Paesaggi sonori lunari e concitati per mantice, corde e pelli

Vincent Peirani, “Jokers (Live at Bimhuis)”

Un maliardo caleidoscopio di note, suoni e colori che, simbioticamente, si intrecciano, si mescolano, per dar vita a un dipinto musicale policromo, dal potere ipnotico. Jokers (Live at Bimhuis) è la nuova creazione discografica di uno fra i più ardimentosi e spregiudicati fisarmonicisti e compositori degli ultimi vent’anni: Vincent Peirani. Coadiuvato da due luminosi talenti come Federico Casagrande alla chitarra e Ziv Ravitz alla batteria, il musicista francese (in questo CD anche all’accordina) partorisce un album contenente sei brani originali, di cui due figli della sua inesauribile vena compositiva (Salsa Fake e Ritournelle), mentre Twilight (Federico Casagrande), River (Bishop Briggs), Dream Brother (Jeff Buckley) e Menerbes (Ziv Ravitz) completano la tracklist. Fisarmonicista e compositore estremamente eclettico, votato alla sperimentazione e costantemente animato da un profondo spirito di ricerca espressiva, timbrica, melodica, armonica e ritmica, Vincent Peirani è un musicista che colpisce soprattutto per il suo spiazzante spirito immaginativo, fervida immaginazione che lo rende un artista particolarmente interessante. Pur partendo dalla musica colta per poi approdare al jazz, in tutte le sue sfaccettature stilistiche, il fisarmonicista transalpino non è facilmente etichettabile in un solo genere musicale, poiché la sua visione totale della musica, le sue larghissime vedute stilistiche, lo caratterizzano per uno stile strettamente personale e riconoscibile. Nell’arco della sua carriera stringe svariate collaborazioni al fianco di numerosi musicisti di rango mondiale come Daniel Humair, Michel Portal, Sanseverino, Les Yeux Noirs, Richard Bona, Hadrien Feraud, Mino Cinelu, Yamandu Costa, Michel Benita, Lars Danielsson, Ulf Wakenius, Wynton Marsalis, Jorge Rossy, solo per nominarne alcuni. Ma grazie alla sua sorprendente poliedricità è anche compositore di colonne sonore, come per il film Barbara di Mathieu Amalric. Invece, per quanto concerne la sua discografia, Jokers (Live at Bimhuis) è la sua pubblicazione più recente. Il clima di Twilight è inizialmente etereo, fra gli accordi e le sonorità cosmiche di Federico Casagrande, come se fossero sospesi o incastonati nella volta celeste, e gli intarsi melodici introspettivi cesellati da Vincent Peirani. Poi la composizione si snoda in modo più incalzante, soprattutto quando entra Ziv Ravitz, che con un drumming coloristico e allo stesso tempo marcato, incisivo, dà vita ad architetture ritmiche assai interessanti. L’eloquio del chitarrista è pensoso, ricco di spazi e pause che creano uno stato di suspense. Salsa Fake, fin dalle primissime misure, è un brano contagioso specialmente sotto l’aspetto ritmico. Qui il discorso improvvisativo di Casagrande è molto più serrato, dalle intense colorazioni rockeggianti, sostenuto dall’infervorato comping di Ziv Ravitz. L’elocuzione del fisarmonicista è torrenziale, intrisa di guizzanti progressioni, ma al contempo impreziosita da un alto senso melodico, narrativo e descrittivo. L’atmosfera in Menerbes è rarefatta, placida. Vincent Peirani, in questa composizione, si esprime con toccante levità interpretativa, magnetici cromatismi, ricca musicalità e ardore comunicativo. Ritournelle si apre con un lungo solo del batterista, un mirabile compendio di incastri e intrecci poliritmici, spostamento di accenti e dinamiche sopraffine. L’assolo del fisarmonicista è tensivo, intriso di brillanti soluzioni armoniche, arricchito da un notevole senso ritmico e sempre sostenuto da un’eccellente padronanza strumentale. Registrato dal vivo al “Bimhuis” di Amsterdam, una fra le venue jazz più prestigiose a livello europeo, Jokers (Live at Bimhuis) è un disco concepito tra contemporary jazz e progressive jazz, pervaso da un effluvio mediterraneo. Ciò che balza subito all’orecchio di questo album è lo spirito avanguardistico e anticonformistico che anima le sensibilità di Vincent Peirani, Federico Casagrande e Ziv Ravitz. Un trio, diretto dalle sapienti e sicure mani del visionario fisarmonicista, che pensa e agisce rompendo gli schemi, affrancandosi totalmente e scientemente dal concetto di musica fondato su gabbie coercitive. Invece, ragionando esattamente al contrario, il pensiero artistico di Peirani e dei suoi due formidabili partner rappresenta la quintessenza della libertà creativa, del rischio, dell’effetto sorpresa nota dopo nota.

 

Vincent Peirani, Jokers (Live at Bimhuis)

Etichetta discografica: ACT

Anno produzione: 2025

 

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