Quando tre anime artistiche profondamente sensibili si incontrano, come per incanto, si accende la luce della magia. Paolo Fresu (tromba e flicorno), Richard Galliano (fisarmonica e melowtone) e Jan Lundgren (pianoforte) sono tre gentleman della musica, tre artisti in cui alberga il cromosoma della classe, della grazia, della purezza interpretativa. A fulgida testimonianza di queste preziose virtù, ecco Mare Nostrum IV, nuova opera discografica firmata da questo sopraffino trio. L’album consta di dodici brani, di cui tre originali figli della fertilità compositiva di Galliano (Belle-Île-En-Mer, Colette ed Eloquence), tre scaturiti dall’immaginazione di Fresu (Hope, Float e Life), quattro frutto dell’ispirazione di Lundgren (Alone for You, Hidden Truth, Man in the Fog e Lullaby for Two) e due brani (ri)letti: Daniel’s Farfars Låt (tradizionale – arrangiamento di Lundgren) e La Vie en Rose (Édith Piaf-Louis Guglielmi – arrangiamento di Galliano). Trombettista, flicornista e compositore di blasone internazionale, attivo da oltre quarant’anni, Paolo Fresu non ha bisogno di presentazioni. Il calore del suo suono, l’alto senso estetico e la poeticità del suo fraseggio lo rendono immediatamente riconoscibile. Trilok Gurtu, Evan Parker, Gunther Schuller, Uri Caine e Omar Sosa, solo per citarne alcuni, sono cinque musicisti stellari con i quali lui ha condiviso lo studio di registrazione e calcato i palchi più prestigiosi del mondo. Richard Galliano è molto più di un fisarmonicista, è una vera e propria icona sacra del suo strumento; popolare in tutto il mondo da ormai cinquant’anni. Il suo stile è caratterizzato da una comunicativa verace, da una musicalità sorgiva, aulica, da una gestione della dinamica di pregevolissima fattura, da una cantabilità, lirismo e senso melodico che fanno vibrare il cuore di tutti coloro che lo ascoltano dal vivo e nei dischi. Chet Baker, Ron Carter, Wynton Marsalis, Charlie Haden, Gary Burton, Claude Nougaro, Charles Aznavour e Serge Gainsbourg sono soltanto alcuni dei musicisti leggendari con i quali lui ha stretto collaborazioni particolarmente significative. Dal tocco delicato, carezzevole, sempre ispirato, dall’espressività toccante, Jan Lundgren è una punta di diamante della scena jazzistica scandinava, senza ombra di dubbio uno fra i migliori pianisti e compositori di tutto il Nord Europa. L’elenco delle sue collaborazioni è lunghissimo, fra le più importanti spiccano quelle con Lars Danielsson, Ulf Wakenius, Eric Alexander, Billy Drummond, Art Farmer, Benny Golson, Johnny Griffin, Joe LaBarbera, Lee Konitz, James Moody, Clark Terry e Kenny Washington. La sua discografia, fra album da leader, co-leader e sideman, lo vede presente in oltre cinquanta pubblicazioni. E Mare Nostrum IV, da co-leader, è una tra quelle più recenti. Belle-Île-En-Mer è una composizione evocativa, crepuscolare, il cui tema è adornato con ipnotici cromatismi che alzano il livello di tensione e aumentano il pathos, oltre a essere esposto con una sapiente gestione della dinamica. Il dialogo tra Fresu, Galliano e Lundgren è etereo, intriso di spiritualità e munificenza comunicativa. Il clima di Colette è rarefatto. L’eloquio del pianista è fatato, pregno di calore umano. Sintonizzato sulle stesse frequenze emozionali di Jan Lundgren, Fresu dà vita a un discorso improvvisativo sobrio, emotivamente materico, reso ancor più godibile da alcuni magnetici intercalari bluesy e dagli intarsi coloristici cesellati da Richard Galliano. In Eloquence il mood è struggente, classicheggiante. Qui il fisarmonicista fa “respirare” e “cantare” il mantice con regalità e disarmante candore interpretativo. Float è un brano acquietante, incardinato su un’interessante architettura armonica. Fresu, da par suo, dipinge e descrive la sua narrazione improvvisativa, calibrando ogni singola nota con lodevole acume e gran gusto. La tenerezza melodica e armonica di Lullaby for Two colpisce fin dalle primissime misure. Lundgren si esprime con levità e spontaneità, esattamente come i suoi due partner musicali che conversano insieme a lui con eleganza assai rara. Mare Nostrum IV è un immaginifico viaggio di suoni e note dallo spirito impressionistico, meditativo, ricco di nuance provenienti dalla musica eurocolta, un’indagine nelle pieghe dell’introspezione. Un disco che prende vita e forma grazie a un fortunato e duraturo idillio artistico. Un album in cui Paolo Fresu, Richard Galliano e Jan Lundgren sono ispirati e guidati da un’abbacinante osmosi. Quella osmosi che per loro, metaforicamente, sembra come se simboleggiasse il Santo Graal della musica.
Paolo Fresu – Richard Galliano – Jan Lundgren, Mare Nostrum IV
Etichetta discografica: ACT
Anno produzione: 2025
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