Nel 1911, Arolas inizia gli studi di Conservatorio e, nel 1913, entra come bandoneonista nell’orchestra di Roberto Firpo con il quale compone a quattro mani il tango Fuegos artificiales. Proprio grazie alle sue esibizioni al fianco di Firpo nel famoso cabaret “Armenoville” diventa amico di Carlos Gardel e di Pascual Contursi. Ai due dedica Era linda mi gauchita, che Gardel canterà molte volte, e Qué querés con esa cara che Gardel inciderà; ambedue i brani sono su testo proprio di Contursi. Ma Contursi rappresenta per Arolas più un’eccezione: il suo “poeta” di riferimento è Gabiel Clausi.
Ben presto, Arolas arriva ad essere lui il leader di un’orchestra a proprio nome, trascinato soprattutto dalla fama delle sue composizioni più celebri.
Ecco un prospetto dettagliato delle composizioni di cui si ha notizia:
Adiós Buenos Aires, tango strumentale, inciso dallo stesso Arolas per la Victor nel 1917;
Alice, tango canción con testo di Gabriel Clausi;
Anatomía, tango strumentale;
Araca, tango canción con testo di Gabriel Clausi;
Bataraz (Batarás), tango (de Salón) strumentale; alcuni testi lo datano nel 1904, ritenedolo ideato da un Arolas appena dodicenne; forse si tratta di un’opera a lui attribuita oppure di temi ideati a orecchio in quell’anno e poi messi in notazione successivamente;
Bien tirao, tango (“Gran tango Milonga”) strumentale, dedicato ai soci di un club in cui si danzava;
Café de Barracas (No), tango canción con testo di Enrique Cadícamo;
Cardos, tango strumentale;
Catamarca, tango strumentale, registrato nel 1940 dall’Orquesta Carlos Di Sarli;
Catita, tango strumentale, dedicato “alla simpatica Sig.ra Catalina Morros” (da cui deriva il titolo);
Colorao, tango strumentale, ma anche in versione cantata con versi di Héctor e Antonio Polito;
Comme il faut, tango canción (tango sentimental) con testo di Gabriel Clausi; è uno dei grandi successi di Arolas e prevede la presenza del violoncello in organico;
Derecho viejo, tango strumentale, inciso già nel 1927 dal Sexteto di Francisco Pracánico. Per comprenderne il titolo occorre considerare la dedica: “derecho” significa “diritto” (in senso giuridico); infatti, il brano è dedicato al Centro degli studiosi di Diritto Antico; a questo tango verrà successivamente aggiunto un testo di Andrés Baldesari e poi un altro del ben più noto Gabriel Clausi;
El chañar, tango strumentale;
El gitanillo, pasodoble strumentale;
El Marne, tango, un grandissimo successo di Arolas, definito Gran tango de Salón; importanti incisioni di questo brano sono state fatte dalle orchestre di Osmar Maderna (1947), Aníbal Troilo (1952 e 1967), Astor Piazzolla (1957), Pedro Maffia (1959), Osvaldo Pugliese (1969) e Osvaldo Fresedo (1980);
El rey de los bordoneos, tango (Gran tango original) strumentale;
Era linda mi gauchita, tango canción con testo di Pascual Contursi;
Fuegos artificiales, tango scritto a quattro mani con Roberto Firpo, che sarà inciso da Aníbal Troilo nel 1945;
La cabrera (Buiapé), tango strumentale; verrà inciso da Pugliese nel 1963;
La cachila, tango canción con testo di Héctor Polito; altro grande successo di Arolas, inciso dalle orchestre di Carlos Di Sarli (1941 e 1952), Osvaldo Pugliese (1945 e 1952), Aníbal Troilo (1953), Astor Piazzolla (1957), José Basso (1970);
La guitarrita, tango canción con testo di Gabriel Clausi (definito tango de Salón) e dedicato al chitarrista Mario Pardo; viene inciso dal Sexteto di Carlos Di Sarli (1928), dall’orchestra di Miguel Caló (1949), da quella di Osvaldo Pugliese (1954), e dal Sexteto di Mariano Mores (1967); nel 1916 il brano esce anche con un testo di Pascual Contursi con il titolo Qué querés con esa cara;
La trilla, tango strumentale;
Lágrimas, tango (sentimental) strumentale. Anche questo brano ha avuto successo ed è stato inciso dalle orchestre di Ricardo Tanturi (1941), Alberto Mancione (1953), Osvaldo Pugliese (1970);
Moñito (Marrón Glacé), tango (sentimental) strumentale;
Nariz, tango (brillante) strumentale;
Notas del corazón (A mi madre), valzer dedicato alla madre;
Papas calientes, tango strumentale;
Patito, tango strumentale;
Place Pigall, tango strumentale;
Pobre gaucho, tango (de Salón) strumentale;
Rawson, tango canción con testo di Gabriel Clausi, inciso per la Victor dall’orchestra di Enrique De Lorenzo nel 1928;
Retintín, tango canción con testo di Gabriel Clausi (definito Gran tango Milonga) inciso per la Victor dall’orchestra di Alberto Mancione nel 1951;
Rocca, tango strumentale dedicato all’amico violinista Tito Roccatagliata;
Suipacha, tango strumentale;
Tres y dos, tango (de Salón) strumentale;
Tupungato, tango strumentale;
Una noche de garufa, il suo primo tango strumentale, composto nel 1909, che diviene poi cantato su di un testo di Gabriel Clausi. Viene inciso molto presto: infatti, già nel 1913, la “Rondalla del Gaucho Relámpago” sotto la direzione di Carlos Nasca, lo registra per ERA; viene inciso anche nel 1931, dal Sexteto di Carlos Di Sarli e, nel 1941, dall’Orchestra di Ricardo Tanturi;
Viborita (o Vivorita), tango canción con testo di Gabriel Clausi, che, nel 1927, viene inciso per la Victor dall’orchestra di Agesilao Ferrazzano;
Volcán, tango strumentale.
Eduardo Arolas è stato capace di scrivere brani magnifici appartenenti al genere “melancolico-sentimentale” come altri del genere “brillante-accentato”.