Dopo un percorso di studi ricco e intenso, hai vinto numerosi concorsi internazionali di fisarmonica. Partecipare a questi concorsi, spesso vincendoli, ha accelerato la tua crescita musicale e accresciuto la tua autostima?
Sì, sicuramente. Partecipare ai concorsi mi ha trasmesso tanta sicurezza e ha rafforzato la fiducia in me stesso, sapendo che le mie capacità sarebbero state molto apprezzate. Credo che l’esperienza più preziosa per me sia arrivata quando ho partecipato al concorso televisivo “Classical Stars”, in cui si sono sfidati musicisti che suonavano strumenti diversi. Lì ho dovuto esibirmi in sei round, comprese le trasmissioni in diretta. Mi ha fatto maturare una grande esperienza sul palco e mi ha anche permesso di imparare nuovi brani molto velocemente.
Nel corso della tua carriera ti sei esibito diverse volte come fisarmonicista solista in tutta l’Estonia, con molte orchestre prestigiose. Queste esperienze significative hanno rappresentato per te una sorta di pietra miliare nel tuo sviluppo artistico?
Sì, assolutamente. Esibirsi come solista con diverse orchestre ha rappresentato per me una vera pietra miliare nella mia crescita artistica. Particolarmente memorabile è stata la mia collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Estone, dove ho avuto l’onore di presentare in anteprima e registrare un nuovo concerto per fisarmonica. Esperienze come queste hanno approfondito la mia comprensione musicale, ampliato la mia prospettiva artistica e, come già detto, rafforzato la mia sicurezza come esecutore.
Oltre al tuo Paese d’origine, l’Estonia, ti sei esibito in tutta Europa, in nazioni come Finlandia, Lettonia, Lituania, Bulgaria, Lussemburgo e Belgio. Che tipo di riscontro hai ricevuto in questi Paesi sia in termini di coinvolgimento del pubblico che di successo della critica?
Ho ricevuto molti feedback positivi. È stato un grande piacere eseguire musica estone e portare la fisarmonica classica su palchi molto diversi in tutta Europa. Il pubblico è stato incredibilmente ricettivo, caloroso e coinvolto. Ottenere consensi del genere è sempre davvero gratificante.
È stato un grande onore condividere il palco con alcuni dei musicisti più importanti dell’Estonia, che mi hanno offerto molti spunti musicali veramente preziosi. È sempre affascinante interagire con questi artisti, ascoltare le loro storie e imparare dalle loro esperienze. Certo, all’inizio si prova un certo senso di paura del palcoscenico o di rispetto nei loro confronti, ma questo sentimento svanisce rapidamente, permettendoci di godere davvero la condivisione del palco.
Sei uno degli ideatori e produttori esecutivi del festival internazionale di fisarmonica classica “Accordionfest”. Qual è l’obiettivo principale di questo evento?
L’Accordionfest è un festival internazionale di fisarmonica classica in Estonia. Il suo obiettivo principale è portare la fisarmonica sui palcoscenici più prestigiosi, sensibilizzare il pubblico sulla fisarmonica classica e sulle sue possibilità, oltre a diffondere lo strumento tra le giovani generazioni che potrebbero essere invogliate a studiarlo nelle scuole di musica. Un altro obiettivo importante è quello di commissionare nuova musica estone per fisarmonica. Quest’anno abbiamo celebrato un piccolo anniversario: il quinto anno del festival. In questo periodo abbiamo organizzato oltre quaranta concerti e commissionatone diversi proprio per fisarmonica, opere da camera e brani solisti. Il festival ha davvero accresciuto la reputazione di questo strumento in Estonia e, cosa entusiasmante, ha attirato l’attenzione anche a livello internazionale.
Suoni un modello di fisarmonica, l’Extreme Diva, prodotto dalla Scandalli di Castelfidardo. Quali sono le caratteristiche più importanti di questo strumento?
Le fisarmoniche Scandalli hanno un mondo sonoro veramente interessante. La profondità del loro timbro è speciale e offre all’esecutore una grande opportunità di perfezionare la propria esecuzione a un livello ancora più professionale. Per me, il suono è sicuramente il punto di forza di questo strumento. E naturalmente le fisarmoniche Scandalli sono anche molto eleganti da vedere.
In generale, sì: il mio principale legame con l’Italia deriva dalle fisarmoniche Scandalli. Tuttavia, io e la mia compagna cerchiamo di venire in Italia quasi ogni anno, anche solo per una vacanza. È un Paese meraviglioso, con una cultura incredibile, e sono sempre grato ogni volta che ho la possibilità di visitarlo.
Quali sono i tuoi progetti artistici più importanti da qui alla fine dell’anno?
