Placidità e veemenza che s’incontrano

Mauro Gargano, “Feed”

Gli opposti si attraggono. Se ciò, sovente, succede nelle relazioni sentimentali, spesso e volentieri accade anche nella musica, soprattutto quando due modi differenti di interpretare e comunicare, talvolta con una seraficità che si alterna all’impetuosità, sfociano in un perfetto equilibrio che dà vita a una maliarda architettura musicale. Questo è il caso di Feed, nuovo capitolo discografico del talentuoso ed estroso contrabbassista e compositore Mauro Gargano che, brillantemente accompagnato da due preziosissimi compagni di viaggio come Alessandro Sgobbio al pianoforte e Cristophe Marguet alla batteria, si esprime artisticamente estrinsecando due stati d’animo contrastanti. L’album prevede otto composizioni originali, tutte partorite dall’eruttiva meninge del contrabbassista. Barese di nascita, Gargano può essere tranquillamente considerato un musicista francese di adozione e di azione, poiché dal 1998 vive a Parigi, capitale transalpina da lui raggiunta all’età di venticinque anni. In seguito a un importante percorso di studi tra l’Italia e la Francia, il jazzista pugliese ha iniziato a condividere il palco e lo studio di registrazione con uno stuolo di artisti blasonati nel circuito internazionale, come: Kenny Werner, Jeff Ballard, Nicolas Folmer, Mike Moreno, Nasheet Waits, Steve Potts, Andre “Dédé” Ceccarelli, Frank Lacy, Michel Godard, Baptiste Herbin, Rémi Vignolo, Jesse Davis, Billy Cobham, Aldo Romano, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Giovanni Mirabassi, Roberto Ottaviano, Giovanni Falzone, Fabrizio Bosso, Emanuele Cisi, Rosario Giuliani, Nicola Stilo. Nel corso della sua carriera, oltre ovviamente all’Italia e alla Francia, il suo talento ha brillato a tutte le latitudini, ad esempio in Germania, Norvegia, Grecia, Giappone, Svezia, Belgio, Olanda, Romania, Marocco, Algeria, Serbia, Macedonia, Svizzera, Austria, Spagna, Inghilterra, Tunisia. La sua attività discografica è molto prolifica, infatti è presente in più di cinquanta produzioni. Doveroso, però, segnalare soprattutto quei dischi in cui lui è leader, come: Mo’ Avast Band (2012), Suite for Battling Siki (2016), Born in the Sky (2018), Nuages (2020) e Feed (2021). Mentre in Ecco (Quartetto Moderno, 1998), Voyage (The Three Moons,  2007), So, Now?… (Angelini-Gargano-Moreau, 2011), Le Zouave Jacob (Gebbia–Gargano–De Filippo, 2015) e Ants (Izquierdo-Gargano-Moreau, 2017) figura in veste di co-leader. Mauro Gargano, da sempre, predilige suonare con moltissimi musicisti diversi per condividere esperienze musicali pregne di significato, nonché dedicarsi con immensa passione alla composizione e all’arrangiamento della sua musica. La sua visione, decisamente personale, è incardinata sulla commistione di jazz, musica classica, folk e pop rock, con l’intenzione di coniugare questi stili con le nuove influenze della musica contemporanea e con i nuovi linguaggi musicali. Oltre a questo lodevole spirito di ricerca, Gargano ama ampliare il suo habitat compositivo confrontandosi con qualsiasi altra forma d’arte, traendo ispirazione anche dal suo vissuto umano e artistico. Ora, eccolo con il suo nuovo episodio discografico intitolato Feed. Full Brain, composizione dedicata a tutte le persone affette da una sindrome neurologica chiamata “Tdah-Adhd”, crea un’atmosfera ricca di suspense. Qui il trio dialoga con contagiosa energia espressiva, locupletata dalle inebrianti asperità armoniche cesellate da Sgobbio, poi protagonista di un eloquio ipnotico, a tratti etereo, dalle maliarde venature free, ottimamente sostenuto dal comping stimolante e cangiante intessuto dal tandem Gargano-Marguet. Dedicato al piccolo Lorenzo  Zaratta, The Red Road è un brano estremamente interessante, in particolar modo dal punto di vista melodico, armonico e ritmico. Il discorso improvvisativo di Mauro Gargano è profondo, intriso di cantabilità e musicalità. The Secret Garden è un tributo al compianto Gianni Lenoci, eccezionale pianista e compositore, musicista totale, prematuramente scomparso. Il mood di questo brano è immersivo, toccante. Sgobbio, inizialmente, dispensa note come fossero gocce di rugiada, per poi dar vita a un pianismo incalzante e fervente, il tutto arricchito dai soavi suoni prodotti dal contrabbasso di Gargano e dal fascinoso drumming spazzolato di Marguet. Feed rappresenta un preclaro esempio del profondo spirito di ricerca introspettiva e stilistica connaturata nel DNA di Mauro Gargano. Un album in solco contemporary jazz, ma colmo di svariate influenze riconducibili a diversi generi musicali, nel segno dell’eterogeneità.

 

(Foto di Davide Del Giudice)

 

Mauro Gargano, Feed
Etichetta discografica: Digginmusic Prod
Anno produzione: 2021
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Alessandro SgobbioContemporary jazzCristophe MarguetDigginmusic ProdFeedMauro GarganoPuglia Sounds Record