Cristiano Turrini, vincitore del contest di Radio Deejay “Deejay onstage” esce con il singolo “Kuala Lumpur”

Cristiano Turrini è un giovane cantautore particolarmente prolifico che vanta al suo attivo anche un doppiaggio nel telefilm “Violetta” per la Walt Disney. Nel 2013, in trio con Roberto D’Addio e Alessandro Corsi, partecipa al “Festival di Castrocaro” su Rai 2 con gli inediti “Tempesta solare” e “Dicono che le cose” scritti e prodotti da Marco Canigiula (autore per Annalisa, Emma Muscat, Biondo, Suor Cristina, Alessandro Casillo). Nel 2015 firma un contratto da con Cantieri Sonori e pubblica i singoli “Tutto Quello Che Non Siamo” (60 finalisti Sanremo Giovani 2016) e “Irrazionale” (60 finalisti Sanremo Giovani 2018). Nel 2018 è coautore, unitamente a Marco Canigiula, del brano “Sconnessi” (interpretato da Carolina Rey), colonna sonora dell’omonimo film di Christian Marazziti. Il brano riceve la candidatura ai Nastri D’Argento come “Miglior Brano Originale”. Nel 2019 vince “Play! Storie Che Cantano” con il brano “Guernica” (Canigiula, Turrini). Il 20 febbraio 2020 esce “Bla Bla Bla” (Sneider, Turrini) feat con il cantautore Bolo Mai e il 13 marzo pubblica il brano “Nutella Sul Pane” (Canigiula, Turrini) ed infine, il 22 agosto 2020 vince il concorso “Deejay On Stage” con il brano dal titolo “Kuala Lumpur” (Canigliula, Turrini, La Terza), prodotto da Cantieri Sonori. Andiamo dunque a conoscere meglio questo artista (classe ’89) dall’esperienza artistica del tutto invidiabile.

Cosa puoi raccontarci del tuo ultimo singolo “Kuala Lumpur”?

Kuala Lumpur nasce in un momento importante del mio percorso, in cui ero alla ricerca di un’identità artistica sempre più definita e in equilibrio tra il mercato discografico e la mia vocalità. Come di consueto, ero in studio con il mio amico e produttore Marco Canigiula e, guardando un video su YouTube, ci siamo lasciati catturare dai generosi scenari della Malesya. Nasce così l’idea di voler ambientare “la fine di una storia d’amore” nella meravigliosa cornice della capitale malese. Hanno preso parte alla produzione importanti musicisti: Jacopo Carlini (piano), Davide Gobello (chitarre), Matteo Carlini (basso) e Skywalker. Ognuno di loro ha reso tutto questo possibile.

Come descriveresti la tua musica?

Completa! Nella mia scrittura tendo a rappresentare sia emozioni vissute in prima persona che emozioni in modo più generale. Mi piace il pensiero che chiunque possa ritrovarsi in quello che scrivo e proprio per questo prediligo una scrittura semplice, un’alternanza di immagini e pensieri profondi che possano lasciare un messaggio all’ascoltatore. Tutto questo senza trascurare il lato tecnico che ritengo fondamentale.

Quando hai iniziato a fare musica?

All’età di cinque anni ero in vacanza con i miei genitori in un villaggio turistico e mi hanno catapultato su un palco. Da lì ho capito che quello sarebbe stato il mio posto. Ho iniziato a studiare canto con vari insegnanti e in varie accademie di musica, ma anche di recitazione e doppiaggio per ottenere una formazione più completa. Da un po’ di anni sono diventato vocal coach e negli ultimi cinque anni mi sono immerso nella scrittura e nella realizzazione dei miei brani con un team che mi segue e sostiene.

Qual è il tuo sogno?

Continuare a vivere di musica e che il mio lavoro venga conosciuto da un pubblico sempre più vasto.

Progetti futuri?

Stiamo già lavorando a nuovi singoli e, perché no, alla realizzazione di un album anche grazie ad importanti collaborazioni di cui ancora però non posso parlare. Il 17 ottobre sarò sul palco del concorso “Proscenium” dove sono stato selezionato tra i finalisti con il brano Guernica. E avrò l’onore di esibirmi sul palco con un’orchestra dal vivo. E tante altre cose ancora!

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