedicata al tango.

Ascoltando l’opera, apprezziamo particolarmente la traduzione sapientemente adattata da Clio Pizzingrilli e recitata pregevolmente dai due attori Tiziana De Angelis e Umberto Fabi. Ruggieri utilizza magistralmente la fisarmonica elettrica ovvero uno strumento acustico collegato a multieffetti digitali con cui riesce a creare atmosfere coinvolgenti che interagiscono con le parole delle voci recitanti che si trasformano nei mille personaggi della storia. Come si diceva alle tracce testuali vengono alternate tracce interamente strumentali in cui Ruggieri duetta con un grandissimo della chitarra italiana jazz, Mauro De Federicis. Le sonorità squisitamente jazz dimostrano un profondo interplay fra i solisti, oltre a notevoli assoli perfettamente integrate nel progetto.

Ci ha particolarmente colpito il sapiente e creativo uso che viene fatto dell’elettronica, finalmente non a imitazione di altro, oltre alla commistione con le sonorità fisarmonicistiche in grado di evocare dal profondo l’emotivita di Charles Dickens. In conclusione penso che l’idea di Ruggieri sia ancora una volta sbalorditiva, di grande spessore culturale e davvero originale.

 

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