La Fisarmonica Jazz ottiene il riconoscimento ufficiale nei Conservatori italiani

Con il Decreto Direttoriale n. 205 del 06/03/2025, la fisarmonica jazz ottiene ufficialmente il codice SAD (AFAM030).

Da sempre affascinato dalla fisarmonica, strumento dalle straordinarie potenzialità espressive, ho anche avuto l’onore di dirigere l’Orpheus Awards, un prestigioso premio della critica dedicato proprio a questo strumento.

La fisarmonica è entrata tardi nel mondo del jazz, in parte per la sua forte associazione con le tradizioni musicali europee, ma, soprattutto, perché non era uno strumento diffuso tra gli afroamericani. Tuttavia, alcuni pionieri, ne hanno ampliato progressivamente gli orizzonti sonori. Se negli anni ’30 e ’40 Gorni Kramer può essere considerato il padre della fisarmonica jazz in Italia, negli USA, Art Van Damme ottenne grande successo dagli anni ’40, vincendo per dieci anni consecutivi il sondaggio della rivista DownBeat. Successivamente, l’influenza internazionale di Astor Piazzolla (bandoneon della stessa famiglia delle ance) con il nuevo tango e il rinnovamento dello swing musette francese, operato da Richard Galliano negli anni ’90, hanno segnato tappe fondamentali nella consacrazione della fisarmonica nel jazz moderno.

Proprio Galliano è stato tra i firmatari della richiesta presentata alle autorità competenti dal fisarmonicista italiano Renzo Ruggieri per ottenere il riconoscimento ufficiale della fisarmonica jazz nei conservatori italiani. Quando Ruggieri mi scrisse, proponendomi di sostenere questa iniziativa, fui sorpreso nello scoprire che la fisarmonica jazz non aveva ancora un proprio codice nei percorsi accademici italiani, a differenza di strumenti come il pianoforte jazz o il violino jazz. Accettai con entusiasmo di appoggiare la causa che, finalmente, ha raggiunto il traguardo tanto atteso.

Grazie a un impegno decennale e a una rete di collaborazioni con istituzioni musicali, il percorso si è concretizzato. Già nel 2003, Ruggieri avviò un corso sperimentale di fisarmonica jazz presso il Conservatorio di Teramo, seguito da esperienze analoghe nei conservatori di Castelfranco Veneto, Cosenza e in quello di Nocera Terinese, partì la petizione, sostenuta da centinaia di firme, ha trovato un importante alleato nel direttore del Conservatorio Braga di Teramo, Federico Paci, che ha attivato il primo triennio e biennio di fisarmonica jazz nell’anno accademico 2021/22. Dopo anni di attesa, la battaglia ha portato i suoi frutti: con il Decreto Direttoriale n. 205 del 06/03/2025, la fisarmonica jazz ottiene ufficialmente il codice SAD (AFAM030), inserendosi, a pieno titolo, tra gli strumenti accademici riconosciuti nei conservatori italiani.

Questo rappresenta uno dei primi, se non il primo in assoluto, Diploma Accademico completo al mondo per la fisarmonica jazz. Un risultato che offre nuove prospettive agli studenti e ai musicisti, riconoscendo il valore di uno strumento troppo a lungo trascurato nelle istituzioni ufficiali.

Tra i grandi nomi della fisarmonica jazz ricordiamo pionieri come Charlie Creath, Gus Viseur, Tony Murena, Art Van Damme, Frank Marocco, Richard Galliano e Antonello Salis. A questi si affianca una nuova generazione di talenti italiani e internazionali, che oggi può finalmente vedere riconosciuto il proprio percorso di studi con una formazione di alto livello.

In un’epoca globalizzata, la fisarmonica jazz rappresenta una delle più grandi innovazioni nel panorama dell’improvvisazione musicale. Il suo riconoscimento accademico non potrà che portare nuova linfa e stimolare ulteriori sviluppi in un ambito sempre in evoluzione.

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