Il tuo primo approccio con la musica è avvenuto grazie al violino. Poi, allo studio di questo strumento, hai affiancato la fisarmonica. Com’è nata l’esigenza di dedicarti anche all’accordion?
«Il desiderio di imparare la fisarmonica è sempre stato presente in me. Ma penso che la molla sia scattata quando ho fatto il mio primo viaggio a Castelfidardo».
Nonostante la tua giovanissima età ti sei già esibito in Italia, Canada, Francia, Russia, Portogallo. Sotto l’aspetto della cultura musicale, hai notato particolari differenze fra queste cinque nazioni?
«Credo che ogni Paese abbia la sua cultura, i suoi modi di vivere. Ma ciò che mi arricchisce di più durante i miei viaggi è la musica tradizionale. Sono ispirato dalla gente e dai loro temi popolari, al fine di dar vita alle mie composizioni».
Dal 2015 sei membro del “Douyez Duo”, con te al violino e tuo padre Olivier alla fisarmonica, ma anche del quintetto Hybris, formazione per fisarmonica classica. Dal punto di vista stilistico, quali sono le principali differenze fra questi due gruppi?
«Ritengo che non ci siano grandi differenze. La musica crea legami e consente a persone di diversa estrazione di costruire una bellissima famiglia musicale. Nel duo con mio padre suoniamo principalmente musica del mondo, mentre il quintetto Hybris è più orientato verso la musica classica».
«Quello che ho vinto, o ottenuto, l’ho fatto prima per me stesso e poi per la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto. Devo ringraziare mio padre, che è il mio maestro».
Anche in veste di compositore sei stato molto apprezzato pure fuori dai confini del Belgio. Per ciò che riguarda appunto la composizione, soprattutto sul piano armonico, come definiresti i tuoi brani originali?
«La mia musica è ispirata a tutto ciò che mi piace suonare o ascoltare. Vale a dire classica, jazz, musica tradizionale o rock».
Fra i tuoi vari progetti più recenti spicca lo Stratos Duo insieme al sassofonista Arnaud Scutnaire. Quale repertorio proponi con questa formazione?
«Con Arnaud Scutnaire suoniamo tutte le mie composizioni per sassofono e fisarmonica. Presto sarà pubblicato un nuovo disco».
Quale modello di fisarmonica utilizzi in studio di registrazione e dal vivo?
«È sempre la stessa fisarmonica, sia in studio che nei live: il modello Bayan 31 dei fratelli Alessandrini».