Adamo Volpi (1911 – 1980) – quinta parte

Concertino in re minore (1954, Ancona, Edizioni Farfisa)

 

INTRODUZIONE

Nel 1954 Adamo Volpi ritorna alla scrittura classico-barocca del Preludio op. 31 componendo il Concertino in re minore, che porta inequivocabilmente il sottotitolo nello stile antico e, di fatto, il brano rievoca i concerti barocchi di Arcangelo Corelli, Alessandro Marcello, Antonio Vivaldi, ecc.

Il concertino, Konzertstück in tedesco, è una composizione con caratteristiche simili al concerto, ma più breve e libera. Nel XIX secolo si presentava affine a un concerto solista, spesso in un solo movimento o in più tempi senza pausa fra di loro. Composero concertini autori quali Carl Maria von Weber (per clarinetto e orchestra, op. 26 e per corno e orchestra, op. 45) e Ludwig van Beethoven (le due romanze op. 40 e op. 50). E nel XX secolo Ferruccio Busoni (op. 48), Arthur Honegger (Concertino per pianoforte e orchestra), Paul Hindemith (Concertino per trautonium e archi) e Igor Stravinskij, autore di un concertino in un unico movimento per quartetto d’archi, poi trascritto per dodici strumenti. Quello di Volpi dunque è un raro esempio di concertino pensato e composto per strumento solo, esaltandone chiaramente il carattere orchestrale.

Vittorio Melocchi a proposito del pezzo scrisse: “è un piccolo capolavoro nel suo genere, per gli effetti timbrici, per la varietà delle idee e dei disegni ritmici che mettono in evidenza le proprietà della fisarmonica” (cfr. Melocchi, Didattica e interpretazione, in rivista Fisarmonica, Ancona, 1963, n. 5, pag.14). Credo che non si possa non essere d’accordo con quanto affermato; il brano, scritto con gusto e perizia, è veramente uno dei migliori, se non il più riuscito, del Volpi.

 

BREVE ANALISI E COMMENTI

La composizione, in Tempo tagliato e andamento Allegro moderato, è costituita da quattro sezioni principali (A-B-C-D). La prima, con un deciso attacco anacrusico, è caratterizzata da un inciso di tre accordi staccati (tre crome);

la successiva sezione, in la minore, si configura con un bel disegno a terzine piuttosto melodico che, dopo una progressione, porta ad una variante del primo tema.

Il tema seguente (C) è caratterizzato da arpeggi, a quartine di semicrome, quasi violinistici, che danno un sicuro effetto.

La breve sezione finale riprende alcuni incisi del tema iniziale alla dominante e dopo un incalzante movimento a terzine nei bassi – con successiva e stringata cadenza – conclude efficacemente il brano con una chiusa magistrale ad accordi maestosi e potenti, in progressivo allargando che termina con una interessante cadenza piccarda.

La composizione naturalmente si basa su determinati riferimenti stilistici, fra cui il contrasto “solo / tutti”, grazie anche ad un uso dialettico dei registri (Celeste e Mastro), varie progressioni melodico/armoniche, alcune imitazioni fra le parti; inoltre, specie nel finale, vi sono introdotte alcune “trovate tecniche”, piuttosto inconsuete nella letteratura fisarmonicistica del periodo – come il trillo/tremolo di accordi (precomposti) al manuale sinistro o le note doppie ai bassi che danno un ulteriore valore aggiunto.

 

CONCLUSIONI

Il brano fu inserito come pezzo d’obbligo già nel 7° Concorso Nazionale di Terni del 1954, nella categoria “Extra” – Concertisti. Inoltre, come varie altre composizioni dell’autore, fa parte dei programmi didattici di molte Scuole, Conservatori e organizzazioni didattiche a livello internazionale: dallo storico C.D.M.I. al prestigioso Trinity College London, ente certificatore internazionale attivo dal 1877, attualmente presente in oltre 60 Paesi nel mondo.

La composizione, una delle più eseguite dell’autore, è stata registrata in varie produzioni discografiche, da artisti quali Valentino Lorenzetti, Pino di Modugno e Marco Franconi, il quale la eseguì in occasione del concerto finale della Rassegna musicale nazionale Adamo Volpi, svoltasi nel novembre 2011 a Loreto, per il centenario della nascita del musicista (v. discografia sotto).

 

BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA ESSENZIALE

Assandri Giordano – Ruggeri Marco, Adamo Volpi. Musiche per il Santuario di Loreto, N.E.C. (Nuova Editrice Cremonese), 2010;

Boccosi Bio – Pancioni Attilio, La fisarmonica italiana, Ancona, Farfisa, 1963-64;

Brannelli Gina, Adamo Volpi, AWW news report, su www.accordionsunlimited.co.uk, 2006;

Melocchi Vittorio, Le composizioni per fisarmonica di Adamo Volpi, in periodico “Fisarmonica”, Ancona, Farfisa, 1963;

Mugnoz Alessandro, La musica di Adamo Volpi. Serata finale della Rassegna Nazionale “Adamo Volpi 2011”, booklet del relativo CD, Ellera Umbra (PG), Prendinota, 2012;

Strologo Sandro, Adamo Volpi. Organista, concertista e compositore, Loreto, Fondazione CARILO Cassa di Risparmio Loreto, 2011;

Jercog Aleksi, La fisarmonica. Organologia e Letteratura, Caselle di Altivole (Treviso), Physa, 1997;

Jercog Aleksi, Super VI Scandalli. Una fisarmonica nella storia, Caselle di Altivole (Treviso), Physa, 2004.

 

DISCOGRAFIA ESSENZIALE

– Audiocassetta Evasione, Valentino Lorenzetti, fis., Ancona, Berben, 1987.

– CD No quello!!… Quello!!, Pino di Modugno, fis., ?, Pindisc, 2001.

– CD La musica di Adamo Volpi. Concerto finale della Rassegna Nazionale “Adamo Volpi 2011”,
Marco Franconi, fis., Ellera Umbra (PG), Prendinota, 2012.

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