Trame e sonorità visionarie e caleidoscopiche

Vincent Peirani – “Living Being IV (Time Reflections)”

Un pozzo senza fondo di brillanti idee, dall’enorme profondità, da cui scaturisce una musica viscerale, non necessariamente catalogabile a tutti i costi. Bensì un dipinto di note e suoni dallo spirito fortemente aggregante, che strizza l’occhio al sincretismo stilistico. Living Being IV (Time Reflections) è la nuova fatica discografica di un vero e proprio visionario della fisarmonica: Vincent Peirani. In questo maliardo e immaginifico viaggio, il fisarmonicista (in questo album alle prese anche con l’accordina) e compositore francese è affiancato da quattro partner artistici dall’inestimabile valore: Emile Parisien al sax soprano, Tony Paeleman al pianoforte, Fender Rhodes e tastiere, Julien Herné al basso e Yoan Serra alla batteria. La tracklist si compone di nove brani originali figli dell’illuminazione compositiva di Peirani, eccezion fatta per Bremain Suite, un singolare medley comprendente Under Pressure (Freddie Mercury – David Bowie), Glory Box (Isaac Lee Hayes – Geoff Barrow – Adrian Utley – Beith Gibbons) e I Want You (John Lennon – Paul McCartney). Fisarmonicista e compositore estremamente poliedrico, estroso, assai incline alla sperimentazione e perennemente animato da un profondo spirito di ricerca espressiva, timbrica, melodica, armonica e ritmica, Vincent Peirani è un musicista che ammalia soprattutto per il suo spiazzante spirito immaginativo, galoppante fantasia che lo rende un artista a dir poco interessante. Pur iniziando dalla musica colta per poi giungere al jazz, in tutte le sue sfaccettature stilistiche, il fisarmonicista transalpino non è facilmente etichettabile in un solo genere, poiché la sua visione totale della musica, le sue vedute stilistiche molto ampie, lo caratterizzano per uno stile personale e riconoscibile fin da subito. Nell’arco della sua carriera stringe numerose collaborazioni molto significative al fianco di tanti musicisti di statura mondiale come Daniel Humair, Michel Portal, Sanseverino, Les Yeux Noirs, Richard Bona, Hadrien Feraud, Mino Cinelu, Yamandu Costa, Michel Benita, Lars Danielsson, Ulf Wakenius, Wynton Marsalis, Jorge Rossy, solo per citarne alcuni. Ma grazie al suo sorprendente eclettismo è anche compositore di colonne sonore, come per il film Barbara di Mathieu Amalric. Invece, per quel che riguarda la sua discografia, Living Being IV (Time Reflections) è il suo ultimo “figlio” artistico. Le Cabinet des Énigmes è una composizione dal clima esotico, che cattura l’attenzione sin dalle primissime battute. L’eloquio del fisarmonicista è etereo, denso di pathos, carico di materia emozionale, supportato dal comping stimolante e policromatico cesellato dalla sezione ritmica. Il mood di L.L è cangiante, dall’imprinting fusion e rock. Il discorso improvvisativo di Parisien è ipnotico, ricco di cromatismi e frequenti incursioni nell’out playing particolarmente tensive. Qui l’elocuzione di Peirani è adrenalinica, tumultuosa, nel segno di un’intensa energia comunicativa. In Clessidra si respira un’atmosfera di sospensione, di attesa. L’incedere del sassofonista è profondamente narrativo, descrittivo. Da qui emergono la cantabilità e il lirismo di Vincent Peirani, che intesse linee melodiche carezzevoli, concepite con gran gusto e acume. Inner Pulse è un brano travolgente, specialmente dal punto di vista ritmico. Il “solo” del fisarmonicista è intenso, dalla musicalità sorgiva. Pensato in solco contemporary jazz, con delle forti influenze rock, fusion e mediterranee, Living Being IV (Time Reflections) rappresenta la quintessenza della morbosa curiosità stilistica, di una vena compositiva sempre fertile e, soprattutto, dell’inesauribile ispirazione del fisarmonicista transalpino Vincent Peirani. In questo disco le improvvise divagazioni stilistiche sono predominanti, spesso e volentieri anche all’interno dello stesso brano. Sorprendenti virate stilistiche che danno prova della notevole apertura mentale del compositore francese in termini di generi musicali. Lui non conosce e non vuole conoscere steccati in questo senso. È un inguaribile esploratore di suoni, melodie, armonie e ritmi che incentra la sua musica sulla contaminazione totale, quella più radicale, senza nessuna preclusione di sorta. Vincent Peirani è un artista libero, nel vero senso della parola, che rifugge da schemi precostituiti per esprimersi sempre e solo con la sua “voce”. Il tutto nel segno di una riconoscibilità immediata e di una spiccata personalità. Di un feeling verace e di un focoso interplay.

 

Vincent Peirani, Living Being IV (Time Reflections)

Etichetta discografica: ACT

Anno produzione: 2025

ACQUISTA L’ALBUM

AccordinaActBassoBatteriaContemporary jazzEmile ParisienFender RhodesfisarmonicaFusionJulien HernéLiving Being IVMusica MediterraneapianoforterockSax SopranoTastiereTime ReflectionsTony PaelemanVincent PeiraniYoan Serra