Uno dei miei più grandi progetti artistici di quest’anno è stata la première di un nuovo concerto per fisarmonica del compositore estone Lauri Jõeleht, che ha avuto luogo all’Accordionfest appena concluso. Inoltre, il mio collega Mikk Langeproon e io abbiamo presentato il nostro album in duo, Sacred Harmonies, con concerti in Estonia e al Vilnius Accordion Festival. Abbiamo realizzato un disco che include solo musica per organo di Johann Sebastian Bach, César Franck, Léon Boëllmann e del compositore estone Peeter Süda. Ho anche in programma dei concerti con sassofono e violoncello. Quest’autunno è stato incredibilmente fruttuoso dal punto di vista artistico. Ed è per questo che provo un grande senso di gratitudine.
(Foto di Mait Jüriado)
The artistic zenith as a soloist in an orchestra
The experience as a solo concert performer in an orchestra represents the highest point for the accordionist Henri Zibo
After a rich and intense course of study, you’ve won numerous international accordion competitions. Has participating in these competitions, often winning them, accelerated your musical growth and boosted your self-esteem?
Yes, definitely. Participating in competitions gave me a lot of confidence and strengthened my self-belief, knowing that my skills would be greatly appreciated. I think the most valuable experience for me came when I participated in the television competition “Classical Stars,” which pitted musicians playing different instruments against each other. I had to perform in six rounds, including live broadcasts. It gave me great stage experience and also allowed me to learn new pieces very quickly.
Throughout your career, you’ve performed several times as a solo accordionist throughout Estonia, with various prestigious orchestras. Did these significant experiences represent a milestone in your artistic development?
Yes, absolutely. Performing as a soloist with various orchestras has been a true milestone in my artistic development. Particularly memorable was my collaboration with the Estonian National Symphony Orchestra, where I had the honor of premiering and recording a new accordion concerto. Experiences like these have deepened my musical understanding, broadened my artistic perspective, and, as mentioned, strengthened my confidence as a performer.
Besides your home country of Estonia, you’ve performed throughout Europe, in countries such as Finland, Latvia, Lithuania, Bulgaria, Luxembourg, and Belgium. What kind of response have you received in these countries, both in terms of audience engagement and critical acclaim?
I have received a lot of positive feedback. It has been a great pleasure to perform Estonian music and bring classical accordion to very different stages across Europe. The audiences have been incredibly receptive, warm, and engaged. Receiving such feedback is always truly rewarding.
It was a great honor to share the stage with some of Estonia’s most important musicians, who offered me so many truly valuable musical insights. It’s always fascinating to interact with these artists, listen to their stories, and learn from their experiences. Sure, at first you feel a certain sense of stage fright or respect for them, but this quickly fades, allowing us to truly enjoy sharing the stage.
You are one of the creators and executive producers of the international classical accordion festival “Accordionfest.” What is the main goal of this event?
Accordionfest is an international classical accordion festival in Estonia. Its main goal is to bring the accordion to the most prestigious stages, raise public awareness of the classical accordion and its possibilities, and promote the instrument among younger generations, who might be encouraged to study it in music schools. Another important goal is to commission new Estonian accordion music. This year, we celebrated a small anniversary: the festival’s fifth year. During this time, we’ve organized over forty concerts and commissioned several specifically for the accordion, chamber works, and solo pieces. The festival has truly enhanced the instrument’s reputation in Estonia and, excitingly, has also attracted international attention.
You play an accordion model, the Extreme Diva, made by Scandalli of Castelfidardo. What are the most important features of this instrument?
Scandalli accordions have a truly fascinating soundscape. The depth of their timbre is unique and offers the player a great opportunity to hone their playing to an even more professional level. For me, the sound is definitely this instrument’s strong point. And of course, Scandalli accordions are also very elegant to look at.
Generally speaking, yes: my main connection to Italy comes from the Scandalli accordions. However, my partner and I try to come to Italy almost every year, even just for a holiday. It’s a wonderful country, with an incredible culture, and I’m always grateful every time I have the chance to visit.
What are your biggest artistic projects between now and the end of the year?
One of my biggest artistic projects this year was the premiere of a new accordion concerto by Estonian composer Lauri Jõeleht, which took place at the recently concluded Accordionfest. Additionally, my colleague Mikk Langeproon and I presented our duo album, Sacred Harmonies, with concerts in Estonia and at the Vilnius Accordion Festival. We’ve released a CD featuring only organ music by Johann Sebastian Bach, César Franck, Léon Boëllmann, and Estonian composer Peeter Süda. I’m also planning performances with saxophone and cello. This autumn has been incredibly fruitful artistically, and for that I feel a great sense of gratitude.
(Pictures by Mait Jüriado)