Gian Carlo Menotti fu le une e le altre cose e, senza alcun dubbio, anche molto di più. Come pochi altri – nel mondo della musica e delle arti – vollero e seppero essere. Eppure, sono in pochi a ricordarlo adeguatamente. Ancor meno sono quelli che si sono accorti che il 7 luglio 2021 cade il 110° anniversario della sua nascita. Se ne rammenta Rai Cultura (sul portale Web e con l’interessantissima programmazione di Rai 5), non se n’è accorta la città che da sessantaquattro anni ospita la sua creatura più famosa, né, nel momento in cui scriviamo, il Festival dei Due Mondi.
In Italia, fu amato per la sua kermesse spoletina, ma messo al bando per la sua musica e per il suo teatro (musicale), che non rispondevano ai requisiti, in una certa epoca ritenuti imprescindibili, che ne consentissero l’esecuzione e la messa in scena: l’adesione ai principi della scuola di Darmstadt, il famoso centro di studio e produzione della musica sperimentale. Già, perché Menotti non fu musicista d’avanguardia, ma non rifiutò mai di ospitarla nel suo Festival. E ciò valse anche per il teatro, per la danza e per le arti visive. In America, invece, il teatro musicale di Menotti fu – ed è – amatissimo. Ancora oggi, le sue opere, così caratterizzate dalla vivacità e dalla varietà delle tematiche e dei linguaggi e così straordinariamente “narrative”, vengono rappresentate molto di frequente e continuano a riscuotere un grande successo di pubblico e di critica. E il Festival dei Due Mondi fu talmente apprezzato che la parola “Spoleto”, nel mondo della cultura d’oltreoceano, divenne, fin dal 1960, sinonimo di Festival culturale: “Facciamo uno Spoleto?, Shall we do a Spoleto?”, dicevano gli intellettuali statunitensi.
A centodieci anni dalla nascita del Maestro (e ad oltre quattordici dalla sua morte), noi di “Strumenti&Musica” abbiamo ritenuto doveroso rendere omaggio a Gian Carlo Menotti. Il nostro giornale, sebbene coltivi ambizioni di respiro nazionale e internazionale, è profondamente radicato nella città di Spoleto, di cui il Maestro Menotti fu “l’ultimo Duca”, senza eredi di pari talento. E così, ancora una volta, senza indugiare, abbiamo chiesto a Patrizia Angeloni, musicista ingegnosa e visionaria, di chiamare attorno a sé una prestigiosa squadra di compositori e di concertisti affinché si confrontassero con il Maestro per poi tradurne l’esito in un progetto artistico per fisarmonica, nostro strumento d’elezione. Il risultato è un album dal titolo più che eloquente: Accordion for Menotti, che sarà disponibile a partire dal prossimo 12 luglio 2021.
Buon compleanno Maestro.