Dal tocco percussivo, dal marcato imprinting mediterraneo, abile nel destreggiarsi nel fraseggio inside-outside di chiara provenienza postboppistica, nonché compositore sensibile e sopraffino arrangiatore, Nico Morelli – tarantino ma francese d’adozione e d’azione – è uno fra i più talentuosi e interessanti pianisti jazz italiani della sua generazione. Nel corso della sua carriera stringe prestigiose collaborazioni insieme a una sfilza di jazzisti blasonati in ambito nazionale e mondiale, tra i quali: Marc Johnson, Greg Hutchinson, Jeff Ballard, Emmanuel Bex, Mike Ladd, Michelle Hendricks, Aldo Romano, Furio Di Castri, Paolo Fresu, Enrico Rava, Roberto Gatto, Flavio Boltro, Gegè Telesforo, Darryl Hall, Arthur Henn, Steve Lacy, Glenn Ferris, Bruno Tommaso, Bob Mover, Andrè Ceccarelli, Giovanni Tommaso, Marco Tamburini, Paul Jeffrey, Paolino Dalla Porta, Stefano Di Battista, Michel Benita, Hilliard Greene, Karl Jannuska, solo per nominarne alcuni. Le sue doti artistiche sono riconosciute in tutto il mondo, in Paesi come Francia, Belgio, Messico, Marocco, Capo Verde. Per quanto concerne l’aspetto discografico, da leader e sideman, è presente in oltre trenta album. Molti anche i premi conquistati durante il suo percorso, ad esempio l’ingresso fra I Migliori Talenti (1998) per la storica rivista Musica Jazz, il “Primo Premio” al concorso internazionale “Viva il Jazz” (Milano, 1999), “Premio di Composizione” al concorso internazionale “La Defense” (Parigi, 2000), premio al concorso internazionale “Jazz à Vanves” (Parigi, 2001, premio “Martial Solal”). Poi, nel 2003, il suo disco intitolato “Nico Morelli” (Cristal Records) ottiene il record di vendite, nel 2013 – invece – la nomination come “Album dell’Anno” per il CD dal titolo B2Bill (con Emmanuel Bex e Mike Ladd) da parte della prestigiosa rivista francese Jazz Magazine.